
Nomadismo Professionale (Cristina Cassese)
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Date | Titre | Durée | |
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15 Oct 2020 | Bruce Chatwin, l'aborigeno del mondo | 00:17:08 | |
Per moltissimo tempo i popoli aborigeni d’Australia non hanno avuto contatti con il resto dell’umanità: si sono dovuti ingegnare da soli, e non poco, per sopravvivere in quell’ambiente decisamente ostile e hanno tramandato le loro conoscenze, di generazione in generazione, attraverso un immenso e affascinante patrimonio orale. Dopo James Cook c’è stato un altro inglese che ha legato per sempre la sua fama a questo luogo e alle sue genti, un uomo eccezionale che ha fatto del nomadismo il suo credo e che ci ha introdotto al Dreamtime con le sue “Vie dei Canti”: Bruce Chatwin, aborigeno del mondo, collezionista di oggetti, di storie, di strade. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
17 Dec 2021 | Antropologia del dono con Marco Aime | 00:26:05 | |
Gli oggetti non sono mai solo oggetti per noi Sapiens ma veicolano significati, favoriscono alleanze, generano relazioni, definiscono gerarchie di potere. Proprio per questo il dono è un tema centrale dell’antropologia culturale sin dalle sue origini, come ci dimostrano gli studi fondamentali di Bronislaw Malinowski e di Marcel Mauss. Che significati assume il dono in una società ipercapitalista come quella occidentale? E quali dinamiche può generare il dono ai tempi di Internet? L’antropologo Marco Aime, professore di Antropologia culturale dell’Università di Genova, ci fornisce alcune chiavi di lettura preziose a questo proposito. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
17 Apr 2020 | L'enigma che chiamiamo "cultura" | 00:16:27 | |
Il concetto di “cultura” è forse il più complesso, astruso ed enigmatico nel vasto campo delle scienze sociali. Per l’antropologia culturale, paradossalmente, è un vero e proprio rompicapo: le definizioni abbondano tanto quanto gli accesi dibattiti tra gli studiosi. Questa parola circola sempre di più nel linguaggio quotidiano e viene usata ormai comunemente per indicare comportamenti, abitudini e mentalità. Ma che cosa significa esattamente “cultura”? In che modo l’antropologia ci descrive le culture? Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
05 May 2020 | Antropologia delle religioni | 00:14:59 | |
Di religione si occupano molte discipline come la storia, la sociologia, la filosofia. Qual è allora il contributo specifico e insostituibile dell'antropologia delle religioni? Muovendoci sui confini del territorio del sacro, emergono nuovi significati di parole quali magia, stregoneria, mito e rituale. Ma c'è di più, perché le religioni hanno molti aspetti in comune con pratiche che solitamente riteniamo profane, come ci dimostra lo scrittore, cineasta, poeta e psicomago Alejandro Jodorowsky. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio La citazione musicale presente in questo episodio è tratta dal brano "Tarot Will Teach You / Burn Your Money" di A. Jodorowsky, D. Cherry, R. Frangipane, The Jazz Composer's Orchestra, ABKCO Music & Records (2014). Tale breve citazione è realizzata nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
28 May 2020 | Sesso, genere e orientamento: una prospettiva antropologica | 00:22:20 | |
Giorno e notte, luce e ombra, maschio e femmina. Le categorie duali permeano in buona parte la nostra mentalità: tuttavia, non sono del tutto sufficienti a descrivere le realtà dei nostri corpi biologici e le cose si fanno ancora più complicate se consideriamo i concetti di maschile e femminile, vere e proprie costruzioni socio-culturali. L'orientamento verso i corpi altrui costituisce, infine, il terzo vertice del cosiddetto triangolo dell'identità sessuale: rientrano in questo ambito necessità e bisogni che vanno ben oltre alla mera riproduzione. Ancora una volta, scopriamo l'intreccio indissolubile che i Sapiens hanno forgiato tra natura e cultura. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
02 Apr 2020 | Nomadismo Professionale: un podcast antropologico unico nel suo genere | 00:11:38 | |
Ciao! Io sono Cristina Cassese e mi definisco "nomade professionista dal 1999". Questo podcast è interamente dedicato all'antropologia culturale. In questa puntata mi presento, vi racconto qualcosa del mio percorso umano e formativo e provo a spiegarvi che cosa ho in mente di fare in questo luogo virtuale. Che dite, partiamo? Illustrazione di Elisa Pavanello Sigla e sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
16 Jun 2022 | Antropologia del corpo: un'introduzione | 00:18:09 | |
Tutti gli esseri umani hanno e, al tempo stesso, sono un corpo. Quella corporea è una dimensione letteralmente irriducibile: non c'è, infatti, un modo per eluderla. E il corpo è da sempre oggetto privilegiato di interesse da parte dell'antropologia. Il primo impatto con l'altro da sé avviene attraverso il corpo e l'aspetto fisico è stato a lungo al centro delle ricerche antropologiche. La storia dell'antropologia del corpo comincia nell'Ottocento e si sviluppa nei decenni successivi grazie alle intuizioni feconde di Marcel Mauss e di Maurice Leenhardt. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
15 Sep 2022 | In cammino: l'antropologia del corpo secondo Le Breton | 00:16:12 | |
La teoria evolutiva di Charles Darwin ha radicalmente trasformato la concezione del corpo umano, aprendo la strada all'antropogenesi. Oggi sappiamo che il nostro attuale aspetto fisico, la forma dei nostri corpi, è il risultato di un lunghissimo processo adattativo, condizionato soprattutto dal bipedismo. È camminando che siamo diventati Sapiens. Oggi la maggior parte dei popoli umani vivono in regimi stanziali: nonostante questo gesto continua ad avere un'importanza enorme per la nostra specie. Come afferma l'antropologo David Le Breton, "camminare è godimento del mondo perché consente la sosta, la pacificazione interiore. Camminare è un continuo contatto corporeo con l’ambiente". Illustrazione di copertina di Elisa Pavanello Sound Design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
08 Apr 2020 | Rom: "un mondo di mondi" | 00:19:12 | |
Questa è una puntata speciale, dedicata ai nomadi per antonomasia del nostro immaginario collettivo: i popoli Rom. Di solito, ce li figuriamo pigri, furbi, incuranti delle regole e per certi versi anche piuttosto aggressivi. Lo stereotipo comune è fatto di roulotte sgangherate, bambini sporchi e mendicanti, donne dalle chiome lunghe e dalle gonne svolazzanti e uomini baffuti dallo sguardo torvo. Immancabili poi almeno un paio di denti d'oro. Ma siamo davvero sicuri che sia questa la rappresentazione più autentica dei Rom? Illustrazione di Elisa Pavanello Sigla e sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
28 Oct 2021 | Ampi margini: antropologia urbana con Andrea Staid | 00:30:19 | |
C'è un ramo dell'antropologia che indaga i rapporti che gli esseri umani instaurano con gli spazi delle città e delle metropoli: questi studi forniscono delle chiavi di lettura molto utili per comprendere fenomeni complessi come la marginalizzazione sociale. Inoltre, l'antropologia urbana è in grado di aiutarci a comprendere in quali modi l'umanità si pone in relazione con il luogo in cui vive e quante possibilità diverse esistono di abitare non solo gli spazi domestici ma il pianeta tutto. Di questi temi si occupa da tempo l'antropologo Andrea Staid: grazie alle sue ricerche e alle sue riflessioni, possiamo esplorare gli spazi di confine interni ed esterni a quartieri, appartamenti, case. Scoprendo che i margini tra noi e l'alterità sono sempre un po' più ampi di quanto si possa immaginare. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound Design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
03 Dec 2020 | Oralità tra passato e presente | 00:21:32 | |
La caratteristica straordinaria del linguaggio umano consiste nella capacità di trasmettere informazioni non solo su ciò che esiste ma soprattutto su ciò che non esiste. Leggende, miti e racconti fantastici sono la base su cui noi umani costruiamo il senso di appartenenza ad una comunità. È grazie a queste storie che siamo capaci di cooperare in massa. L’oralità è nomade per natura: da un lato si basa su formule fisse ma dall’altro cambia continuamente. In buona parte dell’Africa occidentale esiste una figura specializzata nella trasmissione dei saperi e delle pratiche dell’oralità: si tratta dei griot e delle griottes. Lo studio delle tradizioni custodite da questi uomini e da queste donne è essenziale per la storia del continente. Ma c’è di più, perché grazie a loro possiamo comprendere meglio il funzionamento dell'oralità in genere. Che, a quanto pare, sta ritornando in auge. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
21 Apr 2020 | Gli altissimi WaTutsi | 00:17:56 | |
Nel 1963 Edoardo Vianello propose un brano che ebbe un enorme successo: tutti conosciamo "I Watussi" e probabilmente, almeno una volta nella vita, abbiamo ballato l'Alligalli. Ma chi sono gli "altissimi n*" di cui parla il cantante romano? Esistono davvero? E vivono proprio alle falde del Kilimangiaro? La celebre canzone fornisce un bel po' di spunti su cui riflettere a proposito di Africa e di concetti come identità, razza, etnia, tribù. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Le citazioni musicali presenti in questo episodio sono tratte da:
Tali brevi citazioni sono realizzate nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
23 Nov 2023 | Antropologia di genere: per un'estetica queer con Sara Patrone | 00:40:27 | |
Una buona parte degli interventi estetici sul corpo ha a che fare con il genere. A seconda dei ruoli socialmente attribuiti al maschile e al femminile, ogni società costruisce un apparato simbolico composto da ornamenti di vario tipo, utili a definire in modo netto i corpi degli uomini e quelli delle donne mentre la possibilità di un'estetica queer è ancora difficile da accettare. Attorno a queste parole ( "queer", "queerness", "genere", “gender”) si è sviluppato un dibattito molto acceso negli ultimi anni. Proviamo a fare chiarezza sulla fantomatica “teoria del gender” e sul "malinteso della bellezza" insieme a Sara Patrone, ospite dell'episodio e autrice di un saggio sul tema pubblicato da Meltemi. Sound design a cura di Stefano Cassese | Underground Studio. Illustrazione di copertina di Elisa Pavanello. Il brano musicale presente nell'episodio è di Keys Of Moon e si intitola Lonesome Journey. License: Creative Commons (CC BY 3.0) https://creativecommons.org/licenses/by/3.0. Music powered by BreakingCopyright: https://breakingcopyright.com. Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn Per iscriverti a Nomadica, la newsletter mensile gratuita di Nomadismo Professionale, clicca qui. | |||
25 Jul 2024 | Diario dalle Isole Bijagos (Parte II) | 00:22:42 | |
C’eravamo lasciati al molo di Bubaque in partenza per l’isola di Canogo, primo approdo nel parco nazionale delle isole Orango. Riprende il racconto del mio viaggio alle Isole Bijagos in Guinea Bissau. | |||
04 Aug 2022 | Dalla fisiognomica all'antropologia criminale | 00:22:41 | |
Il corpo umano, come qualsiasi altro corpo, si può misurare. Altezza, peso, età sono alcuni dei parametri che applichiamo comunemente: questi valori, in apparenza oggettivi, vengono interpretati da ogni società seguendo criteri culturali. In Occidente esiste una lunga tradizione interpretativa basata sulla presunta corrispondenza tra aspetto fisico e caratteristiche morali: questa tradizione comincia con la fisiognomica di Aristotele e arriva fino a Cesare Lombroso, figura ambigua e controversa della cosiddetta antropologia criminale. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
10 Jun 2021 | Partire: antropologia, viaggio e turismo | 00:15:12 | |
Quello del viaggio è probabilmente il tema più ancestrale che l’umanità abbia mai raccontato: non a caso, i grandi poemi epici dell’età antica hanno tutti a che fare, in un modo o nell’altro, con partenze, dislocamenti, peregrinazioni. Si tratta, però, di viaggi in tondo: si parte con il proposito di tornare. Le cose cambiano durante il Medioevo occidentale: il cavaliere e il peregrino, infatti, vanno in giro per il mondo perché è proprio questo che definisce la loro stessa identità. E così, l’anomalia sociale del vagabondaggio viene mitizzata attraverso queste figure. A partire dal ‘600, poi, viaggiare diventa una vera e propria attività formativa con il Grand Tour da cui nasce il turismo, così come lo intendiamo oggi. L’antropologia che se ne occupa è ricchissima di temi: c’è la rappresentazione, l’identità, l’autenticità per non parlare di tutto ciò che riguarda lo spazio, l’ambiente, il territorio. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
17 Dec 2020 | Sincretismi natalizi | 00:19:09 | |
Non c’è giorno del calendario più famoso e più celebrato al mondo: il Natale è una presenza fortissima nell’immaginario collettivo globale e costituisce un terreno d’indagine particolarmente fertile per chi si occupa di antropologia culturale. In questa ricorrenza d’origine religiosa si condensano una quantità impressionante di tradizioni, miti, racconti, usanze e pratiche provenienti da ambiti culturali estremamente eterogenei: il Natale è, insomma, un crogiolo di simboli, un vero e proprio sincretismo dell'umanità. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Il brano citato nell'episodio è "Jingle Bells" by Kevin MacLeod http://incompetech.com Creative Commons — Attribution 4.0 International — CC BY 4.0. Free Download / Stream: https://bit.ly/_jingle-bells. Music promoted by Audio Library https://youtu.be/8ahD-2LK_Zw. | |||
10 Apr 2020 | Che cos'è l'antropologia culturale? | 00:14:40 | |
In questa puntata condivido qualche dritta, un paio di esempi e soprattutto una disavventura nel tentativo di rispondere in breve alla fatidica domanda: ma che cos'è l'antropologia culturale? Di che cosa si occupa? Cosa distingue questa disciplina da tutte le altre che si occupano dell'essere umano? Ma soprattutto: cosa diamine fa un antropologo? Lungi dal fornire risposte complete ed esaustive, provo a risalire alle origini della nascita ufficiale dell'antropologia e di quella culturale, in modo più specifico. Ricordando che, come affermava Clifford Geertz, non si tratta di una scienza sperimentale in cerca di leggi ma di una scienza interpretativa in cerca di significato. Illustrazione di Elisa Pavanello Sigla e sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
16 May 2020 | Antropologia del cibo: con la cultura si mangia, eccome! | 00:16:33 | |
Mangiare è un bisogno primario, una necessità naturale potremmo dire: eppure non tutti gli esseri umani mangiano le stesse cose, anzi. Da che cosa dipende questa varietà? È dovuta all'ambiente circostante oppure il cibo rappresenta qualcosa di più per noi esseri umani? Esistono tre divieti o tabú alimentari tipicamente umani, diffusi in tutto il mondo: il cannibalismo, la coprofagia e la geofagia, considerate universalmente come pratiche disgustose e contro natura. Lo sono per davvero? Illustrazioni di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
27 May 2021 | Futurologie tra oroscopi e paradigmi | 00:22:47 | |
Tutte le società inventano dei sistemi per predire il futuro o per interpretare il presente in una prospettiva futura: si tratta delle cosiddette arti mantiche, ovvero delle pratiche che si definiscono in grado di fornirci delle informazioni su ciò che succederà. È il caso degli oroscopi, della lettura dei tarocchi e di molti altri sistemi che oggi consideriamo perlopiù superstiziosi e anti-scientifici. Eppure, per millenni, astronomia e astrologia si sono tenute per mano senza contare il fatto che perfino le scienze cosiddette "esatte" si basano su quello che il filosofo Thomas Kuhn chiama "paradigma dominante". Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Il brano musicale citato in questo episodio è "Cambridge, 1963" di Johan Johannsson (Back Lot Music, 2014), tratto dalla colonna sonora del film "The Theory of Everything" (2014), diretto da James Marsh. Tale breve citazione è realizzata nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
24 Jun 2021 | Identità nomadi con Elena Dak | 00:49:23 | |
Identità, tradizione, cultura: l’intreccio fra questi termini è talmente fitto che molto spesso vengono usati come sinonimi. Da dove nascono le tradizioni di un popolo? Cosa ci fa sentire di appartenere ad una determinata cultura? Come esseri umani, abbiamo bisogno di definizioni perché ci serve una cornice di certezze e di punti fermi ma, a ben guardare, l’esistente è in costante divenire. Le identità, in qualsiasi modo le concepiamo, non sono mai ferme, statiche, monolitiche: sono, per forza di cose, “nomadi”. L’antropologia ma soprattutto l’etnografia e la ricerca sul campo ci pongono su una soglia perché se esiste una qualche identità non può che essere in relazione ad una alterità: esiste un “noi” in funzione di un “loro”. E la definizione di che cos’è questo noi e che cos’è questo loro è soggetta a negoziazioni permanenti. In questo episodio esploriamo i confini mobili dell’identità e della tradizione con un’ospite molto speciale: Elena Dak, un’antropologa che da anni si occupa proprio di nomadismo. La sua eccezionale esperienza di ricerca ci dimostra come e quanto l’incontro con l’altro da sé può diventare una profonda esperienza trasformativa. Immagine di copertina di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
20 Oct 2022 | Che cos'è l'antropologia del linguaggio? | 00:23:08 | |
Il linguaggio è una delle caratteristiche fondamentali dell'umanità, eppure le lingue che parliamo sono tante e a volte molto diverse tra loro. Secondo le stime più recenti, sono circa 7000 gli idiomi attualmente utilizzati nel mondo. Lingua e cultura coincidono? In che modo la lingua che parliamo influenza il modo in cui pensiamo? E ancora: che rapporto c'è tra linguaggio e corporeità? L’antropologia del linguaggio offre diversi strumenti per provare a rispondere a queste domande, consentendoci di esplorare le dinamiche sociali e simboliche che le parole veicolano. Illustrazione di copertina di Elisa Pavanello Sound Design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
06 May 2021 | Archetipi e Stereotipi | 00:19:35 | |
Il principio di immedesimazione è alla base delle narrazioni e l’influenza che le storie hanno su di noi è portentosa. Secondo C.G. Jung esistono degli archetipi ovvero delle immagini primordiali, dei principi che condensano e rappresentano la memoria collettiva della nostra specie. Questi contenuti ancestrali, che condividiamo inconsciamente, si concretizzano in simboli ma anche in personaggi. A volte succede che gli archetipi si cristallizzino in modelli rigidi, univoci e intrisi di convenzioni stabilite a priori, tramutandosi così in stereotipi. L'antropologia letteraria si occupa tanto degli uni quanto degli altri, intersecandosi con l'ermeneutica, la storia della letteratura e con i preziosi contributi provenienti dagli Studi Culturali. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it Il brano musicale citato in questo episodio è "The Kingsroad", di Ramin Djawadi, tratto dalla colonna sonora della serie TV Game of Thrones, pubblicata e distribuita da Varese Sarabande Records. Tale breve citazione è realizzata nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. | |||
17 Jun 2020 | Sulla frontiera: da Pocahontas a Buffalo Bill | 00:27:25 | |
La storia più conosciuta comincia con Cristoforo Colombo che il 3 agosto 1492 salpò dal porto di Palos in Portogallo, convinto di raggiungere le Indie: sappiamo tutti com’è andata a finire e sappiamo anche che l’appellativo "indios" riferito alle popolazioni che abitavano il continente americano deriva proprio da questo straordinario equivoco. La vicenda di Colombo e delle sue famose caravelle ebbe ripercussioni enormi che si manifestano ancora oggi. Ma cosa sappiamo esattamente di questi "indiani" d’America? L’immaginario collettivo è ricco di personaggi che si collocano tra realtà e leggenda: Pocahontas, Toro Seduto, Buffalo Bill e molti altri. Ri-scopriamo la storia che ha determinato la nascita degli Stati Uniti d’America e il progressivo annientamento dei popoli che, da secoli, vivevano su quel territorio. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Il brano musicale citato in questo episodio è "Colors of The Wind" di Alan Menken e Stephen Schwartz, interpretata da Judy Kuhn, tratto dalla colonna sonora del film "Pocahontas", Hollywood Records (1995). Tale breve citazione è realizzata nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
10 Oct 2021 | Nomadi per forza: antropologia e migrazioni | 00:23:50 | |
Questa storia di quant'è bello il nomadismo potrebbe apparire irrispettosa o forse semplicemente ridicola a chi non ha scelto affatto di andarsene. Già, perché le cause che determinano le migrazioni sono molteplici e complesse. È da almeno 30 anni che si parla di questo fenomeno in Italia al punto che oramai questo tema è diventato estremamente divisivo. Le informazioni corrette ci sono e sono facilmente reperibili eppure la percezione comune è tuttora quella del pericolo, dell’invasione, dell’orda. Da dove nasce questo enorme malinteso collettivo? Perché continua a esserci così tanta paura nei confronti delle persone che si spostano alla ricerca della felicità? Illustrazione di copertina: Elisa Pavanello Sound design: Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
22 Oct 2020 | Blackface: da Otello a "Tale e Quale Show" | 00:29:21 | |
Le persone di origine africana o afrodiscendenti sono state a lungo rappresentate secondo stereotipi e pregiudizi di tipo razziale che poco hanno a che fare sia con la realtà dei fatti che con la percezione che loro stesse hanno di sé. E in buona parte tale modalità è ancora preminente. Una delle pratiche più diffuse è quella del cosiddetto "blackface", nato nel contesto dei Minstrel Show statunitensi e replicato ancora oggi nel programma TV "Tale e Quale Show. C'è un personaggio della tradizione teatrale europea che potremmo considerare come il "capostipite" di questo fenomeno: si tratta del Moro di Venezia ovvero Otello, il protagonista dell'omonima tragedia di William Shakespeare. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound Design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it Il brano musicale parzialmente citato in questo episodio è “Ti porto in Italia (O Morettina)” interpretato da Crivel, testo di Nino Rastelli, musica di Dino Oliveri, inciso nel maggio 1936 dalla casa discografica Columbia e disponibile sul sito www.canzoneitaliana.it. Tale breve citazione è realizzata nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. | |||
08 Oct 2020 | Beat Anthropology con Mattia Maglione e Manuel Saad | 00:40:12 | |
Jack Kerouac, Lawrence Ferlinghetti, Allen Ginsberg, William Burroughs e gli altri componenti della Beat Generation hanno involontariamente aperto la strada a tutto ciò che di solito identifichiamo come controcultura giovanile: dalla letteratura alla musica, dalla moda ai movimenti di rivolta. Il termine "beat" ha un sacco di significati e può riferirsi tanto all'essere oppressi ed emarginati dalla società quanto al percepire beatitudine, al sentire quel profondo benessere che deriva da stati alterati di coscienza. Beat è sinonimo di anticonformismo, di evasione, di ricerca costante della libertà. E di incontro con l'altro da sé. Con Manuel Saad e Mattia Maglione Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.itI Il brano musicale parzialmente utilizzato in questo episodio è “Sunny Rollings” di Giorgio Di Campo. Royalty free music by Giorgio Di Campo | |||
09 May 2020 | Bianchi, rossi, neri e soprattutto gialli | 00:17:32 | |
"Viso pallido, "pellerossa", "muso giallo" e l’intollerabile "sporco n*" sono tutte espressioni che rimandano ad una delle più note classificazioni razziali della storia: quella del medico e naturalista svedese Carl Nilsson Linnaeus, meglio noto come Linneo. Ma se per i primi tre colori -bianco per gli europei, rosso per i nativi americani e nero per gli africani- la logica sottesa è abbastanza facile da intuire, nel caso dei popoli asiatici le cose non sono altrettanto ovvie. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
28 Dec 2023 | Diario dalle Isole Bijagos (Parte I) | 00:28:10 | |
Le Bijagos sono un arcipelago formato da un’ottantina di isole al largo di Bissau, capitale della Guinea Bissau. Questo episodio è la prima parte di una sorta di diario in formato audio: è un esperimento in cui provo a raccontare la mia esperienza di viaggio e di ricerca in questa parte remota e poco conosciuta del continente africano. Sound design a cura di Stefano Cassese | Underground Studio Illustrazione di copertina di Elisa Pavanello Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it Per iscriverti a Nomadica, la newsletter mensile gratuita di Nomadismo Professionale, clicca qui. | |||
11 Dec 2020 | Antropologia digitale e Netnografia con Alice Avallone | 00:31:41 | |
Pillola rossa o pillola blu: vale a dire, verità o illusione, libertà o prigionia, consapevolezza o incoscienza, realtà o simulazione. Nel 1999, più o meno mentre cominciava il mio personale nomadismo professionale, al cinema usciva "The Matrix". Sono trascorsi 20 anni e la rivoluzione digitale è ormai palesemente in atto. Quanto siamo influenzati dalle nuove tecnologie? Quanto potere ingiuntivo hanno su di noi? Quanto ci condizionano, insomma? Il dibattito è aperto e per orientarci in questo territorio sconosciuto scopriamo insieme ad Alice Avallone che cos'è l'antropologia digitale e come funziona la netnografia. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it I brani musicali brevemente citati in questo episodio, ovvero:
sono tratti dall'album della colonna sonora del film The Matrix (scritto e diretto da Lana e Lilly Wachowski), pubblicato il 30 marzo 1999 da Maverick e distribuito da Warner Bros. Records. Tali brevi citazioni sono realizzate nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. | |||
14 Jul 2022 | Etica, Estetica, Cosmetica, Pathos | 00:21:12 | |
L'antropologia del corpo è un campo di studio e ricerca vastissimo. Per orientarci in questo territorio sconfinato, vi propongo quattro filoni d'indagine possibile: il primo riguarda l'etica, ovvero il comportamento che noi esseri umani esprimiamo attraverso il corpo; il secondo ha a che fare con l'estetica nella sua accezione etimologica di sensazione corporea; il terzo è inerente alla cosmetica, vale a dire all'ordine che diamo al mondo attraverso la corporeità; infine il quarto, ovvero il pathos, inteso sia come dolore fisico che come passione, desiderio, commozione. Illustrazione: Elisa Pavanello Sound design: Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it Questo episodio è liberamente ispirato all'album ispirato all’album dei CCCP - Epica, Etica, Etnica, Pathos ⓒ 1990 Universal Music Italia srl, da cui sono tratte le brevi citazioni musicali realizzate nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. | |||
11 Nov 2021 | Globale, locale, glocale: antropologia e globalizzazione | 00:24:12 | |
La globalizzazione è uno delle caratteristiche predominanti del nostro tempo. Fenomeno ampio e complesso, nasce negli anni '70 a partire da questioni strettamente economiche e si sviluppa enormemente nei decenni successivi investendo tanto la sfera sociale e politica quanto quella culturale. Nella sua accezione più comune, "globale" è il contrario di "locale" ma all'inizio degli anni '80 Roland Robertson, sociologo e teorico della globalizzazione, introdusse un altro termine nel dibattito che animava le scienze umane: "glocalizzazione". Ma che cosa s'intende esattamente con queste espressioni? E che cosa ne è stato del cosiddetto movimento No Global? Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it Il brano citato in questo episodio è Mascarade di Tommy Tornado, FMA. | |||
29 Apr 2020 | La famiglia, un'invenzione culturale | 00:15:57 | |
I sistemi parentali e le strutture familiari sono da sempre oggetto di grande interesse antropologico. In particolare, la proibizione dell'incesto -pressoché universale in tutte le società- è la dimostrazione più eloquente del fatto che la famiglia è un'invenzione culturale a tutti gli effetti. Ed è proprio la cultura - dell'amore, dell'affetto, della reciprocità- che definisce, di volta in volta, questo tipo di relazioni tra esseri umani. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Il brano musicale citato in questo episodio è "Game of Thrones Main Title", di Ramin Djawadi, pubblicata e distribuita da Varèse Sarabande Records, 2011. Tale breve citazione è realizzata nel rispetto e secondo l'indirizzo dell'art. 70 della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), integrato con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68 in attuazione della Direttiva 2001/29/CE e dalla successiva Legge 9 gennaio 2008, n. 2, comma 1-bis. Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
07 Jun 2023 | Antropologia della moda e Fashion Theory | 00:25:15 | |
Tutti gli esseri umani – chi più, chi meno – si vestono. Come afferma l’antropologa Karen Tranberg Hansen vestiti e accessori sono per noi esseri umani una “pelle sociale” in grado di esercitare un’influenza considerevole nelle nostre interazioni e nella definizione della nostra identità. Di queste dinamiche si occupa l’antropologia della moda che osserva e interpreta i processi culturali inerenti alle pratiche vestimentarie analizzando i significati che le mode - il plurale è d’obbligo - hanno nelle società umane e aprendo una riflessione molto preziosa che riguarda in particolare il rapporto tra creatività, produzione e consumo. Illustrazione di copertina di Elisa Pavanello Sound Design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
19 May 2022 | Antropologia delle Fiabe | 00:22:40 | |
Incantesimi, persecuzioni, prove, abbandoni, rinascite e tanti, tantissimi stereotipi: di questo e di molto altro sono fatte le fiabe, racconti potentissimi e tramandati da secoli che condensano in breve una quantità impressionante di simboli, tradizioni e principi morali. Walt Disney ha davvero disintegrato il mondo delle fiabe? Così come le conosciamo, le fiabe andrebbero bandite o, al contrario, custodite con attenzione filologica? L'approccio delle scienze umane offre strumenti utili per rispondere a queste domande e per esplorare le infinite possibilità del mondo fiabesco. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
02 Nov 2020 | Celebrare la Morte: tra antropologia e letteratura con Fabio Camilletti | 00:45:53 | |
Tutti i popoli del mondo celebrano la morte. Sebbene le differenze tra i vari rituali funebri possano apparire insormontabili, questo particolare evento della vita si presta benissimo a mescolamenti e influenze reciproche: è il caso del Día de Los Muertos messicano ma anche di Halloween, straordinari esempi di sincretismo. E poi ci sono le storie attorno alla morte, uno dei vettori più potenti che l'umanità ha escogitato per far fronte al dolore, alla perdita, alla paura. Fabio Camilletti, professore ordinario e Reader presso la School of Modern Languages and Cultures dell’Università di Warwick, ci guida nell'affascinante labirinto narrativo del gotico, evidenziando come tradizione folklorica, cultura pop e letteratura si intreccino indissolubilmente. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
08 Oct 2020 | Nomado ergo sum | 00:06:06 | |
Professo il nomadismo e ne rivendico il valore. Nonostante gli enormi vantaggi della stanzialità, sono convinta che se esiste davvero una "natura" umana, si tratta di una natura nomade. Questo secondo viaggio è un giro in tondo: ogni tappa è un incontro sul confine tra antropologia e ambiti diversi ma complementari alla scoperta di intersezioni, connessioni e affinità che caratterizzano la storia della nostra specie. Un viaggio all'insegna del molteplice e del plurale: che dite, partiamo? Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it | |||
25 Nov 2021 | Società liquida e flussi culturali | 00:18:20 | |
Insieme alla rivoluzione digitale e al cambiamento climatico, migrazioni, marginalizzazione sociale e globalizzazione sono i grandi fenomeni della nostra epoca. Ci sono due grandi intellettuali contemporanei che a questi temi hanno dedicato tutta la loro vita. Le loro teorie permettono di mettere meglio a fuoco le connessioni esistenti tra tutti questi ampi e variegati processi in atto: mi riferisco a Zygmunt Bauman che ha introdotto il concetto di società liquida e a Arjun Appadurai, teorico dei flussi culturali globali. Illustrazione di Elisa Pavanello Sound design di Stefano Cassese | Underground Studio Contatti: Instagram | Facebook | LinkedIn www.nomadismoprofessionale.it info@nomadismoprofessionale.it |