
Da 0 a 42 - Il mio podcast sul running (Lorenzo Maggiani)
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Pub. Date | Title | Duration | |
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28 Nov 2019 | Introduzione a "Da 0 a 42" | 00:03:16 | |
Puntata 0 di questo nuovo podcast. Più che un podcast, un esperimento, un diario sulla mia vita da runner amatoriale. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
28 Nov 2019 | Come mi sono avvicinato alla corsa | 00:05:06 | |
Ti racconto di come mi sono avvicinato a questo fantastico mondo del running. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
28 Nov 2019 | I canali YouTube sul running che preferisco | 00:07:06 | |
Quattro canali YouTube a tema corsa che apprezzo particolarmente. 1) Personal Running Coach: https://www.youtube.com/c/PersonalrunningcoachIt 2) Esco a Correre: https://youtube.com/escoacorrereblog 3) Correre Naturale: https://www.youtube.com/user/correrenaturale 4) Il Mezzofondiere: https://www.youtube.com/channel/UCH6nu3aApKVCTWXq10cwEkQ ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
03 Dec 2019 | Quanto costa correre? Parte 1 - I fondamentali | 00:09:25 | |
Quanto si spende per iniziare a correre? In questa puntata stilo una "lista della spesa" del runner, con tutte le cose fondamentali che servono per iniziare a correre. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
04 Dec 2019 | Quanto costa Correre? Parte 2 - Gli extra | 00:12:22 | |
Proseguiamo con la listona con tutte le spese che un runner amatoriale potrebbe dover/voler sostenere. In questa seconda parte prendo in esame tutte le cose non assolutamente fondamentali, ma mi concentro sugli extra. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
06 Dec 2019 | Strava: l’app numero 1 per la corsa | 00:09:04 | |
Per chi vuole iniziare a correre, ma anche per i runner più avanzati. Strava, secondo me, è la migliore app per la corsa! In questa puntata vi elenco le sue funzionalità più interessanti. Sito di Strava: https://www.strava.com Link al mio profilo su Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
09 Dec 2019 | Eliud Kipchoge infrange il muro delle due ore in maratona: la mia opinione | 00:10:11 | |
Con colpevole ritardo, esprimo i miei due cents sull'evento Ineos 1:59 e sul "record" (volutamente tra virgolette) di Eliud Kipchoge. Link al podcast Capre Bipedi: https://www.spreaker.com/show/capre-bipedi-il-trail-running-in-italia Sito di Capre Bipedi: https://caprebipedi.wordpress.com ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
15 Dec 2019 | Con quali gare iniziare: qual è la distanza giusta? | 00:07:58 | |
Qual è la gara della giusta lunghezza per chi inizia a correre? E quale ho scelto io, da perfetto novellino, per cominciare? Provo a rispondere a queste domande, anche in base alla mia esperienza personale. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
10 Jan 2020 | I 6 peggiori consigli che ho sentito sul running | 00:06:16 | |
Sei stupidaggini, alcune più gravi, altre meno, che mi è toccato ascoltare nella mia breve vita di runner. Andiamo a smentire questi falsi miti, affermati da chissà quali esperti! ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
20 Dec 2019 | I podcast sul running che preferisco | 00:06:33 | |
Visto che la puntata sui canali YouTube sul running è stata particolarmente apprezzata, ripropongo il format, stavolta pensato per i podcast. E quindi ecco una carrellata dei podcast sulla corsa che ascolto! Rock Run Roll: https://69socks.com/pages/rock-run-roll-podcast - https://www.spreaker.com/show/rock-run-roll-running-podcast Raw running/La corsa a modo mio: https://www.spreaker.com/show/raw-running Capre Bipedi: https://caprebipedi.wordpress.com - https://www.spreaker.com/show/capre-bipedi-il-trail-running-in-italia Buckled: https://www.buckled.it Correre Naturale: https://www.correrenaturale.com - https://www.spreaker.com/show/correre-naturale-podcast Correre per sempre: https://www.francescoguerra.coach ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
27 Dec 2019 | Quante volte correre in una settimana? | 00:08:16 | |
Quante uscite settimanali di corsa bisogna fare? Quanti allenamenti? Pur non esistendo una risposta universale, provo a dire la mia sull'argomento. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
03 Jan 2020 | Relive: l'app per i video delle tue corse | 00:07:24 | |
Relive è un'app molto carina da avere nel proprio smartphone. Relive trasforma le proprie attività sportive in video. Mostrando la mappa 3D del percorso seguito con le relative altitudini e velocità. Link al sito di Relive: https://www.relive.cc Esempio 1: https://www.instagram.com/p/Bv85ceGIv1C/ Esempio 2: https://www.instagram.com/p/B5znTKEpEaN/ ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
31 Jan 2020 | Perché mi piace andare a correre al mattino | 00:07:14 | |
Alcuni validi motivi per i quali correre al mattino è veramente un piacere. Magari, ascoltandoli, potresti aver voglia di provare anche tu! ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
17 Jan 2020 | Parkrun: gare di corsa gratis in Italia | 00:08:40 | |
Sabato scorso ho preso parte alla mia prima Parkrun. E, vista la bella atmosfera che l'ha accompagnata, ho deciso di promuovere e far conoscere questa iniziativa. Si tratta di una gara non competitiva di 5km che si tiene, completamente gratuitamente, ogni sabato mattina in alcuni parchi italiani. Vi racconto maggiori dettagli nella puntata! Sito Parkrun: https://www.parkrun.it Mappa degli eventi in Italia: https://www.parkrun.it/events/#geo=5.46/41.785/13.689 ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
22 Jan 2020 | Come scegliere le (prime) scarpe da corsa | 00:13:04 | |
Un argomento che mi sta molto a cuore: la scelta delle scarpe da running. In questa puntata dico la mia sull'argomento, con uno sguardo soprattutto per chi sta andando a selezionare la primissima scarpa da corsa. Link alla puntata "Come scegliere le scarpe" di Capre Bipedi: https://www.spreaker.com/user/10071548/come-scegliere-le-scarpe ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
24 Jan 2020 | Libri sul running: L'arte di Correre, di Haruki Murakami | 00:11:27 | |
Link Amazon al libro: https://amzn.to/38sbOCR Oggi voglio inaugurare una nuova rubrica del podcast, nella quale parlerò dei libri che ho letto sulla corsa. E voglio iniziare con questo genere di puntate parlando di un libro che mi è piaciuto molto: L'arte di correre di Haruki Murakami. Murakami è uno dei miei autori preferiti. E lo era ancor prima che io diventassi un runner costante. Avevo letto molti dei suoi libri, quasi tutti. Qualche mesetto fa, effettuando alcune ricerche su Google circa Murakami ho scoperto l’esistenza di questo libro, che fino a quel momento avevo snobbato. Prima ancora di acquistarlo, effettuando altre ricerche, ho scoperto la grande passione di Murakami per questo sport, che me lo ha reso ancor più simpatico di quanto già non fosse. Oltretutto adoro il Giappone, dove sono stato una ventina di giorni in vacanza un paio di anni fa. E allora, mi sono detto: mi piace moltissimo Murakami. Mi piace moltissimo correre. Vuoi che questa accoppiata possa deludere le mie aspettative? E infatti non le ha deluse! ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
07 Feb 2020 | Il mio metodo (e quelli degli altri) per quando non ho voglia di correre | 00:09:34 | |
Ogni tanto, per fortuna non spesso, mi succede di non aver voglia di andare a correre. In particolar modo questo mi accade in inverno, dove il freddo, il buio e la pioggia la fanno un po’ da padroni. Adesso, se capita ogni tanto non c’è di che preoccuparsi. Può capitare. E a volte una giornata di riposo ci può stare. E forse ci può anche far solo che bene, sia a livello fisico che mentale. L’importante è stare attenti a non farci prendere la mano e al non farla diventare una cattiva abitudine. Infatti, anche solo un giorno saltato per pigrizia potrebbe portarne ad un altro, ad un altro ancora e così via. Proprio per questo, quando mi capita di aver poca voglia di correre, la combatto con una mia tecnica personale, che vi vado a raccontare in questo episodio! Ed oltre al mio, vado ad elencare quelli che secondo me potrebbero essere i migliori metodi da provare per trovare la giusta motivazione. Come per tante cose di questo tipo, per ognuno potrebbe funzionare una cosa diversa: non resta che provare e vedere quale fa per voi! ---------------------- Puntata "I podcast sul running che preferisco": https://gopod.me/da0a42-008 Puntata "I canali YouTube sul running che preferisco": https://gopod.me/da0a42-002 Puntata "Libri sul running: L'arte di Correre, di Haruki Murakami": https://gopod.me/da0a42-014 ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
17 Feb 2020 | I 6 gruppi Facebook più interessanti sulla corsa ai quali iscriversi | 00:08:21 | |
In questa puntata vado ad elencare i gruppi Facebook sulla corsa ai quali sono iscritto. Maratone e Mezze in Italia: https://www.facebook.com/groups/164763560668072/ Sito: https://www.maratoneinitalia.it Esco a Correre Club: https://www.facebook.com/groups/escoacorrere/ Sito: https://escoacorrere.com Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCML5yV4U9EpPs7QOOHcbirg RunLovers Club: https://www.facebook.com/groups/137117443144584/ Sito: https://www.runlovers.it Podcast "Fuorisoglia": https://www.spreaker.com/show/fuorisoglia - https://www.runlovers.it/category/podcast/ Personal Running Coach - Il Gruppo: https://www.facebook.com/groups/NoLimitsRunningTeam/ Sito: https://www.personalrunningcoach.it Canale YouTube: https://www.youtube.com/c/PersonalrunningcoachIt Run Life: https://www.facebook.com/groups/556164661212824/ Garmin Run LAB: https://www.facebook.com/groups/GarminRunLAB/ Puntata "I canali YouTube sul running che preferisco": https://gopod.me/da0a42-002 ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
12 Feb 2020 | Perché dico no alla filosofia del ”Non si molla mai” | 00:08:21 | |
Proprio in questi giorni sono stato colpito dalla classica influenzetta stagionale, poca roba per fortuna. Ma classico naso tappato ed un po’ di indebolimento. Per cui, a malincuore, ho deciso di saltare qualche allenamento. Invece su Facebook, specialmente ora con il periodo delle malattie di stagione, ogni tanto appaiono dei post di gente che, nonostante un acciacco, un piccolo fastidio o appunto un’influenza ha deciso di andare ugualmente a correre e di fare il proprio allenamento, pubblicandolo puntualmente, vantandosi di essere fortissimi e di non mollare mai di fronte alle difficoltà. Comprendo benissimo lo stato d’animo che anima questo genere di iniziative. Però non condivido, seppur ammetto di aver sforzato anch’io in alcune occasioni un po’ troppo il mio corpo. Ma ho imparato la lezione a mie spese. Ed è per questo che oggi condivido questo pensiero. Per evitare che altri facciano degli errori, che potrebbero però peggiorare le loro condizioni fisiche. Infatti, occorre guardare le cose più sul lungo termine, piuttosto che sul breve. Se vogliamo correre a lungo (inteso negli anni, non nel fare tanti km in una giornata), fare gli eroi non serve, anzi. Può farci del male. Ed è quindi meglio saltare un allenamento o due, ma arrivare sani alla gara, piuttosto che sforzarci quando non si dovrebbe, rischiando di compromettere tutto quanto. La filosofia del ”Non si molla mai” è dannosa. Per quanto comunque animata da buoni propositi e da una vena di eroismo. Nemmeno i top runner corrono se stanno male. Farlo con un acciacco o con un’influenza può aggravare le nostre condizioni e non le migliorerà di certo. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
14 Feb 2020 | Come mi vesto per correre in inverno | 00:09:44 | |
Cosa indosso per andare a correre quando fa freddo? Prima dell’elenco di tutti gli indumenti, occorre ricordarsi la Regola dei 10°. Ovvero, quando si corre si percepiscono circa 10 gradi in più rispetto a quelli ambientali. Visto che il sudore fa perdere sali, bisogna sfruttare il freddo per non sudare. Quindi non bisogna coprirsi eccessivamente. Ovviamente, la percezione del freddo è una cosa molto personale. Anche perché alcune persone sono più freddolose ed altre meno. Ma è importante sapere che una volta che ci si muove, il freddo si sentirà molto meno. Elenco un po’ tutti gli indumenti che utilizzo per correre con il freddo. - Cappello (di rado). - Fascia elastica scaldacollo - Maglia termica a maniche lunghe - Maglia tecnica o felpa tecnica (a seconda di quanto fa freddo) - In alternativa o in aggiunta, anche un K-way, in caso di pioggia - Guanti - Sotto short/Scaldamuscoli - Pantaloni lunghi/leggings - A volte, anche pantalone corto sopra il pantalone lungo. Non tanto per estetica, ma perché hanno le tasche e possono far comodo - Calze - Scarpe Puntata "Come scegliere le (prime) scarpe da corsa": https://gopod.me/da0a42-013 ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
21 Feb 2020 | Come superare la sindrome dell'impostore nel running | 00:10:57 | |
Così come nella vita, anche nel running (che mi sono reso conto esser spesso metafora della vita), può capitare di essere colpiti dalla cosiddetta Sindrome dell’impostore. Ma forse alcuni di voi non sanno che cosa sia questa sindrome. E allora diamo una definizione, direttamente da Wikipedia: si tratta di una condizione mentale caratterizzata dall'incapacità di interiorizzare i propri successi e dal terrore persistente di essere esposti in quanto "impostori". In parole povere, sarebbe una situazione mentale che ci blocca dal fare le cose, perché si ha il terrore di essere visti come inadeguati nel farlo. Con la paura di essere giudicati negativamente, appunto come degli impostori. Ad esempio, io avevo paura di fare questo podcast, perché non mi ritenevo in grado di dare dei consigli, non essendo né un coach né un top-runner. Ma ho superato questo timore e mi sono messo all'opera. Può capitare di essere sopraffatti da questa sindrome, anche se a volte non la si riconosce. Si può pensare di non essere in grado di correre una maratona. Ma anche per 10km di fila. Oppure si può aver paura di non aver la costanza di correre tutti i giorni. Cose così. Insomma, la sindrome dell’impostore può bloccarvi mentalmente quando volete porvi un obiettivo. Importante, come una maratona, ma anche meno, come i primi 10km. Buttatevi! Pensate a me! Come ce l'ho fatta io a correre una maratona, ce la potete fare anche voi. Sappiate che non siete soli. Come voi, in tanti, forse tutti hanno sperimentato questo blocco almeno una volta nella vita. Ma come si fa a superare questo ostacolo? Ho trovato un po’ di idee, di motivazioni. E le elencherò parlando al “noi”, perché questa puntata è anche per me. 1) accettiamo l'esistenza di questa cosa. Impariamo a convivere con il fatto che per un po' ci sentiremo scarsi, inadeguati 2) non siamo al centro del mondo. Non pensiamo che gli altri guarderanno i nostri tempi, i nostri chilometraggi. È molto probabile che, anche se li guarderanno, se li saranno scordati dopo 5 minuti. Non abbiamo i riflettori puntati addosso. Non voglio sminuire noi stessi e lo sforzo che stiamo facendo, ma stiamo tranquilli quando corriamo, che nessuno controllerà le nostre performance. 3) smettiamola di paragonarci agli altri. Non possiamo paragonarci ai runner più forti. È deprimente. Vanno guardati con ammirazione sì, abbiamo molto da imparare circa la loro etica e disciplina. Rubiamo alcuni loro aspetti. Ma non ha senso parametrare i nostri tempi con quelli dei più forti. C'è sempre e ci sarà sempre qualcuno che va molto più veloce di noi, a meno che non siate Eliud Kipchoge. Nel caso, Eliud, se mi stai ascoltando, scrivimi su Telegram! Il mio account è @lorenzomaggiani 4) collegato al punto precedente. rimaniamo umili. Senza la pretesa di diventare il nuovo Kipchoge o il nuovo Yeman Crippa. 5) accettiamo le critiche, ma non facciamo in modo che queste ci blocchino. Magari qualcuno vuole correggere il nostro stile di corsa, forse a ragion veduta. Ma non prendiamocela. Anzi, proviamo ad imparare dalle critiche costruttive. Così come cerco di fare io, ascoltando i vostri feedback 6) guardiamo ai risultati positivi che otteniamo, seppur piccoli. Se abbiamo iniziato a correre da poco, anche arrivare a 7, poi 8, 9, 10km è un ottimo risultato. Col tempo e con la pazienza si ottiene tutto. 7) accettiamo gli alti e bassi che sicuramente ci saranno. Soprattutto i bassi. Non dovremo farci scoraggiare. 8) non facciamoci prendere dalla fretta. Per alcuni traguardi occorreranno mesi di allenamenti. E, come dicevo prima, ci saranno anche dei momenti nei quali tutto sembrerà difficile. Ci vuole pazienza e costanza. 9) accettiamo i nostri limiti. Dobbiamo essere consapevoli che quasi sicuramente non riusciremo mai ad arrivare a determinate velocità. Sicuramente saremo in grado di crescere e migliorare, ma non penso che potremo mai correre sotto le due ore in maratona! 10) buttiamoci! Gradualmente, ma buttiamoci. Vogliamo correre la nostra prima maratona? La nostra prima mezza? I primi 10km? Oppure una ultra maratona? Qualsiasi sia l’obiettivo, se non ci proveremo, non sapremo mai come potrà andare. Come ho già detto, anch’io pensavo che non sarei mai riuscito a correre una maratona. Eppure ce l’ho fatta. Con tutti gli alti e bassi del caso, ma ci sono riuscito. E’ stata una lunga preparazione, ma ne è valsa la pena. Ma, se non avessi mai deciso di tentare l’impresa, beh, sicuramente non ce l’avrei mai fatta! ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
28 Feb 2020 | Come scegliere lo sportwatch | 00:13:46 | |
Link affiliato Amazon: https://amzn.to/318BHHz Canale YouTube "Personal Running Coach": https://www.youtube.com/c/PersonalrunningcoachIt ------------------ Finalmente è arrivata la prima puntata di questo podcast nel quale rispondo ad una domanda degli ascoltatori. Nello specifico, la domanda mi è stata posta da Chiara, alla quale ho già parzialmente risposto in privato. Se volete fare come lei, scrivetemi su Telegram, al mio account @lorenzomaggiani. Ma approfitto comunque della domanda per approfondire l’argomento, visto che certamente si tratta di un dubbio ricorrente. La domanda è “Sono all’inizio. Inizio a superare i 10km, ma vorrei acquistare uno sportwatch. Ovviamente senza investire somme importanti. Puoi fare un nome? Marca? Modello?”. Preciso che questa è la classica domanda da un milione di dollari. La risposta è davvero difficile. Se si dovesse dare una risposta assoluta quale sportwatch scegliere, come sempre, dovrei dire “dipende”. Dipende da che tipo di corse si fanno (trail o strada), da quanti km si percorrono e anche dallo sport. Se si fa triathlon, ad esempio, occorrerà uno smartwatch in grado di segnare anche il nuoto. Oppure, se si vuole avere con sé la musica. Nel caso, esistono orologi con memoria integrata per avere un po’ di canzoni. La scelta non è semplice e di certo non potrò rispondere io in 10 minuti di podcast. E, dato che è complicatissimo destreggiarsi tra l’infinità di proposte che ci sono sul mercato, provo almeno a dare dei consigli e delle linee guida di massima, basati sulla mia esperienza e quella degli altri runner che conosco. Primo consiglio: evitate come la peste gli smartwatch “generalisti”, tipo l’Apple Watch o gli Huawei. Perché, pur essendo ottimi come smartwatch, non sono proprio pensati per chi fa sport. Se volete qualcosa per tracciare corse, passeggiate, uscite in bici e così via, puntate ad uno sportwatch. Secondo: pensate a cosa dovete fare. Se dovete fare trail, occorrerà spendere qualcosa in più. Infatti, dovrete orientarvi su modelli con batteria più potente, perché starete fuori molte ore e magari cercherete modelli con le mappe integrate. Che per chi va nei sentieri possono risultare davvero utilissime. Mi vengono in mente i famosi modelli Fenix della Garmin. Oppure, se fate triathlon o comunque volete registrare anche attività come il nuoto, dovrete cercare modelli che abbiano questa funzione. Se invece correte solo su strada o pista potete evitare questo parametro e risparmiare qualcosa. Terzo: volete la musica? Ci sono alcuni modelli che hanno una memoria interna per le canzoni. Anche in questo caso, se ci tenete, esistono dei modelli ad hoc o quasi per questa “esigenza”. Quarto: quanto volete spendere? Ovviamente la scelta del budget è fondamentale. Ma sappiate che ad oggi per determinate funzioni (come accennavo prima: mappe o musica) occorrerà spendere qualcosina. Considerate che le funzionalità di base, compresa l’interazione con lo smartphone, per ricevere notifiche e chiamate anche sull’orologio, le hanno praticamente tutti, ormai. La differenza in fatto di spesa la fa lo schermo touch, lo schermo a colori, la batteria ed alcune funzioni, come già accennato ad esempio per le mappe o per la musica. A questo punto, scandagliate il mercato. Esistono tonnellate di modelli. Ma se avrete le idee chiare su quali sono le vostre esigenze, sarete in grado di sfoltire parecchio la rosa dei modelli a disposizione. Roberto Martini, del quale ho già parlato in altre puntate, ha fatto un bel po’ di recensioni di smartwatch nel suo canale YouTube. Andate a darci un’occhiata. Infine, vi consiglio anche di creare un file Excel o Google Fogli, dove annotare le caratteristiche degli smartwatch che trovate, così da segnare quelli che potrebbero fare al caso vostro. Leggendo le varie caratteristiche affiancate sarete in grado di selezionare con maggior cura ciò che fa per voi. Per me, anche se non mi piace essere fan di un solo brand, i Garmin sono i migliori e sono ancora mediamente un gradino sopra alla concorrenza. Sono sinonimo di buona qualità, sia a livello di materiali che a livello di software. Comunque anche loro non sono perfetti, così come gli altri, per GPS e cardio da polso. Infatti, nessuno smartwatch, neppure il più costoso risulta affidabile soprattutto mentre si corre, con la rilevazione del battito cardiaco. Ma questo vale per tutti i marchi di tutti i modelli, nessuno escluso. Tornando ai pregi dei Garmin, c’è da segnalare l’app: Garmin Connect è molto ben fatta, con tante statistiche. E per chi come me è un patito dei numeretti e della registrazione delle attività, è un bel plus. Anche gli altri, su tutti Polar, Suunto e Amazon FitBit hanno le loro app, ma al momento non sono al livello di Garmin Connect. Io possiedo un Garmin proprio entry-level: il Forerunner 35, che comprai per il Black Friday 2018. All’epoca non ero ancora sicuro del fatto che avrei corso da lì a qualche tempo, per cui optai per uno sportwatch abbastanza low-cost. Avevo appena iniziato a correre qualcosa in più dei 10/12km e mi ero scocciato di registrare tutto con lo smartphone. Comunque ancora oggi, che faccio chilometraggi più elevati, devo dire che fa il suo dovere alla grande. Non è un orologio con grandi pretese. Ha lo schermo in bianco e nero, per dire. E nel 2020 forse si può puntare a qualcosa di più. Però per iniziare, senza spendere molto, può essere una buona soluzione. Attualmente credo che con meno di 100€ si possa portare a casa. E per 100€ si ha tuttavia un Garmin di buona fattura, con tutte le sue funzioni. Manca giusto la registrazione della nuotata. Ma io non faccio triathlon e non vado in piscina e ne ho bisogno. Garmin, negli anni, ha fatto anche uscire delle evoluzioni del Forerunner 35: il Forerunner 735 (200€) ed il Forerunner 235 (240€). Sono orologi che hanno i miei amici e devo dire che tutta la gamma dei Forerunner funziona molto bene. Sintetizzando: un po’ come per le scarpe, è impossibile dare una risposta assoluta. La cosa da fare è analizzare le proprie necessità e da lì depennare gli orologi che non le vanno a risolvere. In questo modo, si toglieranno via via sempre più modelli tra quelli potenzialmente acquistabili e avrete le idee più chiare. Dopodiché, cercate ed ascoltate recensioni sui modelli che avete selezionato e, assieme alla vostra idea sul budget a disposizione, effettuate l’acquisto. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! 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06 Mar 2020 | "Ma chi te lo fa fare?!" e i suoi fratelli | 00:10:40 | |
Puntata "Perché mi piace andare a correre al mattino": https://gopod.me/da0a42-015 Ogni tanto mi capita di ricevere domande del tipo: “Ma perché fai uno sport tanto faticoso?” “Ma come fai ad alzarti presto per andare a correre?”, “Che voglia che hai!”. Oppure: “Come fai a correre con questo tempo?”, questo chiaramente quando piove o quando fa parecchio freddo. Ma anche: “Quanti km che fai! Sei un eroe!”. Ovviamente no, non sono un eroe. E non faccio neppure così tanti km, se paragonato a molti altri, più forti di me e che questi km li fanno pure più velocemente. Forse sono un po’ folle, quello sì. Ma in verità non c’è niente di folle nel fare una cosa che piace e che dà soddisfazione. Altrimenti di certo non la farei. E sono anche uno a cui piace dormire, non posso negarlo. Ma la corsa vince anche sulla pigrizia, almeno per me. E quindi no, non sono un eroe. E come non lo sono io, non lo sono neppure tutti gli altri migliaia di runner, mattinieri e non. La realtà è che ne abbiamo bisogno. Ne sentiamo la necessità. Anche se questa cosa ci piace, non vuol dire che non si faccia fatica nel stare fuori a correre, anche per alcune ore. Ma per quelli come me, credo che il beneficio che se ne trae sia molto superiore allo sforzo compiuto, all'investimento fatto. E, per rispondere alla domanda dell’alzarsi presto, c’è da dire che molti runner scelgono questo orario anche per mancanza di alternative. Ma, come raccontavo in una recente puntata, secondo me il mattino presto ha il suo fascino. Insomma, chi ama questo sport, lo fa incondizionatamente dalle ore spese e dalle condizioni nelle quali si corre. Al caldo come al freddo, di giorno come di sera, alla luce come al buio, o quasi. Semplicemente, essendo un’attività che piace, non pesa affatto sacrificare qualche ora di sonno o prendere della pioggia. Anzi, secondo me sono proprio queste piccole cose, queste varianti a rendere anche più interessante la cosa, rendendola meno monotona, per certi versi. Nessun runner è un eroe, anche se qualcuno potrebbe sostenere che correre con il freddo, la pioggia e tutti gli agenti atmosferici dia un’aria da eroi. Ma invece no. Non lo sono neppure tutti quelli che fanno delle ultra maratone o degli ultra trail, alla Tor des Geants, Tor des Glaciers ed affini. Certo, sono atleti preparatissimi. Specialmente quelli che arrivano in fondo e che si giocano pure la vittoria. Sono dei grandi, secondo me. Dei fenomeni. Ma eroi no, senza entrare nella classica retorica, gli eroi sono altri. Ma perché dico questo? Perché queste persone intraprendono un viaggio, fisico ma anche spirituale, del quale sentono bisogno. E se non ne sentissero la necessità, state certi che non lo farebbero. Adesso, nonostante che pure io abbia ricevuto, anche più di una volta, questo genere di domande, non voglio neanche paragonarmi lontanamente alle imprese dei runner più forti. Perché per me già finire una maratona lo è stata. E chissà quali sono le domande che arrivano a loro e quante volte se le sono sentite ripetere! Con questi minuti di podcast, voglio semplicemente rispondere a coloro che appunto hanno fatto a me questa domanda, senza rendersi conto che oltretutto rispetto a molti altri sono una vera pippa. Mi rendo conto comunque che tutto è relativo. E se non corri, non puoi capire. E pure uno come me può sembrare un discreto atleta, cosa che non sono. Io stesso, prima di iniziare a correre con costanza, non comprendevo. Proprio per questo oggi faccio questa puntata. Inoltre, se uno non pratica nessuna attività sportiva, anche solo fare un’oretta e mezza di corsa sembra impossibile. Ovviamente non lo è. E non ci vuole neppure molto, a dirla tutta. Ma, tornando all’argomento principale della puntata, ciò che spero si sia capito da questi minuti, è che chi corre, soprattutto per lunghe distanze, lo fa perché prova piacere a farlo, dato che nessuno glielo impone. Ognuno poi avrà il proprio perché, la propria motivazione principe. A prescindere da quale potrà essere questo motivo, nessuno sforzo (alzarsi presto, correre per molte ore, uscire col freddo e la pioggia) risulta pesante: tutti questi investimenti e piccoli sacrifici valgono la pena di esser fatti per ciò che la corsa restituisce in termini di soddisfazione, di sensazioni, di emozioni. E’ un vero e proprio viaggio, nel quale ogni momento ed ogni esperienza ripaga di tutto quello che si è investito, a partire dei mesi precedenti una gara, passando ovviamente per la gara stessa, dove si va pure a condividere il viaggio con altri folli. Come me, come noi. ---------------------- Seguimi! 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26 Feb 2020 | Le mie gare: World Running Academy Half Marathon 2020 | 00:12:36 | |
Avrei dovuto inaugurare questo genere di puntate raccontando quelle passate, ma poi ho trovato tanti altri argomenti di cui parlare ed ho finito per posticipare la cosa. E allora vediamo di raccontare la mia esperienza in gara, iniziando da quella a cui ho partecipato giusto domenica scorsa (per chi ascolta in differita, il 23 febbraio 2020): la White Marble Marathon di Carrara. In verità sarebbe più giusto dire la World Running Academy Half Marathon di Marina di Carrara. Infatti, non ho preso parte alla maratona completa e nemmeno alla 30km perché in questo momento non li avrei nelle gambe. Quando ho visto qualche mese fa l’esistenza di questa gara, me la sono appuntata, ma non ero sicuro di prendervi parte. Infatti, inizialmente avevo messo come obiettivo la Mezza Maratona delle Due Perle di Santa Margherita Ligure, che si è tenuta ad inizio febbraio. Però poi quella gara, per impegni personali, mi è saltata. E ho rispolverato questa. A livello di tabelle allenamenti mi è bastato allungare la preparazione di 3 settimane. Ho accarezzato anche l’idea di correre la mia prima gara da 30km, ma poi ho preferito ripiegare sulla mezza, dato che mi stavo allenando principalmente per quella distanza, approfittando anche di un percorso molto veloce per puntare a migliorare il mio tempo. L’obiettivo era scendere sotto l’ora e 50. E alla fine ce l'ho fatta. Per la precisione: un'ora 49 minuti e 14 secondi. Ma andiamo per ordine. Costo iscrizione: 30 euro per me. Prenotando prima si sarebbe potuto risparmiare qualcosa in più. Pacco gara quasi inesistente, fatta eccezione per la maglia tecnica, molto carina. Per il resto conteneva una bottiglia d’acqua di vetro da un litro e una bustina di zucchero. Più la spugna per gli spugnaggi fai da te e qualche volantino di altre gare. Non c’erano neanche le spille per attaccare il pettorale, ma per fortuna ne avevo alcune a casa. Comunque non essendo una corsa troppo costosa, ci può anche stare. Expo facile da raggiungere, anche per chi non era della zona, e ritiro pettorale velocissimo. Gara: 1059 finisher totali. 259 maratona, 254 30km e 546 mezza. Percorso velocissimo, da personale, pieno di drittoni che tanto ai runner. Tutto pianeggiante a parte giusto un paio di ponti, ma poca roba. Tracciato segnato molto bene, nonostante le quattro distanze (c'era anche una non competitiva, chiamata Family Run). Era davvero impossibile sbagliare. Anche la sicurezza stradale era davvero eccellente. Tanti volontari, tutti gentilissimi e disponibili. Ristori così così, un po' scarsini. Acqua e sali minerali e basta. Non so se era così anche per le distanze oltre la mezza. Pochi bagni, a occhio. Paesaggio non indimenticabile, senza nulla togliere ad una zona dove ho trascorso un bel po' di tempo. Sicuramente non è possibile fare un paragone con altre mie gare passate sotto questo aspetto, tipo Firenze o Vienna. Però, soprattutto la prima parte, corsa nella zona periferica di Avenza non era proprio spettacolare. Meglio quando si è arrivati al lungomare. Ma anche lì in buona parte del tracciato non si era proprio sul mare, ma in una via interna. Clima ideale per correre. Freddino, ma non troppo. Coperto, con un timido sole a far capolino ogni tanto. Sono partito un po' troppo forte rispetto a quanto previsto e alla fine l'ho un po' pagato. Ho rallentato negli ultimi 5km, corsi a 5,25, ma ho gestito i tempi per stare sotto il tempo che mi ero prefissato. Non fate come me, ma cercate di andare o regolari o di fare il “negative split”. Medaglia davvero bella, con il 21 fatto proprio in marmo. Vi metto la foto sul canale Telegram. Belle anche quelle della 30km e della maratona. Ristoro finale sicuramente migliore dei ristori trovati in gara. A partire dall'acqua, moltissima, sempre nei boccioni da litro, al punto che hanno iniziato a regalare le casse da 6, che pesavano 100 tonnellate. Io mi sono limitato ad una bottiglia. Sono soddisfatto di aver raggiunto comunque io mio piccolo obiettivo, per quanto non certo così impossibile da ottenere. Nel complesso una gara discreta: ben organizzata, anche se con qualche difettuccio. La mezza la rifarei. Non so se farei la maratona, onestamente. Un po' per i ristori e un po' perché avrei paura di trovarmi da solo in alcune parti del tracciato, per i pochi partecipanti. E anche perché a livello paesaggistico potrebbe essere noioso. Sono piccole cose che in una gara come la maratona fanno la differenza. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
03 Mar 2020 | Come impostare un calendario gare e allenamenti | 00:12:31 | |
Link ai due modelli Google Fogli citati in puntata. Versione 1: http://bit.ly/da0a42_allenamenti_v1 Versione 2: http://bit.ly/da0a42_allenamenti_v2 ---------------------- Qual è il vostro obiettivo di quest’anno? La prima maratona? Migliorare il vostro personale sui 42km? Correre una mezza? Fare una 10km? Non importa quale sia l’obiettivo, ma è necessario averlo ben chiaro in mente quando si progetta un calendario gare. Il calendario serve per avere un maggiore controllo sulle gare e sulla loro relativa preparazione, permettendoci così di organizzare con anticipo tutti i vari allenamenti. Dato che per certe distanze la preparazione può essere lunga anche alcuni mesi. Ci aiuta anche mentalmente ad essere più rigorosi nello svolgere i vari allenamenti, specie quelli più noiosi. Per iniziare occorrono poche cose: l’idea chiara circa l’obiettivo di cui parlavo pochi secondi fa, un file Excel o Google Fogli ed una tabella per gli allenamenti. Quest’ultima si può trovare on-line facilmente. Ce ne sono un'infinità di tipologie, a seconda della distanza, della preparazione dell’atleta e dal numero di allenamenti settimanali che si vogliono fare. Ovviamente, se avete un allenatore ci penserà lui a questo. Premessa riguardante gli allenamenti che andrò a citare: io do per scontato che si faccia il lungo nel week-end e gli altri allenamenti infrasettimanali, perché è così per la maggior parte di voi. Ma ovviamente sarete poi voi a modellare il calendario in base ai vostri impegni. Create il file Excel o Google Fogli. Qua ci sono due filosofie di pensiero circa l’impostazione da dare al file. Ovviamente vanno benissimo entrambe. La differenza è solo per vedere con quale versione vi trovate meglio. C’è chi mette per ogni riga del file una settimana del calendario e chi invece mette tutti i giorni dell’anno uno sotto all’altro in una sola colonna. Nel primo caso il file avrà 52/53 righe, ognuna con 7 colonne, una per ogni giorno della settimana. Nel secondo caso, per quanto riguarda i giorni ci sarà una sola colonna, con tutte le varie date. Vi faccio un regalino: vi metto i link di esempio di due file Google Fogli “vuoti” per farvi capire meglio. Dato che le mie spiegazioni probabilmente non saranno chiarissime. Potete tranquillamente prenderli, importarli nel vostro account ed usarli voi stessi in prima persona. Versione 1: http://bit.ly/da0a42_allenamenti_v1 Versione 2: http://bit.ly/da0a42_allenamenti_v2 Dividete l’anno mentalmente in due “tronconi”. Ad esempio, i primi 6 mesi dell’anno ed i secondi. Oppure la stagione autunnale/invernale e quella primaverile/estiva. Selezionate una o due gare che si desidera fare in questi semestri. Quelle più importanti. Come potrebbe essere una maratona o una mezza, e segnatele nel file. Selezionate altre gare “accessorie” che vorreste fare. Se ad esempio si correrà una maratona, in preparazione di quella non si sceglieranno altre maratone, ma piuttosto mezze maratone o gare più brevi. Inserite anche queste nel file/calendario. Appuntatevi anche altre gare che potrebbero interessarvi e che reputate adatte a voi. Magari poi non ci parteciperete, ma saprete che nel caso cambierete idea, ci saranno. Prendete la tabella allenamenti che avete scelto e tornate alla gara “principale”. Andate a ritroso, segnando via via gli allenamenti segnati nella vostra tabella. Partite dai lunghi e dai lunghissimi, che sono gli allenamenti più importanti. Segnate le settimane di scarico prima delle gare e quelle di recupero subito successive alla gara. Giocate con le gare accessorie che vi siete segnati. Riuscite ad incastrarle nel vostro calendario di allenamenti? Magari in sostituzione di un lungo? Qua sta a voi gestire il mix di lunghi e gare con intelligenza. Va anche detto che per le gare più importanti a volte vengono messe in calendario delle gare più brevi nella stessa zona proprio per dare la possibilità alle persone di fare una gara-allenamento in vista dell’evento principale. Per la Firenze Marathon, c’era la “30'n piana” di Campi Bisenzio che era una gara da 30km messa proprio un mesetto prima della maratona. Attenzione quando poi correte queste altre gare a non scoppiarvi quando le fate. Andranno interpretate come degli allenamenti. Quindi ritmo da allenamento e non da gara. E non esagerate con il numero di gare. Per non incappare in infortuni. Opinione personale: una gara al mese è ben più che sufficiente. Io ne faccio molte meno. Più o meno quest’anno vorrei farne 5 o 6. Inserite anche gli altri allenamenti settimanali. E’ probabile che non sarete poi precisi al 100% nel metterli in pratica. Una volta avrete un acciacco, una volta un impegno lavorativo, una volta diluvierà, ecc… E’ per questo che io mi segno i vari allenamenti nei giorni “ideali”, ma poi li sposto man mano a seconda degli eventi. Il file comunque mi serve da promemoria perché saprò che questa settimana devo fare un fartlek fatto così, delle ripetute cosà e 18km nel week-end. Poi è indifferente in che giorno li svolga effettivamente. Finito! Non resta che iscrivervi alle gare. Non è stato così difficile, vero? Anzi, fare il calendario gare è davvero divertente! Ci permette di sognare un po’ sui nostro obiettivi e sulle nostre gare future. Ricordatevi di impostare le gare in modo che ci sia una connessione logica tra esse. E non facendole un po’ a casaccio, così come vi capita. “Questa settimana mi sparo questa, poi tra due quest’altra e tra un mese mi ispira quest’ultima”. No. Se volete ottenere dei risultati a lungo termine occorre pensare al giusto obiettivo e selezionare attentamente le altre gare in relazione ad esso. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! 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20 Mar 2020 | Libri sul running: Due ore, di Ed Caesar | 00:11:00 | |
Link Amazon per l'acquisto del libro: https://amzn.to/2YQM7Zl Non conoscevo Ed Caesar, l’autore di questo libro. E non credo neanche che avrei comprato questo libro di mia sponte, che mi è stato regalato per Natale da un amico. Però alla fine la lettura è stata piuttosto interessante. Due note al volo su Ed Caesar, che credo sia sconosciuto ai più: è un giornalista, anche piuttosto giovane, che scrive su New Yorker, Wired, The Independent e molti altri. Non si occupa principalmente di sport, del quale comunque evidentemente scrive: oltre alla maratona è appassionato di tennis. Ma i suoi articoli sono soprattutto sulla storia, sulla guerra, oltre che di cronaca contemporanea. Ha vinto anche numerosi premi in passato. Nelle pagine di questo libro si interroga sull’assalto dei maratoneti più forti al muro delle 2 ore. Fa strano, leggendolo, di come l’atletica sia “invecchiata” nel giro di così poco tempo. Questo è un libro del 2016, eppure sembra passata una vita. I nomi dei top runner del 2016 sono ben diversi da quelli attuali, così come i tempi ed i record. E, ovviamente, l’autore non poteva certo sapere che da lì a poco, ci sarebbero stati due eventi creati ad hoc per abbattere questo famoso muro: il Breaking2 di Monza, marchiato Nike, e l’ormai arcifamoso Ineos 1:59 del 2019, dove Kipchoge è riuscito finalmente nell’impresa. Anzi, proprio nelle ultime pagine del libro (non vi spoilero nulla, tanto non c’è da scoprire nessun assassino), l’autore immagina l’idea della creazione di un evento costruito per riuscire a stare sotto le due ore: un circuito totalmente pianeggiante con poco vento, i migliori runner con delle lepri, una situazione climatica nel quale correre. Si può dire che abbia pensato in anticipo a buona parte di quello che poi è stato davvero fatto! Il libro non dà tabelle di allenamento o consigli tecnici, ma, diviso in capitoli piuttosto precisi, racconta piuttosto di alcune storie legate a questo ambiente e fa alcuni approfondimenti e riflessioni sulla corsa, in particolare quella kenyana. Si parla in grandissima parte di Geoffrey Mutai, che possiamo individuare come il protagonista del libro. Ed Caesar probabilmente lo aveva “battezzato” come colui in grado per primo di riuscire a stare sotto le due ore in maratona. E, aggiungendoci alcune storie, davvero interessanti su di lui e sulla sua vita, ha pensato di utilizzarlo come una sorta di fil rouge dell’opera. La storia ci dice che la sua previsione non è stata azzeccata! Ci sono racconti delle sue gare, fatte di successi, record, ma anche di infortuni ed insuccessi. E c’è la sua vita, anche da uomo, oltre che da sportivo. L’autore ci parla dello “Spirito” che lo pervade durante le maratone, specialmente quelle meglio riuscite. Viene narrata parte della sua crescita, che immagino sia la stessa di tanti big della corsa: un'infanzia difficile, un'adolescenza vissuta con il pericolo dell’alcool, fino al compiere la scelta di allenarsi duramente in un ritiro sugli altopiani, in situazioni ambientali estreme, nella speranza di uscire dal Kenya. Cose che spesso Mutai e gli altri top runner hanno continuato a fare, nonostante le vittorie ed i soldi guadagnati. C'è un capitolo dedicato a Samuel Wanjiru, che forse in pochi conosceranno. Una promessa della maratona, che non ha saputo gestire la sua vita. Morto in una situazione tutt’ora non chiara, a soli 25 anni. E’, a quanto pare, un pericolo comune a tanti runner africani di successo: ricevere soldi dalle gare vinte e spenderli in mogli/fidanzate (più d’una!), alcool e fare piaceri ad amici, conoscenti ed anche sconosciuti, tutti affamati di denaro. Il tutto in una nazione estremamente povera, dove la differenza tra ricchi e poveri è davvero accentuata. Ma non ci sono solo loro due: si parla di tanti maratoneti famosi e di alcune loro storie e gare. Ad esempio, Bill Rodgers, Geoffrey Kamworor, Emmanuel Mutai (che non è parente di Geoffrey), Haile Gebrselassie, che l’autore chiama per tutto il tempo solo “Haile”, forse per risparmiare inchiostro e per evitare a chi ne parlerà, come me, di impappinarsi troppo nel pronunciarne il cognome. C’è anche spazio per raccontare il Kenya: patria di tanti di questi corridori, dilaniata da guerre, povertà, abuso di alcool e doping. Si parla anche di eventuali motivi più scientifici circa la superiorità degli atleti dell’Africa orientale, ma francamente questo ed il capitolo incentrato sul doping non mi sono rimasti nel cuore. Forse perché mi appassionano di più le storie, piuttosto che alcune considerazioni scientifiche e pseudo-scientifiche sull’anatomia dei kenyoti, piuttosto che illazioni, gossip ed altri eventi legati al doping. Non è nel mio stile, diciamo. Invece, mi è piaciuta la parte dedicata alla storia della maratona e di come sia diventata diffusa solo nell’ultimo secolo. Una evoluzione sia tecnica, per i top runners, che di business e di marketing. Si comprende meglio come sia economicamente allettante per un atleta correre determinate gare, in particolare quelle delle Six Majors. Ma si parla anche di come la maratona si sia diffusa come evento di massa, anche negli atleti amatoriali. In particolare, ci sono aneddoti ed accenni a New York, Londra e Boston su tutte. Inoltre, c’è anche spazio per il nostro eroico Dorando Pietri, addirittura raccontato in un’occasione da Sir Arthur Conan Doyle. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! 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11 Mar 2020 | Coronavirus e running: piccoli consigli di buon senso e due belle iniziative | 00:12:25 | |
E’ un argomento che non avrei voluto toccare, ma purtroppo è entrato di prepotenza nella nostra vita. Non sono assolutamente un esperto in materia, ma mi sento comunque in dovere di fare una puntata per ricordare alcune cose, dato che ho letto suo social tanta confusione e tante volte la domanda "con questa ordinanza si può andare a correre?" Innanzitutto, in queste situazioni, è seguire le indicazioni fornite dal Ministero della Salute e dal Governo in generale. Ma soprattutto avere responsabilità delle proprie azioni, usare senso civico, cervello, e soprattutto il buon senso. Come per la “Guida galattica per gli autostoppisti”, don't panic! L’importante è non farsi prendere dal panico ed affrontare la situazione con il cervello acceso. Teoricamente, si può correre anche nella zona protetta (che adesso è tutta Italia), sfatiamo questo mito. Però con le dovute precauzioni e con molta attenzione. Infatti, il decreto dice: “lo sport e le attività motorie svolte all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di un metro”. Tuttavia, viene anche detto che sarebbe bene uscire di casa solo per attività strettamente necessarie. E la corsa per noi non penso sia così fondamentale. Difficilmente qualcuno di noi si sta allenando per Tokyo 2020. Innanzitutto, evitate ogni assembramento, che significa un grosso no alla corsa in gruppo. Lo so che a volte è bello allenarsi in compagnia, ma se per qualche settimana non si fa, non succede nulla. Dobbiamo evitare assolutamente questo tipo di comportamenti. Ma anche per quanto riguarda il correre da soli, cercate di limitarvi un po’. Se per qualche giorno le vostre uscite saranno un po’ di meno e queste saranno più brevi e meno intense non sarà la fine del mondo. Ma perché fare sedute meno pesanti? Perché affaticarsi troppo abbassa le difese immunitarie e questo non è decisamente il momento giusto per farlo. Inoltre, state molto attenti a non farvi del male. Che già il sistema sanitario è intasato. Ci manca solo che si aggiungano altre persone. E in generale, stanno anche cercando di ricoverare meno persone possibile. Se volete uscire, potete anche farlo, ma assicuratevi di essere in assoluta sicurezza, per voi stessi ma anche per le persone che vi stanno intorno. Se, invece non ve la sentite proprio di uscire a correre, nessun problema! E’ stato proprio consigliato così ed una cosa assolutamente comprensibile, specie per chi è a contatto con le persone più a rischio: anziani, immunodeficienti e così via. Potete benissimo non correre per un paio di settimane, anche se questo può essere un sacrificio. Pensiamo ai medici, ad un sistema sanitario per quanto ottimo, in difficoltà, ed ai più deboli. Può essere l’occasione per far riposare un po’ il vostro corpo. E se non avete in tapis roulant, per fare esercizi di potenziamento/core stability, che si possono svolgere tranquillamente anche in casa. Ovviamente, palestre ed impianti vari sono chiusi o al limite riservati a chi si sta allenando sul serio (non è il nostro caso). Ma a casa è comunque possibile fare molte attività utili a noi runner. Puntata a breve sul tema. Come mi sto comportando io. Corro meno rispetto a quanto programmato. E lo faccio da solo, non più tanti km a questo punto, e quasi sempre al mattino presto, dove c'è davvero il deserto. E un giorno a settimana faccio potenziamento. Era già così da programma, ma è un motivo in più e forse aumenterò queste sedute a 2 o 3. Le interazioni sociali quando faccio attività fisica sono davvero ridotte al minimo. Anzi, sono pressoché nulle. Avevo in programma una mezza maratona, a Firenze, il 5 aprile, ma per ora non mi sono iscritto e vedrò l'evolversi della situazione per capire se ci sarà la possibilità di farla, anche se la vedo decisamente dura. Inutile dire che la salute e la sicurezza hanno la priorità rispetto alle nostre gare. In questo momento comunque difficile, voglio segnalare un paio di iniziative per chi vuole continuare a correre. La prima è stata avviata da Roberto Martini. Vi ho già parlato in passato di lui e del suo canale YouTube. Proprio tramite il canale ha lanciato l’iniziativa “Io continuo a correre”. Una gara virtuale, da correre la mattina del 29 marzo alle ore 9. Tre distanze, che ognuno correrà in solitudine, ma che il GPS tracker monitorerà. 10km, mezza e maratona. Strava farà da raccoglitore, con un gruppo e con le relative “gare virtuali”i. Basta scaricare l’app ed iscriversi all’evento relativo alla distanza scelta. Ovviamente tutto gratuito. Mi raccomando, correte da soli. E non sforzatevi troppo, che non si vince nulla. Link al gruppo: https://www.strava.com/clubs/io-continuo-a-correre-virtual-race-di-personal-running-coach-592290 10km: https://www.strava.com/clubs/592290/group_events/674167 Mezza maratona: https://www.strava.com/clubs/592290/group_events/674166 Maratona: https://www.strava.com/clubs/592290/group_events/674164 La seconda è di RunLovers, anche loro già citati per Facebook e per il podcast Fuorisoglia (ascoltatelo!), hanno proposto una condivisione delle nostre foto, per essere vicini ed uniti, almeno virtualmente, dato che fisicamente non si può. In modo da creare (cito testualmente dal post di Sandro Siviero) un “diario comune” di corsa in cui mettiamo LE FOTO delle strade dove corriamo o delle nostre facce sorridenti. Potete pubblicare le foto su Instagram, creando delle Stories e taggando @runlovers, aggiungendo l’hashtag #iocorroqui (metteteli entrambi, così si riconoscono i partecipanti all’iniziativa). Gli stessi amministratori di RunLovers cercheranno di ricondividerle dal loro account ufficiale. Ovviamente, non saranno foto di gruppo. Bisogna evitare gli assembramenti, ricordate? Proviamo a resistere, anche correndo meno e senza gare vere. Personalmente corro perché mi piace, a prescindere dalle gare. Ma se per qualche giorno si correrà meno o non si correrà affatto, pensiamo che lo stiamo facendo per un bene superiore: la salute. Nostra e delle altre persone. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
13 Mar 2020 | Core stability e potenziamento | 00:11:37 | |
Esercizi di core stability: https://www.youtube.com/watch?v=booMpofLa4E I miei esercizi: 7 minutes workout: https://www.youtube.com/watch?v=FKJstVC2mF4 Esercizi Gambe e Glutei: https://www.youtube.com/watch?v=JmIfN7iG48c Esercizi di potenziamento per il corpo, che ogni runner dovrebbe svolgere e che sono tornati di moda ora che con il Coronavirus siamo un po’ costretti a casa, come alternativa alla corsa. In verità non sono un’alternativa, ma una integrazione. Sono utili sempre, abbastanza indistintamente dalla distanza che si vuole percorrere. Anche se sono mediamente più adatti a chi corre distanze più brevi. Tuttavia, almeno un allenamento a settimana di questo tipo ci sta anche per chi corre le maratone, le ultra o i trail. Il core sarebbe il tronco: la zona che va tra il diaframma e le anche... O più semplicemente tutta la fascia che abbiamo intorno alla pancia. La core stability è una componente fondamentale per il benessere di ogni persona e di ogni atleta. Questi esercizi si possono fare facilmente a casa e, per noi runner, si possono svolgere benissimo anche a corpo libero. L’unico strumento che potrebbe servire è un tappeto da mettere per terra, in modo da non lavorare sul pavimento, che è duro. Basta un tappetino da yoga o simili, da pochi euro. Nella mia tabella ne ho in programma una sessione a settimana. Ma che cos’è questa core stability? La core stability, come dice il nome stesso, ha come funzione primaria il dare stabilità ed equilibrio al nostro corpo. Da qui il nome. Potenziare questa zona ci permette di essere più stabili, oltre a migliorare la coordinazione stessa dei nostri arti. In sostanza: corriamo meglio. Ma non solo: questi esercizi ci permettono di ridurre il rischio di infortuni, ci fanno contrastare il mal di schiena, ci migliorano la postura ed i movimenti, sia di corsa che quelli quotidiani. E per noi runner? Già detto in parte: migliorare coordinazione e postura, oltra a ridurre gli infortuni. Ma non solo: faremo lavorare anche una parte del nostro corpo che la corsa non ci fa sviluppare molto, come spalle e petto. Ricordiamoci che per correre non bastano gambe e testa, ma anche il resto del corpo viene coinvolto. Come allenare la core stability? Esistono tonnellate di filosofie ed esercizi, quasi tutti a corpo libero o con piccoli pesi. Il più famoso è sicuramente il plank e le sue varianti. Il plank consiste nello stare N secondi nella stessa posizione, con braccia, gambe e tutto il corpo in tensione, in modo che vengano coinvolti quasi tutti i muscoli. Questa spiegazione fa schifo, ma quando lo vedrete capirete meglio di cosa si tratti. Il bello è che con pochissimi minuti ci possiamo togliere la paura. Non è come quando si va in palestra, che siamo costretta a sessioni di un’ora, un’ora e mezza. Questa tipologia di allenamento dura poco tempo: 10/15/20 minuti, mezz’oretta. Ovviamente, all’inizio ci si limiterà a davvero una manciata di minuti e poi col tempo si andrà un po’ ad aumentare. Così, riusciremo a sudare e a sentirci soddisfatti dell’aver fatto lavorare un po’ il nostro corpo anche con poco tempo a disposizione. Tornando agli esercizi, via podcast risulta difficile raccontarli e farli vedere. Ed io sono anche probabilmente scarso a farli. E’ meglio che non li guardiate fatti da me! Ci sono una marea di articoli, app per smartphone e video, che li fanno vedere. Vi linko in particolare un video YouTube dal quale potete prendere spunto. Ricordatevi di procedere gradualmente, come sempre in questo genere di cose. Io, quando faccio potenziamento, non lavoro solo sulla core stability. Infatti, mi sono basato sul “7 minutes workout”, modificandolo leggermente. Vi linko anche questo, assieme ad un altro video con gli esercizi che faccio io. Si tratta di un allenamento di 7 minuti, composto da 12 esercizi ad alta intensità. 30 secondi per esercizio e 10 secondi di recupero tra un esercizio e l’altro. Non sono proprio tutti tutti legati al core, per cui oltre a questi ne ho aggiunti degli altri, adatti in special modo a chi corre, soprattutto per rinforzare gambe e glutei. Qua sta a voi scegliere quali sono quelli più adatti a voi, in base alla vostra preparazione atletica ed ai vostri obiettivi. Ognuno è fatto diversamente e visto che non sono un allenatore o un preparatore, l’ideale sarebbe proprio chiedere ad un esperto del settore. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
17 Mar 2020 | Zenzero e curcuma: due alimenti utili per chi corre | 00:07:51 | |
Due alimenti ottimi per il recupero fisico: curcuma e zenzero. Quando si corre, soprattutto per lunghe distanze o ad un ritmo veloce, con allenamenti intensi, il corpo ed i muscoli è come se fossero in uno stato di infiammazione. Dolori muscolari o alle articolazioni. E si può aiutare il corpo con prodotti naturali. Zenzero e curcuma sono due spezie che utilizzo abbastanza spesso. Ho anche iniziato a prendere una tisana con echinacea, zenzero e curcuma. L'echinacea aiuta a rafforzare le difese immunitarie. Zenzero: antinfiammatorio naturale e digestivo. Facilita il recupero muscolare. Preso in giuste quantità, aiuta lo stomaco, l'intestino ed il cuore. Non bisogna esagerare per non fargli avere l'effetto opposto. Un uso quotidiano esagerato può portare a problemi di stomaco e bruciore gastrico. A me piace anche mangiato schietto. Ci sono varie ricette con lo zenzero, come ad esempio i biscotti. Oltre alle classiche tisane. Curcuma: antinfiammatorio e analgesico. Diminuisce il dolore articolare, quindi aiuta soprattutto per le articolazioni. Contribuisce a depurare l'organismo, fluidifica il sangue e ha proprietà anti tumorali. Non ha grosse controindicazioni, ma anche in questo caso un uso smodato potrebbe portare a problemi di stomaco. Ma è difficile che si arrivi a tale livello. In cucina è più utilizzata come condimento. A me piace molto e la uso spesso come spezia. Ad esempio la metto sull'insalata. Esistono comunque alcune ricette dove usarla. In generale, fanno bene a tutto il corpo e non danno benefici solo per il running. Nel caso prendiate medicinali particolari consultate il medico, per evitare problemi di conflitti tra ciò che assumete. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
27 Mar 2020 | Salutiamoci quando corriamo! | 00:07:38 | |
Un appello, soprattutto rivolto ai runner delle mie parti. Salutiamoci! Non serve fermarsi, ovviamente. Ma scambiamoci un cenno. Siamo tutti sulla stessa barca, sia per la fatica, che per la passione che ci mettiamo. Specialmente chi corre ad orari improbabili. Siamo in pochi a farlo. E allora salutiamoci! Qua non accade quasi mai: perché? Lo fanno tutti coloro che sono accomunati da una passione. Tipo i motociclisti. Perché non dovremmo farlo noi? Quando capita è un piacere. È un momento di condivisione. E anche in gara, mi è capitato di provare alcune volte a fare una battuta. Ci sono persone con le quali ho parlato per qualche metro ed è stato bello. Però ho trovato anche alcuni che non mi hanno cagato di striscio. Se parlavo con te, vuol dire che non ti stavi giocando la vittoria, rilassati! Non sarà certo un sorriso a farti perdere secondi preziosi, anzi. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
24 Mar 2020 | Come gestire questa pausa forzata dalla corsa e come ripartire | 00:10:16 | |
Ormai penso sia chiaro a tutti che non si deve andare a correre. E ho anche iniziato, per quanto poco possa interessarvi e possa contare, a smettere di seguire le persone che pubblicano i propri allenamenti outdoor su Strava. Ma come gestire questa pausa forzata? Non fatevi prendere dallo sconforto. Fate cross training indoor, esercizi per migliorare la tecnica di corsa, potenziamento e core stability (puntata sull' argomento: https://gopod.me/da0a42-026). C'è chi può fare cyclette, bici sui rulli o tapis roulant, ma potete anche fare yoga, per esempio. O inventatevi qualcosa di creativo. E condividerlo sui social, che una risata ci fa sicuramente bene. Io sto pensando di fare un po' di scale del mio palazzo di corsa. E vi assicuro che sono belle impegnative! Possono girarvi le scatole? Sì, è comprensibile. Però non pensateci troppo, se no non vi passa più. Non focalizzatevi sul fatto che non si possa andare a correre, ma anzi prendete questa occasione per crescere. Pensate ad altro: nella vita non c'è solo la corsa. Occupate la vostra testa e nutritela. Approfittatene per leggere, magari libri sul running (puntate: https://gopod.me/da0a42-014 e https://gopod.me/da0a42-028). Per cucinare. O per guardare quei film o serie che avevate nella lista delle da guardare da un po'. Ascoltate dei podcast (puntata: https://gopod.me/da0a42-008), studiate, guardate dei video corsi, a pagamento o su Youtube. Cercate di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche in una situazione del cavolo. E riscoprite il piacere di stare in casa, per chi può, con i propri cari. Quando poi ripartirete, visto che la pausa sarà stata abbastanza lunga, fatelo gradualmente. Non iniziate a bomba, perché siete stati bloccati in casa per un mese (o quello che sarà): è il modo migliore per farsi del male. Non riprendete la tabella allenamenti dove l'avete lasciata. È normale avere perso un po' di tono muscolare, ma i muscoli stessi hanno una memoria sorprendente e torneranno come prima, anche meglio. Ma occorre pazienza. I primi 7/10 giorni dedicateli esclusivamente alla corsa lenta, per ricostruire un po' di base. Con le prime uscite non troppo lunghe ad un ritmo lento, corse a sensazione. Ascoltate il vostro corpo e se non ve la sentite, fate un'altra ulteriore settimana di costruzione, fatta senza lavori specifici. Qua sta a voi, in base a quanto siete forti e a quanta condizione fisica avete perso. E a quante schifezze avete mangiato in casa! Con calma reinserite i vari allenamenti di qualità: ripetute, salite e compagnia. Pensate prima a riacquistare forma e brillantezza, senza eseguire lavori a velocità troppo elevate. Ricominciate con calma, pazienza e usando la testa. Se siete dei neofiti valutate anche la possibilità di alternare corsa e camminata. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
31 Mar 2020 | Migliorare la tecnica di corsa stando a casa | 00:07:27 | |
Dato che siamo obbligati a stare in casa, può essere l'occasione buona per migliorare la propria tecnica di corsa. Di seguito i link dei video citati. Esco a correre: https://youtu.be/uu2gOcQNfOs Personal Running Coach: https://youtu.be/YM2p0-Nz6Po Playlist RunLovers: https://www.youtube.com/playlist?list=PLvk9ccxIF_mwPzKQkDIhHrq-bXyoGHgUy Una buona tecnica di corsa ci farà fare meno fatica, perché sarà più economica in termini di spreco energetico. In sostanza, vuol dire poter fare più km e pure più velocemente. Oltre ad evitare fastidi e piccoli infortuni. Io stesso non ho una tecnica di corsa impeccabile. Questo perché si ritiene che la corsa sia un gesto naturale (e in effetti lo è), ma lo si dà per acquisito, visto che fin da bambini si corre. Invece, come per gli altri sport, occorre saper gestire la tecnica. Tutti i runner vogliono migliorare i propri tempi. E lo fanno spesso con sessioni di allenamento durissime, ripetute, ecc. Quando invece basterebbe imparare a correre meglio. Visto che io stesso non ho una tecnica di corsa particolarmente efficace, non sono nella posizione per insegnare niente. Ma vi voglio segnalare le mie solite fonti di conoscenza. Ovviamente, se avete un buon coach non avrete bisogno di questi consigli. I video sono di Simone Luciani, in un suo vecchissimo video, del coach Roberto Martini e di RunLovers. Quest'ultimo link è in realtà una playlist. In questi video trovate degli esercizi/andature da seguire per migliorare la propria tecnica. Guardate, prendete spunto ed allenatevi anche da casa. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
02 Apr 2020 | Perché è importante continuare a mantenersi in forma anche in quarantena | 00:09:30 | |
Ho già fatto alcune puntate su Coronavirus e cosa fare in questo periodo di quarantena. Però credo sia giusto approfondire l’argomento, parlando del perché sia giusto non mollare del tutto e continuare ad allenarsi anche a casa. Link puntata "Core stability e potenziamento": https://gopod.me/da0a42-026 Link puntata "Migliorare la tecnica di corsa stando a casa": https://gopod.me/da0a42-031 Perché mi rendo bene conto che non è semplice restare motivati in questi giorni di reclusione, anche perché quasi tutti gli obiettivi (gare) sono stati cancellati o spostati di qualche mese. E senza obiettivi è più facile lasciarsi andare. Non è facile avere costanza senza un obiettivo chiaro. Per un benessere psico fisico. Forse più psicologico. Per mantenere un minimo di forma. Per scaricare lo stress accumulato. Staccare mentalmente dalle notizie negative. Per migliorare la qualità della nostra corsa in futuro. Perché sarà più facile tornare in forma una volta finita la quarantena. Ci vorrà meno tempo. E allenando il corpo si tornerà più completi di prima. Perché lo so che a quasi tutti noi fa schifo allenarsi o fare potenziamento in casa o in palestra. Questa può essere un’ottima scusa per farlo, dato che siamo un po’ obbligati. Così ci si concentra su allenamenti che altrimenti non avremmo fatto, prediligendo la corsa all’aperto. Anch’io sono tra questi. E infatti, prima dell’emergenza Coronavirus, quando si poteva uscire, in calendario avevo solo una sessione di potenziamento a settimana. E mi sforzavo anche nel farla. Insomma, per stare meglio, sia mentalmente che fisicamente. Ora, ma anche in ottica futura. Ci sono tanti che si stanno adoperando per aiutarci in questo momento, offrendo svago e lezioni gratuite, tutte da svolgere comodamente da casa. Mi vengono in mente Roberto Martini (live su YouTube tutti giorni alle 10 del mattino), RunLovers, con le loro live su Instagram, Fulvio Massini con delle storie, sempre su Instagram, e molti altri. Ce ne sono a bizzeffe, tra Instagram e YouTube in special modo. Ognuno avrà i suoi riferimenti ed è giusto che si seguano quelli. Se seguite un po’ di account del genere su Instagram, vi accorgerete che ogni ora c’è qualcuno che sta facendo una live. Ben vengano tutti coloro che hanno voglia e capacità per dare una mano in questo periodo! Ho visto pure che c’è la sfida “Telesport” su Strava, per chi fa esercizi a casa. Io, per quanto posso, cerco di produrre più puntate possibili con consigli vari, adatti a noi tapascioni, ma non sono certo la persona giusta per insegnare! Mi limito a segnalare chi ne sa più di me. In ogni caso, ce n’è davvero per ogni gusto e tipologia di allenamento. Infatti, un mio consiglio a riguardo è quello di mixare gli allenamenti: core stability, allenamenti sulla tecnica di corsa, potenziamento gambe, allenamenti propriocettivi (per l’equilibrio) e così via. In questo modo si lavorerà in modo completo sul proprio corpo e ci si annoierà pure di meno. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
10 Apr 2020 | Libri sul running: Corri. Dall'inferno a Central Park, di Roberto Di Sante | 00:08:38 | |
Link Amazon per l'acquisto del libro: https://amzn.to/3xynp1p Essere obbligati a stare in casa può avere i suoi lati positivi. Ad esempio, possiamo leggere di più. Ed allora oggi vi racconto di un libro che ho finito di leggere in questa quarantena. Chi è Roberto Di Sante. È un giornalista, ha lavorato per Il Messaggero, ma anche un runner. E in questo libro ha unito la sua capacità di scrittura alla sua vita ed alla passione per la corsa. Infatti, parole sue, il romanzo è autobiografico all'80%. Recentemente è uscito un suo altro libro, intitolato Tre, che però non parla di corsa. Aldo Amedei è un giornalista che vive a Frascati con una giovane compagna, Teresa. Aldo è pigro e soprattutto soffre di depressione. Viene letteralmente perseguitato da dei demoni che non vedono l'ora di saperlo fallire. È il suo personalissimo inferno. Dal quale vuole uscire grazie ad un'idea folle: correre ad oltre 50 anni la maratona di New York. In questa sua avventura e sfida attraversa momenti ed episodi che tanti runner, tra cui il sottoscritto, hanno attraversato nell’avvicinarsi alla corsa, prima e nel vivere una lunga preparazione di una maratona, poi. A volte ci si ricorda solo della gara, spesso dimenticandoci di tutto quello che c’è prima, di tutti gli allenamenti, di tutte le fatiche ed il sudore. Inoltre, per lui queste difficoltà risultano essere ancora di più per via di questi demoni perennemente in agguato. Spesso è il percorso la cosa più importante da raccontare e questo romanzo ne è l’emblema. La gara e tutto questo percorso di Aldo iniziano dalla depressione, aggrappandosi alla speranza, attraverso la corsa ed il suo mondo. Ed attraverso la conoscenza di persone, che all'inizio sono sono dei visi sconosciuti, ma che con il corso del tempo diventeranno compagni di allenamenti e gare. Ovviamente, come tutti, inizialmente è molto scarso, ma non si arrende e pian piano le cose migliorano, ma gli ostacoli per il coronamento del suo sogno sono molti e non tutti esclusivamente legati alla corsa ed allo sport. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
04 Apr 2020 | Come curare l'alimentazione (e la nutrizione) durante la pausa Covid-19 | 00:13:55 | |
Ho registrato già parecchie puntate sul come comportarsi in questo periodo di quarantena dovuto al Coronavirus. Spero e credo che questa sarà una delle ultime volte che ne parlerò, perché mi auguro che questa reclusione possa finire al più presto e poi perché fondamentalmente ho finito le idee! Oggi vorrei parlare della paura di molti di noi. Quella di ingrassare durante la pausa forzata e di come gestire al meglio l’aspetto nutritivo. Premetto che ovviamente non sono un esperto del settore. Ma piuttosto vorrei fare alcune riflessioni e far notare alcuni aspetti, che non sono strettamente legati al “cosa” mangiare. Diciamo che oggi mi limito a dare dei consigli di buon senso. Qua non vi dirò "mangiate questo o quest'altro". Perché non è il mio mestiere. Ed ognuno è fatto in modo differente ed ha bisogni differenti. La cosa più giusta da fare è eventualmente contattare un dietologo, un nutrizionista e così via. Alimentazione e nutrizione non sono la stessa cosa. Alimentarsi significa semplicemente ingerire cibo. Soddisfare il bisogno di fame. E lo si fa spesso condizionati, anche inconsapevolmente, dalla società, dalle pubblicità, dal luogo e dal momento in cui ci si trova (ad esempio, una pausa pranzo veloce). In certi casi, non si mangia per un'esigenza di fabbisogno corporeo, ma più per situazioni contingenti. Ora che siamo reclusi tutto il giorno, stress, noia, golosità pura, ecc... possono essere pericolosi. E si va a consumare cibo in maniera quasi inconsapevole. E che facciamo? Ci mangiamo una scatola di biscotti mentre guardiamo una serie su Netflix perché siamo annoiati a casa. Questa attività però non è funzionale al nostro corpo e ai suoi bisogni. Ed allora oggi parlo di nutrizione. Nutrirsi, significa introdurre nel nostro corpo ciò di cui ha bisogno. La nostra nutrizione deve cambiare in base al nostro stile di vita, alla nostra età, a quanto ci alleniamo ed altri fattori di cui io non sono la persona giusta per parlarne. Però, pur non essendo un dietologo o un nutrizionista, non ci vuole un genio a capire che se stiamo in casa e se non corriamo, anche allenandoci un po' tra le mura domestiche, le calorie da ingerire saranno decisamente meno. Ci sono un bel po’ di app per tenere traccia di ciò che si mangia. Tipo MyFitnessPal. Ma io non la uso. Però potete benissimo provare. So che ci sono molte persone che lo fanno con successo. Questi discorsi li faccio anche per me e non solo come consiglio per chi ascolta. Se si mette su qualche kg non è la fine del mondo. Perché quando si tornerà a correre si smaltiranno. Un paio di chili ci possono stare e quasi certamente ci saranno per me e per tanti di noi. Però ogni kg che ci si porta a spasso, quando si corre sono 3-4 secondi a km accumulati. Quindi, non bisogna esagerare con le schifezze. Se no se si eccede poi tanti kg in più sono difficili da smaltire. In casa si può mangiare meglio. Non siamo costretti al panino in pausa pranzo, all’aperitivo con spritz, alla mangiata del sabato sera, anche se queste ultime cose iniziano a mancarmi un po’. Vi do un consiglio: se avete paura di mangiare robaccia, perché siete vicini al frigo tutto il giorno, non comprate schifezze! Quando andate a fare la spesa, acquistate solo prodotti “sani”. Così, se non avrete in casa cibo-spazzatura non uscirete di certo per comprarlo. Non è una motivazione di stretta necessità da scrivere nel modulo di autocertificazione! Approfittate di questo periodo per provare determinate diete e ricette particolari. Non ci sono distrazioni (come accennato prima: ristoranti, cibo in pausa pranzo) e avete più tempo per cucinare. Ho visto che in tanti si sono messi a fare pizze, pane, torte, ecc… Si possono preparare anche prodotti appetitosi stando attenti all’apporto calorico ed energetico. Ma non limitate la cucina curata solo a questo periodo. Fate in modo che possa diventare una buona abitudine. So benissimo che in casa sia dura pensare a queste cose perché magari mancano le gare e le motivazioni. Ma bisogna lavorare mentalmente anche per stare sul pezzo a livello nutrizionale. Ovviamente, se pensate di avere problemi in questo periodo, ma anche successivamente, come già detto, contattate un professionista del settore. Fare un po’ di esercizi di potenziamento e quant’altro (già spiegati ampiamente in altre puntate, che vi consiglio di recuperare) ci aiuterà sicuramente a bruciare qualcosa in più. Ma in questi giorni siamo e saremo, giocoforza, più sedentari e dobbiamo regolarci di conseguenza. Se saremo più consapevoli nel nutrirci, tutto il nostro corpo ne gioverà. Ora ed in futuro. Utilizziamo questo periodo per migliorarci e far diventare alcune attività che abbiamo intrapreso, come l’allenamento in casa e la cura nel cucinare e mangiare, delle abitudini positive, da portarci dietro anche dopo che questa quarantena sarà terminata. ---------------------- Seguimi! 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07 Apr 2020 | I podcast sul running che preferisco - Aggiornamento | 00:10:47 | |
Una delle cose che si possono fare anche stando chiusi in casa è ascoltare un podcast. So che alcuni di voi mi ascoltano mentre corrono (o mi ascoltavano, ma va beh. Torneremo a correre all’aperto). Ma anche tra le mura domestiche è possibile e piacevole ascoltare podcast. C’è chi può farlo mentre lava i piatti, mentre sbriga le faccende, chi mentre lavora in smart working, chi mentre si fa la doccia e così via. Il bello del podcast è che non prevedendo la parte visiva, occupa solo il senso dell’udito e quindi ben si presta all’ascolto in svariate occasioni. Avevo già registrato una puntata sui podcast a tema running, ma le cose si sono ovviamente evolute. Non escludo che tra qualche mese possa esserci un nuovo aggiornamento. E approfitto per fare alcune correzioni a quanto avevo detto, oltre che per aggiungerne di nuovi, che sono nati, anche con grande successo, dopo la registrazione di quella puntata. Comunque, alcuni consigli che avevo detto restano tuttora validi. Perciò, ve la linko nelle note dell’episodio. Così ve la potete recuperare comodamente. Puntata “I podcast sul running che preferisco”: https://gopod.me/da0a42-008 Per tutti i podcast che nominerò (non sono poi moltissimi) metterò, sempre per facilitarvi la vita, il link ed i vari riferimenti nella descrizione. Il primo è ovviamente “Fuorisoglia”, di Runlovers. Ormai non passa una puntata in cui li citi! Ed oltre al sito, al gruppo Facebook, alla pagina Instagram, hanno attivato anche un ottimo podcast, condotto da Sandro Siviero e Martino Pietropoli. Sono pure stato nominato in una loro puntata e la cosa mi ha fatto enormemente piacere. Trattano la corsa, ma non solo, davvero a 360°: come iniziare, come scegliere le scarpe, i libri sulla corsa da leggere, vestiario, galateo, ma anche triathlon ed ora numerose puntate con consigli sul come agire durante questo lockdown. L’aneddoto carino è che per un certo periodo le mie puntate e le loro trattavano argomenti pressoché identici, uscendo a pochi giorni di distanza, se non lo stesso giorno, le une dalle altre. Ovviamente, senza premeditazione alcune da entrambe le parti, anche perché sia io che loro registriamo con qualche giorno di anticipo rispetto alla data di pubblicazione. Ed è stato il modo per il quale, scherzosamente, ho scritto a Sandro! Durante le loro puntate ci sono varie incursioni nella vita di tutti i giorni: serie tv, film, musica, e così via. Davvero simpaticissimi e competentissimi! Sito: https://www.runlovers.it Podcast: https://www.runlovers.it/category/podcast/ - https://www.spreaker.com/show/fuorisoglia Faccio anche un nuovo accenno a “Buckled”, anche se lo avevo già nominato, perché ho avuto modo di scambiare qualche parola con Alessandro Locatelli, che è anima, mente e voce di questo podcast. Seguo sempre le sue interviste a tema ultra running con particolare focus sulle 100 miglia, perché secondo me è stato in grado di renderle molto intime. Ne approfitto anche per fargli un in bocca al lupo per la sua prossima avventura del 2021, sperando che questo pausa non si prolunghi così tanto da falsare i suoi progetti. Infatti, il prossimo anno, Alessandro proverà a correre 4 100 miglia. Cioè, 4 gare da 100 miglia l’una. Seguitelo e sostenetelo anche per questo motivo, oltre alle sue qualità di podcaster. Sito: https://www.buckled.it Podcast: https://www.buckled.it/episodi/ E’ nato da pochi giorni anche “Runner 451 on air”. Al momento non l’ho trovato su tutte le piattaforme, ma penso sia questione di tempo. Sicuramente chi usa Spreaker lo può ascoltare. Runner 451 è un progetto nato qualche anno fa da Simone Cellini, dove vengono proposti consigli sulla corsa e su tutto ciò che ci ruota intorno. Allenamenti, materiale, alimentazione, esperienze e così via. Ed anche in questo podcast i temi trattati sembrano essere questi. Il progetto è iniziato da poco. In parte sono puntate ex novo, mentre altre sono riproposizioni dell’audio dei suoi video su YouTube. Sito: https://www.runner451.it Podcast: https://www.spreaker.com/show/runner-451-on-air E mi collego al discorso YouTube per fare una correzione. Infatti, avevo detto che “Raw Running”/”La corsa a modo mio“ di Marco Gorini era un podcast e basta. Nel frattempo, questo progetto ha cambiato nome per la terza volta, diventando “Run against the machine”. E con quest’ultimo rebranding, è diventato principalmente un canale YouTube, che trovate cercando appunto Marco Gorini. E le puntate del podcast sono la semplice estrazione dell’audio del video. Anche se è da fine novembre che non pubblica più niente. Attendiamo fiduciosi il suo ritorno! Podcast: https://www.spreaker.com/show/run-against-the-machine ---------------------- Seguimi! 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01 May 2020 | Extra running - I podcast che preferisco | 00:12:20 | |
Inauguro un nuovo filone di puntate, dove parlerò un po’ più di me, senza essere legato alla corsa. Una sorta di approfondimento sul Lorenzo Maggiani come persona, per i più curiosi. E non parlerò di running, ma di fatti miei. Lo dico subito, così se non ve ne frega niente siete liberissimi di skippare la puntata in allegria. Non mi offendo di certo! Dato che ho già fatto ben due puntate sui podcast a tema corsa (link: https://gopod.me/da0a42-008 e https://gopod.me/da0a42-034), ho pensato che poteva essere interessante parlare anche degli altri podcast che mi piacciono particolarmente, escludendo quelli sul running già citati. Del resto, se ascoltate questo podcast è probabile che ne ascoltiate anche degli altri. Ed allora vi elenco un po’ di roba secondo me interessante da seguire, perché nella vita non c’è solo la corsa. Non metto proprio tutti tutti quelli che ascolto, se no la lista diventa lunghissima e vi rompete le scatole. Metto solo quelli per me più significativi. Vi accorgerete di come molti dei miei ascolti siano legati al web marketing. Però questa è una deformazione professionale, dato che è quello il mio lavoro ed uso il podcast anche come forma di aggiornamento e formazione personale. Ovviamente, come probabilmente saprete, ormai c’è un podcast per qualsiasi argomento e nicchia: basta saper cercare. Puntata “I podcast sul running che preferisco”: https://gopod.me/da0a42-008 Puntata “I podcast sul running che preferisco - Aggiornamento”: https://gopod.me/da0a42-034 Alessandro Barbero: https://www.spreaker.com/show/il-podcast-di-alessandro-barbero Bistory: https://www.spreaker.com/show/bistory Storia d’Italia: https://www.spreaker.com/show/storia-ditalia - https://italiastoria.com Content Marketing Italia: https://www.spreaker.com/show/content-marketing-italia - https://contentmarketingitalia.com Il Bernoccolo: https://www.spreaker.com/show/ilbernoccolo In 4 minuti: https://gopod.me/in4minuti Indipendenti/Italian Indie: https://italianindie.com Merita Business Podcast: https://www.spreaker.com/show/merita-business-podcast - https://www.merita.biz/podcast/ Passione Podcast: https://www.spreaker.com/show/passione-podcast - https://www.officine.me Strategia Digitale: https://www.spreaker.com/show/strategia-digitale - https://www.youmediaweb.com/strategiadigitale/ Web Marketing e Turismo: https://www.spreaker.com/show/web-marketing-e-turismo - https://www.webmarketingeturismo.it ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
24 Apr 2020 | TV e running: We need lungs - I Pirenei di corsa | 00:08:57 | |
Una nuova serie, stavolta su tutto ciò che si può trovare in tv sulla corsa: film, documentari, serie tv, ecc. Parto da un docu-film abbastanza sconosciuto: We need lungs. Lo faccio per due motivi: perché il protagonista dell’impresa è un italiano: Sebastiano Arlotta Tarino e perché è stata un’attività a fin di bene. Infatti, l’iniziativa è stata messa in pratica per far conoscere e per raccogliere fondi circa la Fibrosi Cistica. Ecco il perché del titolo “We need lungs”, che tradotto in italiano vorrebbe dire “Abbiamo bisogno di polmoni”. L’impresa consiste nell’attraversare di corsa i Pirenei, da costa a costa. Partendo da Nord fino al mar Mediterraneo. Una roba come circa 900km e 60mila metri di dislivello positivo da correre in 9/10 giorni. Insomma, 100km al giorno di media, principalmente lungo il sentiero GR10. Questa corsa, fatta nel 2018, è stata collegata ad una raccolta fondi per l’acquisto di un sistema portatile di perfusione d’organo a temperatura fisiologica, da donare alla Lega Italiana Fibrosi Cistica. Alla fine sono stati raccolti 4051€. Il docu-film, dalla durata di poco più di un’ora vede protagonista, ovviamente, Sebastiano, ultra runner che ha già corso svariati iron man, ultramaratone nel deserto ed in montagna, con svariate difficoltà altimetriche e climatiche. Ma non è da solo. Ci sono altri compagni, che gli daranno un supporto tecnico e morale lungo l’impresa. Tra tutti Bill O’Connor, esperta guida montana di fama internazionale che, coincidenza, conosceva Sebastiano già ai tempi in cui l’atleta italiano andava a scuola. Bill appare per molti minuti, raccontando i dettagli più tecnici e psicologici di questa avventura: le difficoltà, le scelte da compiere, lo spirito che la pervade, il suo punto di vista, la sua filosofia, ecc… Bill, che forse è quasi più protagonista nel film di Sebastiano, si sente responsabile per la sua salute e per le criticità che deve affrontare, sia fisiche che psicologiche. Sebastiano, infatti, dovrà vedersela con grossi dislivelli, sia in salita che in discesa, logorio fisico e mentale, condizioni metereologiche avverse, solitudine per molte ore della giornata. Bill O’Connor cerca, tuttavia, di rimanere spesso in contatto con lui, grazie al GPS e al cellulare, dandogli dei check-point lungo le giornate per rifornirlo e per controllarne lo stato di salute. Quando il GPS ed il telefono non prende, Bill si mostra seriamente preoccupato per lui. Si vede la loro intesa, ed è un rapporto quasi padre-figlio. E’ sicuramente la persona più adatta a consigliare Sebastiano nel suo tentativo. La fotografia è davvero bella. Seppur non si veda sempre Sebastiano correre, dato che per molto tempo è da solo, i paesaggi che scopriamo sono veramente incantevoli. E’ una storia di determinazione, dove, oltre al bene superiore della beneficenza, si scopre bene quanta fatica e preparazione ci possa essere dietro ad un’impresa del genere. Inoltre, possiamo comprendere come sia saldo ed importante il rapporto che c’è tra il mentore (Bill) e l’atleta (Sebastiano), che si fida ciecamente dei suoi consigli. Non vi spoilero nulla sull’esito del viaggio-avventura. Vi anticipo solo che le difficoltà non mancheranno certamente! Per scoprire se vincerà Sebastiano o se vincerà la montagna, vi consiglio di andarlo a vedere! Lo trovate facilmente su Amazon Prime Video. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
21 Apr 2020 | Le mie gare: Vienna City Marathon 2019 - Mezza maratona | 00:16:09 | |
Secondo episodio del filone delle mie gare. Però vado a ripescare una mia vecchia gara, corsa esattamente un anno fa: la mia prima mezza maratona, alla Vienna City Marathon 2019. Non era la prima volta che raggiungevo i 21km, lo avevo già fatto in allenamento, ma lo era per la prima volta in gare ufficiali. Questo è stato il primo grande obiettivo che io ed i miei amici ci siamo dati, quando molti mesi prima avevamo deciso di iniziare a fare sul serio con la corsa. L’idea era quella di abbinare un viaggio di 4-5 giorni ad una mezza maratona, distanza per noi sfidante (eravamo tutti dei super principianti), ma non impossibile. Ed allora abbiamo iniziato ad allenarci, spesso insieme, in 4 o 5 persone. Siamo arrivati a Vienna 3 giorni prima della gara, il 4 aprile. La gara si sarebbe poi tenuta domenica 7. Ed abbiamo fatto i turisti per tutti e 3 i giorni, andando il 5 a ritirare il pettorale + il pacco gara. Pacco ricco di gadget, integratori e cose così, ma senza maglietta. Che, considerato il costo elevato di iscrizione (80€, se non ricordo male) è stato molto caro. La maglietta, che a me non piaceva neanche molto, te la potevi comprare a parte, alla modica cifra di 40€ o giù di lì. L’expo era davvero super: tantissimi stand, dove poter perdere un bel po’ di tempo, tra abbigliamento, alimentazione, materiali. Siamo arrivati al giorno della gara già stanchi, perché fare tantissimi km e stare sulle gambe per 3 giorni di fila non è esattamente lo scarichino ideale per una gara. Ma noi non eravamo andati lì per fare il personal best, ma per vivere un’esperienza. E questo, nel bene o nel male, c’è stato. Sicuramente non me la scorderò. Il clima, nonostante i nostri timori, era ottimo. C’era un po’ di vento, cosa che non ci saremmo mai aspettati, nei giorni precedenti, ma alla domenica le condizioni metereologiche erano ottime. Sole e temperatura fresca, ma nemmeno troppo. Tantissime persone, circa 42mila. Questo perché in contemporanea c’erano la maratona, la mezza, la 10km e una staffetta 3x7km. L’organizzazione non è stata tedesca (e non solo perché eravamo in Austria, in verità). Infatti, alla faccia di chi parla male degli italiani, noi abbiamo rispettato la griglia assegnataci, a differenza di tanti altri, che pur non essendo esattamente dei fulmini di guerra, sono partiti con noi o davanti a noi. Questo ha comportato che si sia stati costretti a superare persone per tutti e 21 i km. E non è che si sia fatto questo tempo record, anche perché proprio per le tante persone sul percorso era difficile riuscirci. Eri costretto a rallentare ed accelerare di continuo. I primi 2 km, da quante persone c’erano, le abbiamo fatte con una corsetta blanda, per non finire in collo a chi ci stava davanti. Senza calcolare che siamo partiti tutti con i polpacci induritissimi da 3 giorni di turismo sfrenato e la paura che un crampo potesse colpirci da un momento all’altro. I ristori erano fornitissimi e ben segnalati, però molto affollati di persone. Al punto che per molti metri eri costretto a camminare in mezzo alla plastica dei bicchieri o peggio, dovevi stare attento a non fare come nei cartoni e scivolare sulle bucce di banana. Le persone sarebbero dovute essere più educate nel gettare i rifiuti a bordo strada, come minimo, se non nei bidoni. Però il percorso era davvero splendido, con passaggi in molti punti turistici della città ed arrivo in centrissimo. Siamo anche partiti e passati nelle strade che Eliud Kipchoge ha utilizzato per l’Ineos 159, al Prater, dove è sceso sotto le due ore in maratona. La gara, tuttavia, non era completamente pianeggiante. Anzi, dopo i primi km, tendeva a salire, per poi scendere sul finale. Moltissimo pubblico, tante persone che suonavano, cantavano, incitavano, davano il 5. L’ambiente è sicuramente una delle cose che ricorderò a lungo. Alla fine, nonostante tutto, siamo arrivati tutti e 3 praticamente in contemporanea, chiudendo in un’ora e 58 o giù di lì. Non un tempo strepitoso, ma, come detto, non eravamo lì per quello. Siamo stati partecipi di una splendida giornata, in una città molto elegante, che merita sicuramente una visita. La nostra esperienza si è chiusa con la meritata medaglia fatta a stella ed una doccia ghiacciata in una tenda presa direttamente dall’esercito austo-ungarico. Anche quella, in un certo senso, non la scorderò mai. Non è certo una gara “da personale”, per l’altitudine e per la grande affluenza, anche di persone non esattamente atletiche. Ricordo che attorno al quinto km abbiamo sorpassato un ragazzo già in evidente grossa difficoltà. Purtroppo, non viene richiesta alcuna visita medica (che noi comunque avevamo fatta, e che consiglio a tutti) e se ci sono persone poco lungimiranti si rischia grosso. Tant’è che abbiamo poi scoperto qualche giorno dopo che uno ci aveva proprio lasciato le penne. Ed il costo è elevato, anche in relazione al pacco gara ed ai servizi offerti. Anche se mi rendo conto che non sia uno scherzo gestire 42mila persone + tutto il personale che ci lavora. Tuttavia, partecipare ad un evento con così tante persone è stato speciale. E alcune sensazioni, alcuni istanti li ricordo tutt’ora con grande affetto. L’idea di abbinare un viaggio ad una gara è stata certamente azzeccata. Quello che abbiamo imparato, a nostre spese, è che sarebbe stato meglio arrivare più a ridosso della mezza, così da non sfiancarci troppo nei giorni precedenti la gara. Spostando piuttosto la parte turistica nei giorni a seguire. Ripeto: non eravamo lì per fare chissà quale tempo e lo spirito non era quello. Però già che sei lì, non vuoi fare brutta figura. ---------------------- Seguimi! 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14 Apr 2020 | I 7 tipi di runner da quarantena | 00:06:44 | |
Vorrei fare una puntata distensiva, dove scherzare un po’ su questa clausura prolungata, che ha evidenziato alcune tipologie di runner, che si sono evidenziate durante queste ultime settimane. Ovviamente adesso esagererò un po’, stereotipando le varie tipologie di corridori da salotto. Non prendetevela: sto scherzando… E poi anch’io mi ritrovo alla grande in almeno uno o due di questi profili! Il fortunello Abita in aperta campagna o ha un ampio giardino. Così può continuare a correre in tranquillità. Sta attirando l’invidia di tutti i runner impossibilitati a correre, quando posta i suoi allenamenti outdoor su Strava. Alla prima gara ufficiale, verrà sgambettato ripetutamente dagli altri runner invidiosi. Il fissato del tappeto Corre tutto il giorno sul tapis roulant. Ne aveva già uno in casa, ma nei primi giorni di quarantena ha snasato il pericolo e ne ha ordinato uno da 4mila €, che fa anche il caffè. Ha visto tutti i video su YouTube di virtual running, viaggiando più ora con i video visti che prima nella vita reale. Ha battuto i ciclisti su Zwift, conosce a memoria tutte le strade di Watopia. Ed è molto più allenato ora che prima della quarantena. Quando uscirà di casa, batterà anche i professionisti. L’impallinato con le dirette Segue tutte le dirette possibili ed immaginabili, con una programmazione ora per ora. Inizia con la live dell’allenamento di core stability, poi c’è quella di Kilian Jornet, poi ci sono almeno altri 10 influencer che intervistano esperti e che parlano di corsa, alimentazione, sport, psicologia, e yoga, alle 17 e 18 ci sono altre due dirette con le quali allenarsi e chiude con quella delle 21 di Runlovers. Sta fondendo i server di YouTube ed Instagram, mentre quello dell'Inps non ha bisogno di dirette per esplodere. Quando uscirà di casa, le statistiche segneranno un calo del 50% del traffico internet mondiale. L'esaltato con gli home workout Si è scaricato Freelitics, Nike Training Club ed altre 5 app di allenamenti da casa. Segue i preparatori più bravi e, non avendo tapis roulant né rulli, si sfonda di allenamenti a corpo libero. Quando uscirà di casa avrà gli addominali più scolpiti di Schwarzenegger ai tempi d'oro. Il cuoco Non si allena, ma, pur vivendo da solo con il gatto, ha cucinato per un esercito, utilizzando ingredienti di cui nemmeno sapeva l’esistenza. Quando uscirà di casa, si iscriverà a MasterChef. Il fancazzista Non fa assolutamente niente tutto il giorno. Guarda Netflix 7 giorni su 7, 24 ore al giorno. Ha finito ogni serie tv mondiale, anche quelle in polacco con sottotitoli in fiammingo e mangia patatine steso sul divano. Quando uscirà di casa, dovrà comprare tutti i vestiti due taglie più grandi, ma in compenso potrà vincere ogni quiz a tema serie tv. Il runner a tutti i costi Ha corso una maratona o una 100km in casa, sul terrazzo o in garage. Si è fatto fotografare e riprendere mentre si faceva rifornire live durante la sue prestazione. Ha fatto il solco nei 20 metri quadrati dove ha corso per ore ed ore. Quando uscirà di casa, dovrà andare dall’ortopedico. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
05 Jun 2020 | TV e running: Kilian Jornet, Path to Everest | 00:07:05 | |
Dopo avervi raccontato qualche puntata fa di We need lungs, voglio proseguire con questo filone, raccontandovi di un altro film/documentario che ho visto “Kilian Jornet, Path to Everest”. In verità la corsa non è la protagonista principale di questo film. L’argomento è più l’alpinismo estremo. Seppur Kilian sia decisamente famoso per le sue qualità di runner di endurance. Infatti, per gli amanti della corsa, Kilian Jornet non dovrebbe aver bisogno di presentazioni: è uno dei fondisti di corsa in montagna più forti di tutti i tempi, se non il più forte in assoluto. Ha vinto per 6 volte le Skyrunner World Series, con 34 vittorie parziali di gara. Oltre a questo, si è reso protagonista di svariate imprese vincenti a livello di skyrunning, ultramaratone e corsa di endurance in ogni sua forma. Ma Kilian si annoiava a vincere sempre. Ed allora ha dato il via al progetto “Summits of my Life”, che lo ha visto impegnato nel tentativo di migliorare i record di salita e discesa in autosufficienza di alcune fra le più note e alte montagne della Terra: Monte Bianco, Cervino, Aconcagua, Monte McKinley, Everest. Ed è di quest’ultima scalata solitaria che si parla in questo film, dove i paesaggi e la fotografia sono davvero mozzafiato, specie per gli amanti della montagna. Tuttavia, solo l’ultima parte si concentra su questa avventura. La prima metà di film, invece, ci permette di scoprire meglio il personaggio Kilian Jornet. Con le testimonianze di persone: a partire dalla mamma, arrivando alla sua compagna, passando per vari compagni di viaggio. Ma anche proprio con le sue parole in viva voce: si parte proprio dall’infanzia, nella quale vediamo un Kilian già nato con una predisposizione particolare per questa tipologia di attività, arrivando sino ai giorni nostri. Paradossalmente, è la parte che mi è piaciuta di più. Dove ho potuto scoprire meglio il carattere e le ossessioni di un personaggio mitologico del running contemporaneo. Nel film, si vede Kilian raccontare episodi felici, ma anche i suoi momenti bui, come ad esempio la morte del compagno Stéphane Brosse, proprio davanti ai suoi occhi, mentre stavano affrontando la prima sfida del “Summits of my Life”, il Mont Blanc Crossing, una traversata di due giorni dell'intero massiccio del Monte Bianco. E, dopo averci fatto entrare nella vita di Kilian ed aver così empatizzato un po’ con lui, il film svolta decisamente, focalizzandosi sull’Everest. Kilian ed il team arrivano nei campi base nel maggio del 2017. E qui, dopo qualche sopralluogo, Kilian tenterà per ben due volte nel giro di pochissimi giorni la scalata sul Tetto del Mondo, in solitaria e senza bombole di ossigeno. Per come si imparerà a conoscere il carattere decisamente particolare ed avventuriero di Kilian, si comprende bene come questo non sia assolutamente un traguardo, un punto di arrivo, ma piuttosto un nuovo stimolo verso nuove sfide estreme. Di questo film, della durata di un’ora e 24 minuti una piccola nota negativa, se vogliamo, è la lingua. Dato che il docu-film è quasi tutto parlato in catalano, con qualche sprazzo di inglese e francese. Ma niente paura: lo trovate tranquillamente con i sottotitoli in italiano su Amazon Prime Video. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
17 Apr 2020 | Nike Training Club, Freeletics e le altre app per gli allenamenti fai da te | 00:11:38 | |
La quarantena ha fatto scoprire a molti di noi l’allenamento a corpo libero da fare in casa. Ne ho parlato già in altre puntate. Core stability e potenziamento: https://gopod.me/da0a42-026 Migliorare la tecnica di corsa stando a casa: https://gopod.me/da0a42-031 Perché è importante continuare a mantenersi in forma anche in quarantena: https://gopod.me/da0a42-032 Come curare l'alimentazione (e la nutrizione) durante la pausa Covid-19: https://gopod.me/da0a42-033 C’è chi però che, invece di seguire i vari coach e preparatori on-line, preferisce il fai da te. Premessa doverosa: queste app non sostituiscono gli allenatori in carne ed ossa, che restano ovviamente la scelta migliore per ognuno di noi. Infatti, solo una persona vera ci potrà giudicare al 100% riguardo il nostro stato di forma, i nostri obiettivi, le nostre capacità e potrà anche correggere l’esecuzione errata di determinati esercizi. Tuttavia, queste app possono essere una buona indicazione di massima per i nostri allenamenti, soprattutto in un periodo come quello della quarantena, dove il contatto umano è ridotto al minimo sindacale. Esistono una infinità di app che offrono questo genere di servizio. Le due più famose e diffuse sono Nike Training Club e Freeletics. Oggi mi focalizzerò su queste, perché è inutile avere 10 app di questo tipo sul proprio smartphone: ne basta e avanza una. Ma ne cito anche altre: il mio consiglio è di provarne un po’ e vedere quella con la quale vi trovate meglio. Quindi, oltre alle due principali, per completezza mi vengono in mente “Adidas Training by Runtastic”, “Keep, il trainer a domicilio” e “FitOn”. Tutte queste app dovrebbero essere disponibili sia per Android che per iOS. Ma parliamo dei nostri due protagonisti, iniziando da quello marchiato Nike. Piccola nota prima di iniziare: Nike in questo periodo di quarantena ha reso l’app disponibile gratuitamente in ogni sua funzione. Quando finirà l’emergenza è probabile che alcune funzionalità torneranno a pagamento. Entrando nell’app troverete una sezione chiamata “Per te”, dove l’app personalizzerà via via che la utilizzate gli allenamenti suggeriti. Il tab “Esplora” vi permetterà di navigare per categorie di allenamento. Così, potrete cercare allenamenti per gruppo muscolare (addome, braccia o gambe), oppure per tipologia (mobilità, resistenza, forza o yoga), o ancora per attrezzatura. Quest’ultimo può essere un buon filtro, dato che è possibile selezionare anche allenamenti completamente a corpo libero, senza che ci sia l’ausilio di pesi e simili. Inoltre, esistono degli allenamenti con gli atleti marchiati Nike, come Cristiano Ronaldo, Serena Williams, Kyrie Irving e così via. Verranno così proposti vari allenamenti tra i quali scegliere, anche in base alla difficoltà prevista. Una volta selezionato l’allenamento desiderato, basterà cliccare “Scarica” e poi “Inizia”. Sullo schermo, apparirà un riquadro che, con il supporto della voce, spiegherà come eseguire i vari esercizi. Se avete Chromecast potrete anche mostrare i video direttamente sullo schermo della tv. Esistono anche altri due tab: Raccolte e Programmi. Sono di fatto delle raccolte di allenamenti, pensati per vari obiettivi e difficoltà. Quindi, potreste pensare a seguir direttamente tutto un programma. Ad esempio, “Primi passi”, che come si evince facilmente è pensato per chi inizia da zero. Passando da questa sezione, l’app chiederà alcune informazioni per tarare il programma al meglio. Ad esempio, qual è l’attrezzatura a vostra disposizione, quanti allenamenti settimanali sono previsti e così via. Nike Training Club creerà così un vero e proprio calendario di allenamenti da seguire. Ci penseranno le sue notifiche a ricordarvi gli allenamenti! Ci sono anche altre funzionalità a disposizione, ma lascio a voi il compito di scoprirle. Freeletics è il fratello meno pubblicizzato, ma non meno efficace. Appena installato, Freeletics vi chiede alcune informazioni sul vostro fisico e sulla vostra preparazione atletica. La filosofia dell’app è simile a quella di Nike, ma è più snella graficamente. Subito nella home dell’app troviamo delle voci “Inizia” ed “Inizia a correre”. Si tratta di vari programmi di allenamento dalla durata e difficoltà variabile. Tuttavia, essi sono a pagamento. Qua sta a voi valutare se sia il caso di pagare per il “coach virtuale”: le cifre non sono impossibili da sostenere. Si tratta di meno di 2€ a settimana. Ma se siete abbastanza bravi potreste fare anche tutto da soli. Cliccando “Inizia il tuo training journey” il coach virtuale imposterà tutto il calendario allenamenti da seguire. Esiste anche l’opzione per i piani alimentari, ma non saprei quanto possa essere il caso di affidarsi ad un coach virtuale per una cosa così delicata. Il tab fondamentale è secondo me “Esplora”. Da qui è possibile scegliere la tipologia di programma o allenamento singolo da svolgere. In alto c’è la voce “Workout”. Sono delle raccolte di vari esercizi, filtrabili per difficoltà e durata, ognuno che va a lavorare su una o due zone specifiche del corpo (addome, parte superiore, parte inferiore), ma anche sul corpo intero. Selezionando un workout si potranno scaricare e vedere video molto semplici che spiegano l’esecuzione dei vari esercizi. Dopodiché, cliccando “Inizia” partirà tutto il pacchetto formato dai singoli esercizi, con annesso video e cronometro per monitorare l’andamento. Invece, selezionando un singolo esercizio, basterà cliccare su Inizia e subito l’app farà partire un video con il relativo cronometro e contatore affinché possiate subito mettervi all’opera. In questo caso, l’app dà un po’ per scontato il fatto che sappiate già svolgere l’esercizio correttamente, dato che non siete passati da un workout completo e non ve lo spiega prima di iniziare. Sintetizzando, si tratta di due app che possono rivelarsi interessanti per l’allenamento casalingo. Magari con un piano di allenamento e le relative notifiche, sarete più motivati nell’allenarvi. Tuttavia, un coach vero, in carne ed ossa, resterà sempre la soluzione ideale, rispetto ad uno virtuale, che non può tarare gli esercizi in base alle vostre esigenze. Prendete quindi i vari workout con intelligenza, adattandoli per quanto possibile alle vostre capacità e, soprattutto, ascoltate il vostro corpo e non strafate. Piuttosto che farvi del male, saltate un esercizio o fatene qualche serie in meno, oppure eseguitelo più lentamente di quanto le app possono suggerirvi. Il buon senso è sempre fondamentale e nessuna app potrà mai sostituirlo. ---------------------- Seguimi! 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12 May 2020 | 7 siti sul running da seguire | 00:10:54 | |
E’ utile informarsi anche sulla corsa. Sul mondo del quale facciamo parte e del movimento. A maggior ragione in un periodo dove le notizie sono importanti, circa le possibilità di allenamento e le gare, spostate o peggio, annullate. Ma informarsi serve anche per capire meglio dove ci troviamo, scoprire personaggi, gare, tipologie di allenamento, materiali e tante curiosità, circa questo mondo. La corsa, è sempre stato considerato uno sport “semplice”, ma in verità ci sono tante cose da poter scoprire. Correre.it - https://www.correre.it Versione digitale dell’omologo cartaceo. Ovviamente, la versione digitale propone articoli diversi da Correre magazine. Le informazioni sono molto varie: allenamento, salute, materiali, curiosità, risultati. ENDUmag - https://mag.endu.net Endu, nota piattaforma di gestione gare, risultati e foto, ha anche una sua anima informativa: ENDUmag. A scrivere su questo magazine on-line spesso sono direttamente i runner, raccontando i personaggi della corsa, gli eventi, le società, ma non solo. Gli argomenti toccati sono molti e non si parla esclusivamente di corsa: si toccano anche ciclismo, nuoto e triathlon. Viene dato ovviamente uno sguardo particolare alle gare e ai relativi racconti. Runner’s world Italia - https://www.runnersworld.it Anch’esso, come Correre, fratello digitale della sua controparte cartacea. Qua però la famiglia è più allargata, perché il padre è lo statunitense Runner’s world, dal quale sono nate varie versioni per i singoli stati. Partiamo dalla versione nostrana di Runner’s World, per poi andare sull’originale. Su Runner’s World viene dato ampio spazio alle news sul mondo della corsa, ma anche in questo caso gli argomenti sono una infinità: allenamento, nutrizione, materiali e così via. Runner’s world - https://www.runnersworld.com La versione .com è ovviamente in inglese. E’ un sito aggiornatissimo e ricchissimo di notizie ed informazioni utili per chi corre. Ci sono anche delle sezioni specifiche per la preparazione alla maratona ed alla mezza, oltre che per il trail. C’è davvero di tutto! Runlovers - https://www.runlovers.it Pensavate che avrei fatto passare troppe puntate senza citarli? Il portale di Runlovers è un ottimo sito per chi ama questo sport, con news, consigli sul running e sul triathlon, consigli di alimentazione, prove di abbigliamento e materiali. Sono ottime le sezioni con i programmi di allenamento, anche per i super principianti, che si avvicinano alla corsa partendo da 0. E, ovviamente, non scordatevi della sezione podcast! Runner 451 - https://www.runner451.it Anche lui citato per il suo podcast, nato da poche settimane. Il sito è incentrato sul suo fondatore, Simone Cellini, che essendo un esperto del settore, usa il sito anche per proporre i suoi allenamenti personalizzati ed altre attività. Ma lo fa con grande intelligenza, offrendo prima di tutto consigli e conoscenza gratuiti. Poi, per chi vuole, esiste la possibilità di seguire le sue attività a pagamento di allenamento e teambuilding. Nel blog si trovano tabelle utili per la preparazione alla maratona, alla mezza, alla 10km, al trail, ecc… E ci sono tanti articoli scritti in modo semplice, ma chiaro, relativamente ad allenamenti, test di prodotti, cibo e salute. Running Passion - https://www.runningpassion.it Sito principalmente focalizzato sulle gare italiane, sia su strada che su sentiero. Molto utile per trovare un calendario gare sempre molto aggiornato e completo. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
28 Apr 2020 | Come ricominciare a correre dopo la pausa Covid-19 | 00:17:53 | |
Finalmente sembra che si possa tornare a correre. Certo, con alcune limitazioni. E di gare per ora non se ne parla. Ma intanto possiamo ricominciare ad uscire senza essere costretti a fare i criceti in giardino. Ed allora come affrontare questa ripartenza dopo la pausa Coronavirus? Siamo stati fermi praticamente due mesi (ovviamente, parlo per chi non aveva a disposizione un tapis roulant o un giardino o comunque un luogo dove potersi allenare in sicurezza) e quindi ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione per ripartire nel migliore dei modi. Chi è riuscito a correre, probabilmente parte da una base migliore. E quindi può fondamentalmente prendere ciò che dirò ora e adattarlo in base al suo livello di forma, che certamente sarà migliore di chi si è allenato esclusivamente tra le mura di casa. Invece, chi aveva iniziato a correre da poco dovrà prendere in considerazione l’idea di ripartire praticamente da 0. Forse sarà addirittura il caso di alternare la corsa alla camminata. Il primo obiettivo è quello di arrivare a fare 30 minuti di camminata veloce ancor prima di correre. Partite da qualche minuto di camminata a passo normale, alzando ogni tanto il ritmo per 3 o 5 minuti. Salendo gradualmente si arriverà ai fatidici 30 minuti. Dopodiché, si potrà pensare alla corsa. Non abbiate fretta, mi raccomando. Esistono un po’ di tabelle in giro per il web per chi inizia a correre. Vi linko quella di Runlovers, perché è fatta molto bene: https://www.runlovers.it/2011/programma-facile-facile-per-chi-vuole-iniziare/ Per chi correva invece da più tempo, come immagino la maggior parte di voi, ci sono un po’ di cose da dire. Ricominciare dopo questo stop è forse più complicato di quanto si possa pensare. Infatti, si potrebbe voler tornare immediatamente ai livelli pre-Coronavirus in un batter d’occhio, ma questo potrebbe giocare brutti scherzi in fatto di infortuni. E’ chiaro che non vediamo l’ora di tornare a correre, magari percorrendo gli stessi percorsi nel medesimo tempo di prima. Ma purtroppo è fisicamente impossibile e potenzialmente dannoso ai fini di una corretta ripresa. Sembrerà scontato, ma occorrono gradualità e pazienza. La pausa forzata ha fatto inevitabilmente diminuire il nostro tono muscolare, ha fatto calare il nostro Vo2Max e la soglia di lattato. Avremo perso anche un po’ di forza, nonostante ci si sia allenati in casa. Per cui, saremo sicuramente per il momento meno performanti di prima. Ma nessuna paura, perché la buona notizia è che i muscoli ed il nostro corpo hanno una memoria. Così, quando riprenderemo a correre, qualsiasi movimento sembrerà familiare. La memoria dei muscoli è una caratteristica davvero sorprendente corpo umano. E non ci vorrà poi così tanto tempo per tornare ai livelli pre-lockdown. I tempi, vi accorgerete, saranno più brevi di quanto possiate immaginare, se farete le cose nel modo giusto. Disclaimer: non me la sento di dare dei consigli precisi sul numero di uscite e di km da fare, perché non è il mio mestiere e perché ognuno è fatto in modo diverso: base di forma, età, caratteristiche e predisposizioni fisiche, e così via. In più, anche il comportamento in fatto di attività fisica e di alimentazione tenuto in questo periodo di quarantena influirà sulle risposte del nostro corpo. Oggi mi limito a dare dei consigli di buon senso, validi praticamente per tutti. Se avete un coach a disposizione, fidatevi ciecamente delle sue indicazioni. Chi meglio di lui potrà dirvi cosa fare. Ma dato che tantissimi runner optano per il fai da te, compreso il sottoscritto, ritengo sia giusto darvi qualche dritta. E ve la voglio dare sia a livello atletico, che a livello psicologico e comportamentale. 1) Riprendete con calma, senza esagerare Ricordatevi che le gare sono lontane. Non c’è fretta. Ed è necessario ripartire gradualmente. Pur non dando numeri precisi, all’incirca, dovrete calare significativamente il volume di km delle prime settimane, rispetto a quelli che facevate prima. Forse occorrerà calare anche del 50, 60, 70%. Dipende da come vi siete comportati in queste settimane e dallo stato di forma che avevate prima della pausa. E tutti questi km dovrete farli ad un ritmo lento. In particolare, le prime due settimane saranno quelle fondamentali per avere il polso della situazione circa il vostro stato di forma. E in base a come risponderà il vostro fisico, dovrete adattare i relativi allenamenti. 2) Costruite il fondo La prima cosa da fare è costruire la base. Un fondo di km, tutti, come detto, corsi a ritmo lento, senza effettuare allenamenti di qualità, come le ripetute o i fartlek. Prima di tutto, occorre lavorare sul fondo, per avere una base solida sulla quale ripartire. 3) Crescete gradualmente con i km Il fisico deve adattarsi nuovamente alla corsa ed ai suoi sforzi. Prima di tornare ai vostri livelli abituali, aumentate gradualmente i km del 10/15% ogni settimana. E come sempre, mettete in programma anche i giorni di riposo. Questo va fatto almeno per 3-4 settimane. Poi, in base a come reagirete si potrà capire se aumentare ancora o no. In media, dopo un mese si potrà tornare ad un livello come quello pre-stop. E si potranno via via inserire nuovamente gli allenamenti di qualità. 4) Non fatevi prendere dall’entusiasmo Accelerando i tempi (e i ritmi) potreste avere subito una buona risposta dalle vostre uscite, ma poi rischiereste di sbattere contro una condizione che non cresce adeguatamente, oppure potreste incappare in un infortunio. Tanto di gare alle porte non ce ne sono. C’è tutto il tempo per tornare al 100% della forma. Anche se siete runner esperti e avete sempre corso tanti km, programmate alcune uscite brevi. Anche se avete la smania di correre e vi sentite di poter fare più km non fateli! Serve molta cautela per evitare il rischio di infortuni. 5) La regolarità è fondamentale Anche se non ci sono gare in vista, è fondamentale dare un po’ di regolarità: se prima si correva tutti i giorni, può andar bene ricominciare alternando un giorno di corsa e uno di riposo per qualche settimana, evitando di tentare subito di tornare alle prestazioni precedenti la pausa. Tuttavia, se non accusate problemi e stanchezza, occorrerà essere regolari in queste uscite settimanali. 6) Prestate attenzione al terreno Come accennato, i muscoli hanno perso tono e forza, e così le articolazioni hanno perso mobilità ed elasticità. Se avete la possibilità di correre su qualche superficie più morbida dell’asfalto, provateci. Ad esempio, strade bianche o sentiero. Ovviamente, andrebbero bene anche i parchi e la pista, ma dipende da quando saranno aperti e con che limitazioni, che saranno diverse a seconda delle varie regioni. Se correte sull’asfalto, prendete comunque in considerazione l’idea di usare il paio di scarpe più protettivo che avete, almeno per le primissime uscite. 7) Non dimenticate ciò che avete fatto in casa Se siete stati dei runner virtuosi, sicuramente avrete fatto attività di potenziamento, core stability ed andature in casa durante questo periodo di clausura. Mantenete almeno un allenamento di questo genere nel vostro calendario allenamenti. 8) Ascoltate il vostro corpo Questo per me è come un mantra. Non è certo il caso di infortunarsi subito. Partite piano e crescete in modo graduale, ascoltando le sensazioni che vi dà il vostro corpo. Se sentite il bisogno di rallentare, di fermarvi o di fare un giorno di riposo in più, fatelo senza vergogna. E se invece di salire del 10% nella settimana dopo, farete un’altra settimana uguale alla precedente, poco male. L’importante è ricominciare senza stressare inutilmente il vostro fisico. Mai come in questo caso è giusto diffidare delle tabelle di allenamento preconfezionate che potete trovare on-line. Fatevi guidare dalle sensazioni e dal buon senso. 9) Trovate nuovi obiettivi e motivazioni Probabilmente le vostre gare sono state cancellate o spostate. E nei prossimi mesi non avrete obiettivi sicuri per i quali allenarvi, dato che l’incertezza sulle gare future è ancora molta. Questa pausa obbligata dovrebbe avervi riempito di voglia di correre. Ma se così non fosse, perché siete quei runner che hanno costanza solo quando seguono una tabella rigida, dovrete cercare nuovi piccoli obiettivi. Poneteveli e misurateveli da soli: migliorare sotto aspetti tecnici o anche su determinate distanze. Non sarà un personal best ufficiale, ma potrebbe bastare. E già che ci siete, riscoprite il piacere di correre senza gare in vista, solo per il gusto di farlo. Correre deve essere prima di tutto un gesto che vi dà soddisfazione, senza legarlo per forza alla prestazione. 10) Ricordate che la strada è di tutti quanti Non commettete l’errore che alcuni hanno fatto con noi runner, giudicandoci, guardandoci male o, peggio ancora, insultando o picchiando le persone. Se, quando correrete, incontrerete qualcuno, a prescindere dall’attività che sta praticando, rispettate le norme previste ed abbiate rispetto. Tutti hanno gli stessi diritti circa gli spazi occupati. Sia che si corra, che si passeggi, che si vada in bici, ecc. 11) Siate grati e siate felici di aver ripreso Questo per me è l’aspetto più importante di tutti. Non fate paragoni ad ogni uscita di come la corsa fosse più facile prima dello stop. Non controllate lo sportwatch ogni km per vedere l’andatura ed il battito. Godetevi il fatto che siete finalmente tornati a fare quello che vi piace. Ascoltate il vostro respiro, i vostri passi, i vostri battiti. Godetevi ogni passo. Apprezzate la corsa, al ritmo lento. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! Telegram: https://t.me/lorenzomaggiani E-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
29 May 2020 | Semi di chia ed Iskiate: gli alimenti naturali degli ultra runner | 00:08:39 | |
Leggendo il libro Born to run, scritto da Christopher McDougall e sul quale farò in futuro una puntata, ho scoperto l'esistenza dell'Iskiate. Un drink energetico naturale. Per la cronaca, avevo già anticipato in parte l'argomento sul canale Telegram, con foto annesse. Quindi, se volete scoprire in anticipo alcuni argomenti trattati e vedere le foto, iscrivetevi al canale. Link: https://t.me/da0a42 Questa bevanda in origine era bevuta solo dai Tarahumara, una popolazione messicana di super corridori. Se ne parla approfonditamente nel libro di cui sopra e vi racconterò tutto su di loro. Dopo che questo libro si è diffuso nel mondo della corsa, anche altri, come me, hanno voluto assaggiare i semi di chia e l'Iskiate. Ma andiamo per ordine. Cosa sono i semi di chia Sono dei piccoli semi grigio-neri ricavati da una pianta chiamata Salva Hispanica. Sono conosciuti in verità da molto tempo in Sud America. È tutt'oggi vengono raccolti ed usati come base alimentare. I semi di chia sono ricchi di sostanze nutritive, soprattutto per gli atleti. O per gli atleti wannabe come me. Il nome in azteco addirittura significa "forza". Infatti, contengono Omega3, proteine, aminoacidi, vitamine, fibre, minerali (calcio, zinco, potassio, fosforo). E contengono anche antiossidanti, utilissimi per il recupero muscolare. Pare anche che, essendo in grado di assorbire moltissimi liquidi, siano ottimi per reidratare e che abbiano proprietà in grado di migliorare le funzioni intestinali. Roba da non credere! Il tutto all'interno di semini grigetti, ai quali, vedendoli,nessuno darebbe due lire. Quelli bravi definirebbero questi semi un "SuperFood". Oltre che per l'Iskiate, del quale vi parlerò tra poco, si possono utilizzare in altri modi in cucina. Nello yogurt, nel latte con i cereali. In impasti, come pane, focacce o torte salate. Nelle insalate. Negli infusi. Anche semplicemente a cucchiaiate. Se non avete idea di dove trovarli, sappiate che si dovrebbero poter acquistare nei supermercati più forniti. In ogni caso, io li ho presi su Amazon. 250gr a poco più di 3€. Ovviamente esistono anche confezioni più grandi e convenienti. Ma per iniziare ad assaggiarli, 250gr sono più che sufficienti e si può anche rischiare un investimento di 3€, che anche se non dovessero piacere, si è perso poco. Comunque non sono un nutrizionista e non mi sento di consigliare un uso smodato di questi semi. Magari provate con moderazione e vedete l'effetto che fa. Che cos'è l'Iskiate È una bevanda energetica completamente naturale, semplice da preparare, ma in grado di reintegrare il fisico molto bene. Potremmo chiamarlo una sorta di Gatorade naturale, anche se ovviamente alcune proprietà non sono proprio le stesse. Come avrete ascoltato, i semi di chia possiedono molte caratteristiche positive e ne sono l'ingrediente principale. Come accennato, è nato in Sud America, in particolare in Messico, dove i Tarahumara, popolo di ultra runner ne fanno un ampio utilizzo. Come si prepara l'Iskiate La preparazione è molto semplice. Ma sul canale Telegram ho messo tutte le foto del procedimento, a prova di montaggio di un mobile Ikea. Così, vi costringo ad iscrivervi per vederle! Si riempie mezzo bicchiere d'acqua e si versano i semi di chia. Si attende un po' di tempo, dalla mezz'ora fino alle due ore, a scelta. Ma volendo anche di più. I semi di chia si gonfiano, assorbendo acqua e diventando gelatinose. Più si lasciano ammollo e più assorbiranno liquidi. Si aggiungono zucchero o miele, a seconda dei gusti e il succo di mezzo limone o mezzo lime. Si riempie il bicchiere d'acqua fino all'orlo, si mescola il tutto ed il gioco è fatto! Un'idea potrebbe essere quella di mettere i semi in acqua prima di uscire a correre e berlo una volta tornati a casa. Ma sentitevi liberi di assaggiare ed eventualmente consumare l'Iskiate quando volete. Anche in questo caso, andateci piano e non sfondatevi. Per quanto possa essere un drink naturale, le esagerazioni sono sempre sbagliate. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
19 May 2020 | Yoga e running: il mio primo approccio | 00:11:01 | |
Durante il periodo di quarantena, non potendo correre in modo decente, per pura curiosità ho iniziato a fare qualche esercizio di yoga. Per me la corsa è spesso un momento rigenerante sia fisicamente che mentalmente, quasi di meditazione. E forse, mancandomi, inconsciamente ho provato a sostituirlo con lo yoga. Ho usato gli esercizi proposti nell’app Nike Training Club, testando un po’ di sequenze di livello facile. Solitamente, mi allenavo per 40-50 minuti potenziando il corpo, il core, le gambe e così via e, al termine, provavo a fare una ventina di minuti di yoga. Ovviamente, sono una schiappa a fare gli esercizi. Specialmente le prime volte più che rilassarmi, ero intento a guardare e riguardare i video dell’app per capire come eseguire correttamente le varie posizioni. Però, dopo già 3-4 volte ho memorizzato le posizioni principali proposte dall’app e l’iter è stato più semplice, nonché più rilassante ed efficace. Ora che ho ripreso a correre, sto comunque cercando di mantenere un minimo di regolarità anche nell’eseguire questi esercizi, perché mi sembra di trarne un bel giovamento. Cercando poi su internet ho scoperto che la mia intuizione di abbinare un’attività fisica più intensa ad una più a bassa intensità, come lo yoga, non era una cavolata. E ho anche compreso come la corsa stessa e lo yoga possano essere due attività complementari tra loro. Il running si pratica in continuo movimento e richiede un corpo ben allenato e resistente per lunghi periodi, mentre lo yoga è una disciplina meditativa, che ha come scopo quello di ascoltare il proprio corpo attraverso l’assunzione di dterminate posizioni e movimenti. Parlo ovviamente da profano ed oggi sicuramente offenderò qualche esperto di yoga. Se ci fosse all’ascolto qualcuno in grado di correggere eventuali errori o di integrare ciò che dirò, è il benvenuto. Scrivetemi su Telegram al mio account @lorenzomaggiani. Sono convinto di non essere ancora in grado di svolgere al meglio tutte le varie posizioni e sicuramente il “fai da te” in questo caso forse non è la soluzione migliore. E sono altrettanto certo che essere seguiti da un professionista sia la cosa più giusta, così come per tutte le altre situazioni. Però per il momento mi sto accontentando e vedrò poi per il futuro se sarà il caso di essere seguiti da qualche insegnante. Tuttavia, oggi voglio raccontarvi quello che sto riscontrando io sulla mia pelle, non entrando molto nel dettaglio, cose che eventualmente farò in futuro. Ma per ora voglio solo portarvi le esperienze di un principiante, che si sta avvicinando per la prima volta a questa disciplina. Ho notato alcuni aspetti positivi, che secondo me ben si sposano con la corsa, che vado ad elencarvi. Respirazione Ci sono tante scuole di pensiero sul come si respira nella corsa. E magari un giorno dirò la mia in una puntata. Ma, a parte questo, ho praticato alcuni esercizi specifici per la respirazione, che aiutano a migliorare la respirazione diaframmatica. E nella corsa avere una respirazione profonda, di diaframma, è ottimo per incamerare più ossigeno ed accrescere le proprie prestazioni. Flessibilità, equlibrio e postura Lo yoga mi sta permettendo, in modo simile allo stretching, di allungare i muscoli, in modo non traumatico. Fare yoga consente di migliorare tutta la flessibilità del corpo ed il suo equilibrio, dato che ci sono posizioni nelle quali non è semplice stare. La postura stessa ne trae giovamento. Prevenzione degli infortuni Non vorrei fare un discorso capzioso, dato che non ho la controprova pratica. Ma lo yoga è un ottimo esercizio per ridurre i piccoli traumi muscolari che la corsa ci porta. Praticare lo yoga permette di mantenere efficiente il dialogo tra le varie parti del corpo, soprattutto muscoli e articolazioni, essendo un buon campanello di allarme ai fini della prevenzione. Gestione mentale Correre, soprattutto per lunghe distanze, è un esercizio ed un sforzo anche mentale, oltre che fisico. Lo yoga, per la sua capacità di sviluppo della concentrazione e dell’autocontrollo può essere un ottimo alleato per il running. Ascolto del proprio corpo Chi mi ascolta da un po’ lo sa e me lo sente ripetere spesso: secondo me è importante essere in grado di ascoltare il proprio corpo, così da evitare infortuni. Mi sembra che fare yoga possa dare beneficio in questo senso, perché permette di concedersi minuti tranquilli da soli con il proprio corpo, ascoltandone il respiro e le sensazioni che restituisce. I runner a volte trascurano i segnali che vengono inviati dal corpo con piccoli acciacchi e continuano a correre con la filosofia del “non si molla mai”. Ma questo può portare ad infortuni più seri. Invece, sarebbe meglio affidarsi all’ascolto di questi segnali. Con lo yoga ho l’impressione che queste sensazioni si possano amplificare e sentire meglio. Aiuto contro lo stress e per l’aumento della concentrazione Come dicevo ad inizio puntata, la corsa per me è anche una valvola di sfogo mentale. Tuttavia, potrebbe non bastare. Si sa che la vita ci sta ponendo a sfide difficili, non ultima questa pandemia del Covid-19. E le situazioni dove si può generare stress sono molte. Imparando a controllare lo stress, a prescindere dalla causa, si possono avere benefici sia ai fini della propria salute mentale, sia ai fini della corsa: si farà meno fatica a trovare la concentrazione giusta e si riuscirà ad essere più focalizzati. E lo yoga offre una grande varietà di tecniche molto efficaci per combattere lo stress e per migliorare la propria concentrazone su determinati obiettivi, siano essi sportivi, che non. Miglioramento delle prestazioni Per quanto non sia un super fervente del controllo del tempo, anch’io mi pongo determinati obiettivi per le gare, come ulteriore stimolo e sfida da raggiungere. Tutti benefici elencati fin’ora, respirazione, flessibilità, approcci mentali e così via, aiutano anche nella pura performance nella corsa. Fondamentalmente, lo yoga aiuta a rinforzare la muscolatura e a rendere il corpo più forte, elastico e resistente agli sforzi. Inoltre, si tratta di un’attività aerobica che aiuta a sciogliere le tensioni e anche a migliorare il tono e la muscolatura del corpo. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
15 May 2020 | Le mie gare: Guarda Firenze 2019 | 00:08:20 | |
Come fatto in precedenza per la mia Mezza Maratona di Vienna, voglio raccontarvi, ad un anno di distanza, di un’altra gara alla quale ho preso parte: la Guarda Firenze 2019. Pur essendo una gara da poco più di 10km, devo dire che è vero il fatto che ogni gara ti regala qualcosa. E questa non ha fatto eccezione. Approfittando dell’ospitalità e dell’assistenza di quella santa donna della mia ragazza, che ha casa a Firenze, ho deciso di partecipare a questa competizione, organizzata dallo stesso gruppo della Firenze Marathon, per vedere se, 4 settimane dopo la mezza maratona di Vienne, avevo nelle gambe anche 10km fatti bene. Pur essendo il 5 maggio, le condizioni climatiche della giornata erano decisamente negative. Pioveva a dirotto e, pur essendo ormai primavera inoltrata, faceva anche freddo. Nel pre-gara ho cercato di trovare un compromesso dignitoso tra il riscaldarmi e il bagnarmi il meno possibile, ma tanto sotto sotto sapevo che una volta iniziata la gara mi sarebbe importato molto poco della pioggia. Infatti, in questi ormai due anni di corsa regolare (pausa Covid-19 a parte) mi sono reso conto di come mi piaccia correre con la pioggia, entro certi limiti, e anzi di come le mie prestazioni con il freddo siano nettamente superiori a quelle con il caldo. Ovviamente, quest’ultima cosa è abbastanza normale e comune a tanti runner, perché il freddo ci fa sudare meno. Il percorso non era esattamente adatto a fare un personale sui 10km, dato che il tracciato prevedeva a metà gara una salita abbastanza impegnativa che portava dal centro di Firenze, con partenza in Piazza del Duomo, fino a Piazzale Michelangelo, che quasi tutti coloro che sono stati a Firenze conosceranno, in quanto punto panoramico sulla città. Per chi non lo conoscesse, si tratta di una grossa piazza su una collina, che sovrasta la città e che permette una splendida vista sul territorio sottostante. Da qui il nome della gara “Guarda Firenze”. E, proprio nella salita verso Piazzale Michelangelo, la pioggia, mai sopita per tutta la gara, si è pure trasformata in grandine. E’ stato un momento comunque memorabile, perché mi stavo veramente godendo il momento, correndo in salita, con i chicchi di grandine che mi sbattevano contro e che mi si incastravano tra i capelli. Sembrerò scemo e masochista, ma mi sono divertito moltissimo in quel momento. La mia strategia di gara prevedeva di incollarmi ai pacer dei 5 minuti al km, per poi vedere se avessi avuto ancora benzina nel finale per sorpassarli e scendere sotto i 50 minuti. Peccato che questi pacer si siano sgretolati un po’ lungo la salita: metà ha tenuto il passo regolare e metà ha rallentato significativamente. Solo una volta raggiunto l’apice della salita si sono accorti e si sono ricompattati. Io, ingenuamente, ho seguito quelli che andavano più piano e, per recuperare i secondi perduti, mi sono scapicollato a bomba giù per la discesa che riportava in centro città. Comunque, grazie a questa mossa tattica, chiamiamola così, sono tornato in media, recuperando i miei pacer di riferimento. E, verso l’ottavo/nono km sentivo anche di avere qualcosa margine. Così ho pure accelerato, sorpassandoli. La gara, tuttavia, pur essendo stata presentata come una 10km era circa 500/600 metri in più. Così, non sono riuscito a chiuderla sotto i 50 minuti, ma secondo il tempo ufficiale di TDS ci ho messo 52 minuti e 14, chiudendo praticamente a metà classifica: 209° su 405 atleti. Tempo che resta tutt’ora il mio personale ufficiale sulla 10km, dato che non mi ci sono più cimentato, puntando direttamente alla maratona, senza preparare la distanza. Però i miei 10km effettivamente li avevo fatti in meno di 50 minuti. Secondo il Garmin, per quanto si sappia non essere perfetto, 49 minuti e 21. E’ stata una gara molto divertente, anche per via della pioggia e della grandine, che avrei fatto nuovamente molto volentieri quest’anno, se non ci fossero state le note vicende Coronavirus. Un tracciato molto bello, in grado di unire in 10km sia le bellezze del centro storico di Firenze, che la vista su di essa, con l’ascesa al piazzale. Spero che nel 2021 si potrà correre nuovamente questa competizione, che quest’anno avrebbe raggiunto la 48esima edizione. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
05 May 2020 | Plog: la mia prima settimana di corsa post-lockdown | 00:10:45 | |
Se non lo aveste ancora capito, mi piace usare questo podcast come base per sperimentare un po', voglio inaugurare l'ennesimo format differente. Portate pazienza, ma per me questo è anche un laboratorio di crescita personale. Dato che esistono i blog e che gli Youtuber fanno i vlog, io ho deciso di iniziare a fare un plog. Non so se questo termine esista o meno, ma insomma, userò questo mio neologismo per parlarvi delle mie esperienze “live” o quasi, anche in futuro. E visto che questo podcast per me è anche una sorta di diario e che in Liguria abbiamo avuto il via libera alle corse post fase 1 con una settimana di anticipo rispetto a quasi tutto il resto di Italia, voglio raccontarvi cos’ho combinato nei primi 7 giorni di nuova semi-libertà e quali sono state le mie sensazioni. Fatemi, sapere senza peli sulla lingua, se questo nuovo genere di puntate può essere interessante per voi o se, invece, non ve ne può fregare di meno, scrivendomi al mio account personale su Telegram, @lorenzomaggiani. Lunedì, come tanti, avevo una gran voglia di correre e, complice il bel tempo, ne ho subito approfittato per uscire. Mi sono limitato a 5km, che per i miei standard pre-Covid era un’uscita molto breve. Infatti, giusto un paio di settimane prima del lockdown avevo corso una mezza maratona, con un discreto tempo (perlomeno per i miei standard). E, se non ci fosse stato il Coronavirus, avrei provato a migliorarmi ulteriormente ad inizio aprile nella Half Marathon Firenze. In quel periodo, in media correvo sui 40/50km settimanali e potete ben immaginare come 5km in confronto possano essere pochi. Ma, come raccontato nella puntata specifica sul come ricominciare a correre dopo la pausa, è giustissimo ripartire con meno km. Questi primi 5km, corsi molto tranquillamente, sono stati una bella liberazione, ma devo dire che, nonostante gli allenamenti indoor fatti, ho sentito un po’ la mancanza di condizione. E già al quarto ho sentito un pochino di fatica e le gambe imballate. Martedì avevo un po’ male alle gambe, anche se non troppo. Non ho voluto forzare e ho preferito non uscire a correre, effettuando una quarantina di potenziamento di core stability, seguendo uno dei video del Coach Roberto Martini, al quale ho aggiunto una ventina di minuti di yoga. Proprio in questa quarantena ho approcciato la pratica dello yoga, che mi sta piacendo. Ne parlerò in modo più approfondito in una puntata a parte. Mercoledì sono tornato fuori a correre. Rispetto a lunedì è andata meglio: 6km, sempre a ritmo lento, ma qualche ruggine evidentemente me la ero tolta di dosso ed ho fatto meno fatica. Anzi, mi sono imposto di fermarmi a 6km, per non esagerare. Ho sentito delle buone sensazioni, finalmente. Lunedì, forse un po’ per la lunga assenza dalla corsa e forse per la situazione ambientale, che ti fa sentire un po’ un ladro, anche se non stai facendo nulla di male, non me la ero goduta appieno. Invece, questa uscita è stata senza dubbio più piacevole e rilassante. Giovedì altro giorno senza corsa ed altra attività di potenziamento, con yoga a seguire. Venerdì 1° maggio, anche complice il giorno di festa, ho fatto altri 6km. Inutile dire che anche questi li ho percorsi a ritmo blando. Tanta gente in strada, nonostante la giornata uggiosa, ma pochissime auto. Per cercare di evitare al massimo il contatto con le persone, ho cercato di fare qualche percorso alternativo. Mi sentivo abbastanza bene fisicamente, ma non ero tranquillissimo per via delle molte persone in giro. Ed ero quasi più preoccupato nell’evitarle che nel godermi la corsa. Sabato, che storicamente per me è il giorno del lungo, ho fatto qualcosina in più, ma senza strafare. Sempre ritmo lento, ma 9km. Forse anche complice il caldo e la giornata molto soleggiata ed il fatto di essere uscito un po’ più tardi rispetto alle mie abitudini mattiniere, perché sono partito per le 10, ho fatto un po’ fatica nei primi 3km. Poi però ho spezzato il fiato e ho corso molto meglio, con davvero ottime sensazioni, finalmente. Ho notato che riesco ad apprezzare di più il running quando aumento il numero di km fatti. Forse perché in mezz’oretta non faccio in tempo ad entrare, come direbbero quelli bravi, nel flow, nel mood giusto. Domenica, invece, riposo completo, in vista della nuova settimana, che sarà molto simile a questa appena passata. L’unica differenza è che andrò ad aumentare leggerissimamente il numero di km fatti. Ho chiuso così con 26km fatti, che all’incirca sono stati la metà dei 50 che facevo di solito. La voglia di correre è tanta, ma mi sono reso conto che non sia così semplice farlo in totale sicurezza e nelle uscite che ho fatto negli orari di punta, sono stato costretto a cercare dei percorsi meno battuti, rispetto a quelli standard delle nostre parti. Come immaginavo, i battiti cardiaci sono saliti di più, a parità di passo, rispetto al pre-pausa. Ma si tratta di un evento inevitabile, che non mi preoccupa affatto. Lo dicevo anche nella puntata sul come ripartire: non ha senso fare troppi paragoni con il pre-lockdown, anche perché in poche settimane si riuscirà a tornare ai livelli abituali, basta non avere fretta. L’obiettivo per settimana prossima, oltre a crescere leggermente con i km, è quello di tornare a correre al mattino presto, come facevo da abitudine. Così da non avere più il problema del distanziamento sociale e ritornare a godermi appieno l'orario della giornata che più apprezzo per il running. ---------------------- Seguimi! 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08 May 2020 | Il mio pensiero sui "nuovi" runner | 00:11:39 | |
Questa riapertura per la corsa dopo il lockdown forzato per il Covid-19 sta spingendo alcune persone al running. E non mi riferisco a chi correva costantemente già prima del blocco. Ma in questi giorni sembrano essere non pochi i novizi della corsa o comunque coloro che riabbracciano questa disciplina dopo lungo tempo. Se si è un po’, tra virgolette, del mestiere, si è in grado di riconoscere quasi ad una prima occhiata queste persone: non hanno l’abbigliamento e le scarpe da corsa, spesso corrono troppo coperte e mediamente non hanno uno stile di corsa impeccabile. Ho anche notato che alcuni guardano a queste persone dall’alto in basso, come a dire “Adesso che vi fa comodo siete diventati dei runner”. Ma non credo che questo sia l’atteggiamento giusto nei confronti di queste persone, anche se ovviamente, come in tutte le situazioni della vita, c’è sicuramente qualcuno che fa il furbetto e se ne approfitta. In questa puntata non voglio fare il predicozzo ed il saccentino. Ma piuttosto vorrei semplicemente approfondire un mio pensiero, rivolto in primis ai runner più esperti, invitandoli ad avere un atteggiamento più inclusivo, ed uno a tutti coloro che hanno approcciato alla corsa a partire dal 4 maggio 2020 o giù di lì. Partirei da noi della vecchia guardia. Come accennavo, non credo sia corretto porsi ad un livello superiore rispetto ai runner “improvvisati”. Quando corriamo non dobbiamo giudicare gli altri, ma piuttosto mostrarci, oltre che rispettosi delle norme, anche intelligenti nei loro confronti, senza pregiudizi. Quando abbiamo iniziato anche noi quasi certamente non avevamo le scarpe da running, la maglia termica, quella traspirante, le calze, ecc… Io stesso ho iniziato con i pantaloncini da basket, che sono notoriamente troppo lunghi per la corsa. Ma, venendo da circa 15 anni di basket, quelli avevo! Non bisogna pensare che queste persone stiano occupando spazio. E non è giusto sentenziare di aver più diritto al correre perché dovrebbe essere concesso solo a chi lo faceva già da prima. Dobbiamo avere rispetto per chi sta invece iniziando a correre. Anche perché, egoisticamente parlando, se queste persone si avvicineranno alla corsa in modo serio e costante, tutto il movimento ne gioverà. Nessuno nasce imparato. Noi stessi, tutti quanti, siamo stati dei tapascioni pipponi all’inizio. Ed io lo sono ancora. Non credo che nessuno di noi abbia iniziato correndo con le scarpe perfette, con tutta l’attrezzatura di marca, con lo stile giusto, con lo sportwatch, ecc... Da qualche parte occorre iniziare, anche in modo casereccio. Per molti di loro potrebbe essere questo il momento buono. La Fase2 del Covid-19 potrebbe essere la loro Fase1 del running. Del resto, non c’è da stupirsi di questo aumento. Ora che le palestre sono chiuse, le piscine sono chiuse e che gli sport di squadra non si possono fare, la corsa, assieme al ciclismo, è uno dei pochi sport praticabili. Purtroppo, sicuramente alcuni di loro molleranno dopo qualche giorno, passato l’entusiasmo iniziale. Ma è un grande classico. Chi non ha mai conosciuto qualcuno che ha detto “dopo ferragosto inizio a correre”. Oppure, “a gennaio ricomincio col running”, salvo poi abbandonare i buoni propositi dopo qualche giorno, o al massimo qualche settimana. Io stesso ho fatto così qualche anno fa, prima di rimanere folgorato sulla via di Damasco in modo definitivo con la corsa. Il calo è fisiologico, ma non per questo dobbiamo comportarci come superiori solo perché abbiamo corso anche prima del lockdown. Il diritto è nostro tanto quanto loro e, nonostante che i furbetti ci siano sempre e ci saranno sempre, se qualcuno approfitta del momento per iniziare a correre è una bella cosa. E siamo anche noi, incrociandoli, che dobbiamo essere inclusivi nei loro confronti, a cominciare da un saluto o da uno sguardo. L’essere esclusivi non paga. Al contrario, dovremmo essere felici del fatto che tante persone in questi giorni stanno scoprendo la corsa e, per alcuni di loro, sarà l’inizio di un viaggio meraviglioso, che li renderà felici. Ovviamente, non voglio mettermi le fette di prosciutto sugli occhi e non voglio fare la figura dell’ipocrita: so benissimo che ci sono i furbacchioni anche in questa situazione. Che qualcuno se ne sta approfittando, in barba alle norme di sicurezza, per cazzeggiare al sole. Ma sono certo che questi soggetti smetteranno di correre entro pochissimo tempo. Perché questo non è correre davvero. E chi ha questo approccio sicuramente non dura più di qualche uscita. Invece, semmai ci fosse qualche neo-runner ben intenzionato all’ascolto, vorrei invitarli semplicemente ad avere pazienza e costanza. Iniziando anche, senza vergogna, alternando la corsa alla camminata, anche perché stiamo andando verso i mesi più caldi e gli sforzi aumenteranno. Vorrei invitarli al proseguire anche dopo i primi giorni, quando la super-voglia matta di uscire sarà passata, perché scopriranno il fantastico mondo del running, con tutte le belle sensazioni che si porta dietro. Anche perché effettivamente io stesso ho iniziato ad apprezzare davvero questo sport non al giorno 1 di quando ho iniziato, ma dopo qualche settimana e ancor più qualche mese. Nel momento in cui hai più consapevolezza di te stesso, dei tuoi ritmi. Quel momento nel quale sei libero di correre, perché è il tuo momento e perché te la stai godendo. E quando sai che uscire per una corsa lenta rigenerante non è più uno sforzo, ma un vero piacere. Se state iniziando in questo periodo, ricordatevi di non guardare la vostra app dello smartphone per controllare i km fatti o per vedere la velocità. E non fate paragoni con chi conoscete saper correre da anni. Pensate solo a godervi quei minuti di spensieratezza e libertà, ai quali abbiamo dovuto rinunciare tutti quanti durante la quarantena. Non fatevi spaventare dal sudore, dalla fatica e da qualche brutto sguardo, anche da parte di qualche altro runner. Pensate a voi stessi e al divertirvi. Se avrete un po’ di costanza, perché le prime uscite potrebbero essere piuttosto faticose, scoprirete che il running può darvi davvero molto! Su questo podcast ho dato già in passato dei consigli per chi sta iniziando a correre, specialmente nelle primissime puntate: quali sono gli strumenti fondamentali, come scegliere le scarpe, quante volte correre e così via. Vi invito ad ascoltarle! Preparerò anche qualche altro episodio per chi approccia al running nelle prossime settimane. ---------------------- Seguimi! 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02 Jun 2020 | Overtraining: cos'è, come riconoscere e come evitare il sovrallenamento | 00:10:50 | |
Qualche settimana fa un’ascoltatrice, Anna, mi ha scritto su Telegram, chiedendomi di spiegare ed approfondire l’argomento overtraining, anche detto più semplicemente sovrallenamento. Le ho dato una risposta veloce, ma avevo promesso di andare più in profondità in una puntata specifica, ed eccoci qua. Se anche voi volete farmi delle domande o suggerirmi degli argomenti, scrivetemi su Telegram al mio account @lorenzomaggiani. Prima di partire con l’argomento, ci tengo a sottolineare che non sono un allenatore e quanto dirò sarà più che altro frutto della mia esperienza personale, non perché mi sia mai capitato, ma più per quello che mi è stato raccontato, e di ciò che ho trovato su internet. Parlare del sovrallenamento è importante, specialmente ora che siamo quasi tutti stati fermi a lungo per il Covid19, dove il fisico è rimasto fermo per molte settimane, ma a far da contraltare c’è la voglia matta di spaccare il mondo e di far girare le gambe. Siamo perciò in un momento dove il sovrallenamento potrebbe verificarsi con più facilità. Che cos’è l’overtraining Il sovrallenamento è una condizione fisica, comportamentale ed emotiva che si verifica quando il volume, l'intensità e la frequenza dell'attività di una persona eccedono la sua capacità di recupero. In parole più semplici, si va in sovrallenamento quando l’attività fisica praticata è talmente intensa (sia in termini qualitativi che quantitativi) che il corpo non è in grado, nel periodo di recupero, di smaltire la fatica accumulata. E’ comunque, soprattutto nel mondo di noi amatori, una sindrome piuttosto rara da riscontrare. Tuttavia, il sovrallenamento colpisce principalmente gli atleti che praticano sport di resistenza, come nel nostro caso la maratona o una ultra. Perciò è bene parlarne e stare attenti. La causa principale è spesso l’eccessivo numero di allenamenti e la loro elevata intensità, spesso accompagnata da troppe gare ravvicinate nel tempo. Ci sono però a volte delle concause, come poche ore di sonno, alimentazione ed integrazione errata, problemi di salute e psicologici non per forza correlati al mondo dello sport. Ad esempio, in famiglia, al lavoro e così via. Come riconoscerlo Non è facilissimo capire quando si è in overtraining. Ed è bene fare una distinzione tra il più semplice affaticamento ed il sovrallenamento, perché è facile confonderli. Fondamentalmente, l’affaticamento è un primo segnale di allarme per un possibile overtraining. Semplificando, la regola è: in presenza di uno o pochi sintomi, che vedremo tra poco, si parla di affaticamento. Quando invece i sintomi iniziano a superare i 4 o 5, si va verso il sovrallenamento. Quindi, quando iniziate ad essere affaticati, potrebbero essere sufficienti un paio di giorni di riposo assoluto ed un breve periodo di scarico per non peggiorare la situazione. Diffidate sempre delle tabelle di allenamento che non prevedono alcun periodo di scarico. I sintomi di questa sindrome sono numerosi. Performance che non crescono più o che, peggio, calano. E questo, quando non si riconosce l’overtraining porta ad un ancor maggiore carico di allenamento, facendo entrare la persona in un circolo vizioso. Infatti, ci si allena sempre di più, ma i risultati continuano a calare. Gli altri sintomi sono aumento del battito cardiaco, perdita eccessiva di peso, insonnia e relativo aumento della necessità di dormire, problemi immunitari, disturbi intestinali, suscettibilità o depressione ed ovviamente stanchezza cronica, con dolori muscolari e pesantezza alle gambe. Il problema è che spesso quando ci si rende conto di avere un po’ di questi sintomi è troppo tardi. Nel senso che si stanno già riscontrando questi problemi e l’overtraining è in atto. I riposi sono fondamentali proprio per prevenire il sovrallenamento. Potreste non riscontrare tutti questi sintomi insieme, ma già riconoscendone 4 o 5 i segnali iniziano ad andare in quella direzione. Il mio consiglio è quello di prendersi una pausa completa di 10/15 giorni e successivamente riconsiderare l’intero piano di allenamenti settimanali, inserendo un maggior numero di riposi. La bella notizia è che, se ci si è fermati in tempo, consentendo al corpo di rigenerarsi spesso quando si riprenderà a correre si andrà più forte di quando ci si è fermati! Se, anche con uno stop, le cose non dovessero migliorare, credo che sia il caso di farsi visitare da un dottore. E’ necessario anche dire che quando si hanno questi sintomi, anche le possibilità di subire un infortunio aumentano. Come evitarlo L’overtraining si può prevenire. E riuscire a farlo è importante perché non sempre è facile risolvere il problema una volta che questi si è presentato. La prima cosa da fare, ed anche la più semplice e logica, è quella di tarare bene gli allenamenti da svolgere in base al vostro livello, senza mai eccedere né in quantità, né in qualità, inserendo degli importanti giorni di recupero e dei periodi di scarico. E’ importante anche riposare bene. Quindi, dormire almeno 7-8 ore al giorno e, possibilmente con la maggior qualità del sonno possibile. Anche la nutrizione ricopre un ruolo fondamentale per i runner: tutti dovrebbero seguire un regime alimentare equilibrato, specialmente quando si sottopone il corpo ad una preparazione, come potrebbe essere quella per una maratona. Anche l’eventuale assunzione di integratori deve essere ben studiata: non deve essere eccessiva, nè tantomeno lasciata al caso ed alle sensazioni. In generale, tutte le tabelle di allenamento e preparazione dovrebbero avere dei periodi di scarico. Solitamente, si inserisce una settimana di scarico al mese ed un mese meno impegnativo ogni 3-4. Concedere al proprio organismo un periodo di rigenerazione è assolutamente fondamentale per chiunque, a prescindere dal livello di performance che si stanno cercando. Anche durante l’anno o una stagione, è necessario prevedere dei periodi di riposo, anche assoluto, nel quale staccare completamente la spina dalla corsa. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
09 Jun 2020 | Libri sul running: Born to run, di Christopher McDougall | 00:12:54 | |
Link Amazon: https://amzn.to/2CjjOet A metà tra il romanzo ed il documentario/reportage, con la corsa a fare da filo conduttore. “Born to run, Un gruppo di superatleti, una tribù nascosta e la corsa più estrema che il mondo abbia mai visto” di Christopher McDougall è forse il libro a tema running che più mi ha colpito ed affascinato. Prima di partire con la recensione, due parole velocissime sull’autore: Christopher McDougall. Giornalista con un occhio di riguardo allo sport. Ha scritto, tra gli altri, per il New York Times, Runner’s World, Men's Journal e Men’s Health. Ma MCDougall deve la sua fama proprio a questo libro, datato 2009, che ha venduto tantissimo in tutto il mondo, che gli ha permesso di scriverne altri. Tra i quali spicca un altro libro a tema sportivo: Natural born heroes. Non è facile descrivere Born to run: sintetizzando mi sentirei di dire che si tratta di una lettura indispensabile per ogni amante del running. Ed in particolare, si tratta di un testo non semplice da inquadrare. A metà tra la narrazione e l’informazione. Di cose da dire ce ne sarebbero molte. Si toccano tanti aspetti del running e dell’ultra, ma non solo: la nutrizione, la tecnica, il benessere, la storia dell’ultra e di alcuni personaggi che l’hanno fatta e resa sicuramente più celebre negli ultimi anni. Si parla di fatica, sudore, ma anche di belle sensazioni e di soddisfazioni personali. Ma non posso far durare questa puntata un’ora e devo riassumere. E lo farei dividendo idealmente Born to run sotto 3 aspetti, che si intrecciano spesso durante tutte le pagine. C’è la storia personale dell’autore, che racconta testimoniando autobiograficamente un periodo della sua vita, nel quale ha approcciato la corsa in modo naturale. Era già un appassionato di running, ma tutte le esperienze che ha vissuto e raccontato in questo libro, credo proprio che abbiano cambiato radicalmente il suo modo di vivere questo sport. Si parla del popolo corridore, i Tarahumara, una popolazione che risiede nell'attuale territorio del Chihuahua in Messico. Ma perché popolo corridore? Perché loro stessi si definiscono rarámuri, che significa "pianta idonea per la corsa". Infatti, la pratica della corsa che è tipica di questo popolo, che percorre quotidianamente km e km correndo, in un clima non esattamente semplice. Ed infine, c’è Caballo Blanco e l’organizzazione della sua ultramaratona: la Copper Canyon Ultramarathon. Caballo Blanco, che nel libro viene spesso nominato come Micah True, altro pseudonimo per nascondere il suo vero nome di battesimo, è un personaggio incredibile e fuori di testa. Un americano che ha deciso, per svariati motivi che non sto qua a spoilerarvi, di vivere come un Tarahumara, abbracciando la loro filosofia ed il loro stile di vita, fatto di cose semplici e minimali e di tanta corsa. Il suo rapporto con i Tarahumara rappresenta quasi un saggio sull’integrazione e sull’accettazione di un popolo nei confronti di qualcuno dalle origini ben diverse. Qualche puntata fa vi ho anticipato di come stessi leggendo questo libro e di come avessi scoperto i semi di chia e l’Iskiate, bevanda appunto tipica dei Tarahumara. Link: https://gopod.me/da0a42-049 Questo è solo un piccolo esempio dei tanti insegnamenti che si possono trarre da questo libro. I Tarahumara sono una popolazione davvero sorprendente, ricca di strane tradizioni, ma dall’animo puro ed incontaminato. E mi sorprende anche solo il fatto che, nonostante il loro modo di essere, esistano ancora. Ma una sorta di Tarahumara ad honorem è Caballo Blanco, che, come già accennato, è un personaggio fuori dagli schemi. E va ad organizzare una folle gara di 50 miglia (80km) nel deserto, invitando sia i Tarahumara più forti, sia Scott Jurek: forse l’ultramaratoneta più forte al mondo. A lui si unirà un manipolo di altri ultramaratoneti di livello assoluto, in una gara corsa in condizioni estreme. Tutta la parte relativa a questa competizione è stata davvero entusiasmante. Al di là del risultato. Ma proprio per come è stata organizzata. E qua ci vogliono parecchie virgolette, dato che l’intera organizzazione o quasi era in mano a Caballo Blanco. E per come è stata vissuta, sia dai Tarahumara, il popolo corridore, che dagli americani, che hanno scoperto un modo di vivere l’ultrarunning decisamente non convenzionale. Mi sento di consigliarlo al 100% a tutti gli appassionati di corsa, ma non solo. Credo che possa regalare emozioni ed idee anche agli altri. Gli insegnamenti contenuti in queste pagine e disseminati qua e là lungo tutto il racconto, vanno oltre al semplice gesto della corsa ed insegnano letteralmente a vivere meglio. Ci fanno scoprire un mondo ed una cultura nuova. Più che un libro, questo è un vero e proprio trattato di cultura sul mondo della corsa, con tanti piccoli aspetti, anche extra sportivi, davvero degni di nota. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
26 May 2020 | Come trovare la motivazione per correre da soli | 00:09:40 | |
La situazione attuale, non entro troppo nei dettagli dei vari decreti, ci impone una corsa solitaria. Ma, anche se così non fosse, se vogliamo essere sicuri di correre in tutta sicurezza, mi sento di consigliare caldamente questa soluzione. Ma non tutti sono dei runner principalmente solitari, come il sottoscritto. Personalmente, apprezzo molto il running solitario perché posso concentrarmi su me stesso e sull’allenamento che sto facendo. Ed in generale, lo trovo un esercizio rigenerante e rilassante per il mio spirito. Una sorta di meditazione in movimento. Però c’è chi correva quasi esclusivamente in compagnia. Ma ora, se vuole continuare a correre, deve cambiare le proprie abitudini. Come fare? Come trovare le motivazioni extra per farlo? Ho già registrato una puntata sul come trovare le motivazioni per correre quando si ha poca voglia (link: https://gopod.me/da0a42-016). E i consigli di quella puntata restano validi. Ma oggi voglio entrare nello specifico per chi deve iniziare a correre in solitaria. La prima cosa da fare è ricordare a sé stessi che un ulteriore stop in quanto a running, potrebbe portare ad un calo ancora maggiore delle prestazioni. E’ inutile in questo momento attendere la possibilità di tornare a correre in gruppo, perché non sappiamo quando questo sarà nuovamente possibile. Ricordatevi anche che, correndo da soli, non sarete legati ai tempi degli altri. In tutti i sensi: non dovrete aspettare il compagno ritardatario e neppure dovrete seguire il passo di qualcuno più veloce o lento di voi. E’ difficile che si corra sempre tutti allo stesso ritmo. Correndo da soli si elimina completamente questo problemino. Altra cosa da fare, è ricorrere alla memoria del nostro corpo e delle sue vecchie abitudini. Mi spiego meglio con un esempio: se prima eravate abituati a correre un mattino sì ed uno no alle 7 con un vostro amico, riprendete la stessa abitudine, ovviamente escludendo, purtroppo, l’amico. Sarà più facile per voi, perché inconsciamente avete già insita l’abitudine alla sveglia ed alla corsa a quell’orario ed in quelle condizioni. Se avete la possibilità di correre in mezzo alla natura, ovviamente sempre in sicurezza, fatelo. Questo aspetto può motivarvi ulteriormente, perché sarete in grado di apprezzare il verde o comunque gli aspetti della natura che in compagnia magari vi sfuggivano, perché intenti a chiacchierare. Inoltre, pensate che ci sono degli studi che hanno dimostrato che correre in mezzo alla natura aiuti a ridurre lo stress ed a migliorare l’umore. Se non avete, però, questa possibilità, provate la tecnica opposta: ascoltate musica o un podcast. In questo modo sostituirete le chiacchiere con qualcosa in grado di distrarvi. Pensate al fatto che correre da soli vi permette di ascoltare al 100% il vostro corpo. Ascoltare il proprio respiro è la prima cosa. Ma non c’è solo quello. I segnali che vengono inviati sono molteplici e solo correndo in solitaria si possono cogliere al meglio. Datevi dei piccoli obiettivi e delle sfide. Anche se davvero infinitesimali, provate a darvi dei piccolissimi obiettivi da raggiungere in termini di tempi o di chilometraggi. Così avrete una motivazione ulteriore per correre. Addirittura, un obiettivo potrebbe essere proprio quello di imparare a correre anche da soli! Porvi un obiettivo e raggiungerlo è motivo di soddisfazione personale. Ma se si riesce nell’intento grazie alle proprie capacità, correndo da soli, ci si sentirà ancor più appagati e realizzati rispetto ad averlo fatto correndo in compagnia. Di contro, voglio ricordarvi che non ci sono gare in vista. E, come già detto in passato, questa potrebbe essere l’occasione buona per imparare ad apprezzare il running per le sensazioni che regala, senza badare al tempo. In fin dei conti, dopo anni in cui ci si sforzava per delle gare, seguendo minuziosamente le tabelle di allenamento, correre senza di esse dovrebbe risultare quasi come una liberazione! Correre da soli vi aiuta a migliorare sotto l’aspetto mentale. Infatti, può capitare che in una gara lunga come la maratona ci si dica “Ma chi me l’ha fatto fare!”. Anzi, credo sia una cosa piuttosto comune. Salvo poi, appena tagliato il traguardo, di cambiare immediatamente idea e pensare alla gara successiva. Ecco, correre da soli aiuta a sviluppare questo aspetto mentale di autocontrollo e di concentrazione. Che può tornare ovviamente utile durante la corsa, ma che può essere decisivo anche nella vita di tutti i giorni, in qualsiasi altro ambiente. ---------------------- Seguimi! 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10 Jul 2020 | Cosa mi ha insegnato (e mi sta insegnando) la corsa | 00:11:21 | |
L’ho già detto in altre puntate, correndo mi sono reso conto che questo sport è in molti casi una metafora della vita. E la corsa, così come la vita, mi ha regalato emozioni di vario genere, alti e anche bassi. Ci sono obiettivi prefissati, una strada da percorrere per raggiungerli, a volte semplice altre meno, a volte ci sono dei compagni di viaggio. Ed infine c’è il raggiungimento del traguardo. Correre mi ha insegnato e tutt’ora mi sta insegnando molte cose, che mi stanno facendo crescere e migliorare, molto più come persona, che come atleta, a dirla tutta. La corsa mi ha insegnato a pormi degli obiettivi. Ma che siano corretti, raggiungibili. Infatti, ho imparato ad accettare alcuni dei miei limiti. Mi pongo degli obiettivi, sì, ma non esagero. La competizione, chiamiamola così, la faccio più con me stesso che con gli altri. Il che non significa arrendersi. Si può fare davvero tutto, specialmente in uno sport come questo, anche correre per ore ed ore. Ma occorre essere consapevoli di ciò che siamo e di quello che possiamo fare. Si migliorerà, ma in modo graduale. Mi ha insegnato la costanza. Senza essere costante negli allenamenti questi obiettivi non sono perseguibili. E senza una preparazione adeguata, raggiungerli diventa davvero complesso. Ho scoperto che, pur essendo costanti, bisogna essere anche flessibili. Infatti, non riesco mai a seguire al 100% una tabella allenamenti, per svariati motivi. Ma non importa: un po’ di elasticità mentale fa sempre bene. Ho capito che si corre anche e soprattutto con la testa. E correre spesso migliora la mia situazione: riesco a fare ordine nelle mie cose, nelle mie priorità. Ho appreso come ascoltare meglio il mio corpo. Comprendendo le sensazioni che restituisce. Sto pian pianino imparando a sentire quando mi sta lanciando dei segnali di attenzione. Dove devo fermarmi o comunque diminuire gli sforzi profusi. E di conseguenza ho scoperto di come il recupero (attivo e non) sia importante. Ho anche imparato a fare qualche piccolo sacrificio (tipo ore di sonno), in nome di una cosa che mi appassiona. Ho imparato anche a mangiare meglio. Ponendo più attenzione a ciò che metto sotto i denti. Sfatando il falso mito che si corre per poter mangiare di più. Purtroppo, non è vero! Non che non si possa dimagrire correndo, ma quasi nessuno corre davvero per questo motivo. Ho capito che correre da solo mi fa bene. Perché per me è un po’ un momento di meditazione, nel quale mi isolo da tutto e mi rilasso. Questo mi accade tendenzialmente durante i lunghi lenti o al limite durante qualche corsetta facile mattutina. Certo, correre in compagnia è sicuramente piacevole. Il tempo passa più in fretta e non è una cosa che rinnego od evito. Però avere ogni tanto uno spazio tutto mio credo che mi faccia solo che bene. E ho scoperto che non solo solo, dopotutto. Ci sono tanti “malati” (in senso buono) come me, o anche di più. Volontari, dalle Parkrun sino alle gare, che lo fanno solo per piacere personale, senza nessun tornaconto tangibile, se si esclude quello umano. Ma ho anche scoperto che i coglioni ci sono anche in questo mondo, come in tutti, del resto. Ho capito di non esaltarmi troppo per una prestazione, perché senza la giusta attenzione, si potrebbe cadere da un momento all’altro. Ma, al contrario, ho anche capito che dopo un momento no spesso poi torna il sereno. Un acciacco ci può tener fuori qualche giorno, ma poi si riesce a tornare a correre e a godersi questi momenti. Ho imparato ad apprezzare di più la mia città, vivendola in orari che altrimenti non avrei mai vissuto. E anche ad affrontare meglio il freddo e la pioggia. Ho imparato (parola grossa) a fare un podcast. Diciamo che sto migliorando. E sto imparando a parlare e ad esprimermi meglio… almeno spero! La corsa mi ha dimostrato che, passo dopo passo, gradualmente, si può fare tutto. Partendo dal fare un podcast, fino al correre una gara lunghissima. Del resto, sono partito che facevo fatica a correre 6km di fila e sono arrivato a correre una maratona. Come l’ho fatto io, ce la può fare chiunque! ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
22 May 2020 | Come correre la prima ora di fila | 00:12:13 | |
Obiettivo per chi inizia spesso è correre per 60 minuti. Come fare? Dipende ovviamente dalla condizione fisica, dallo stato di forma e da 1000 altri fattori. In ogni caso è necessario avere pazienza e fare le cose per gradi. Ci sono passato anche io. L'importante è non partire a bomba. Per chi inizia da zero Prima di partire vi consiglio la visita medica. Poi un paio di scarpe da running e potete iniziare. Link alla puntata sul come scegliere le scarpe: https://gopod.me/da0a42-013 All'inizio è meglio alternare corsa e camminata per un po'. Su internet ci sono svariate tabelle. Ve ne linko alcune. Tabella 1: https://www.runnek.it/blog/tabella-di-allenamento-come-correre-per-unora-di-fila/ Tabella 2: https://www.runlovers.it/2011/programma-facile-facile-per-chi-vuole-iniziare/ Servono costanza e pazienza. Minimo 3 uscite settimanali. Il riposo comunque è fondamentale. In media ci vogliono dalle 10 alle 14 settimane, ma non dovete avere fretta. Ascoltate il vostro corpo. Pazienza se ci mettete di più. Evitate di farvi prendere dall’entusiasmo iniziale. Nelle tabelle le settimane sono solo indicative, ma dovrete passare alla settimana successiva soltanto nel momento in cui vi sentirete bene e non affaticati al termine di un’uscita. Ricordatevi, quando correre, di farlo lentamente. Assecondare il vostro corpo, senza fretta. Per chi inizia da una base più solida (4/5km di corsa di fila) il percorso sarà più breve. Qui porto la mia esperienza. Ci ho messo circa 4 settimane. 3 o 4 allenamenti settimanali. Allenamento leggermente più lungo nel weekend. Ma in questo caso la differenza tra un'uscita e l'altra era minima. Sono salito gradualmente. Solo corsa lenta, a sensazione. In entrambi i casi si cresce piano piano, senza ansie da tempi e prestazioni. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
12 Jun 2020 | Come gestisco la mia rotazione delle scarpe da running | 00:11:44 | |
Oggi voglio parlare di scarpe da running. Un argomento sempre molto caldo per gli amanti della corsa. Visto che siamo tornati a correre, siamo anche tornati a consumare scarpe. E poi sono un amante delle scarpe. Si dice che siano le donne quelle in fissa con le scarpe... Ma io faccio decisamente eccezione e ho tantissime paia di scarpe, anche non da running. E ho approfittato della scusa della corsa per allargare via via la mia collezione. All'inizio basta anche un solo paio di scarpe, ma il mio consiglio, se avete intenzione di fare un po’ più sul serio con la corsa, è di prenderne almeno un altro. Quali sono i vantaggi del ruotare le scarpe? Perché una scarpa deve essere funzionale. A noi, in base alle nostre caratteristiche, ma anche per svolgere tipologie di attività diverse. Una scarpa deve funzionare per ciò che si desidera fare. Possiamo fare il classico paragone con le gomme della macchina, dove si cambia la mescola degli pneumatici a seconda della stagione. Ma anche della Formula 1 o della MotoGP. Per quanto non sia un esperto di questi sport, si mettono gomme diverse, più dure o più morbide a seconda della prestazione ricercata. Ecco, anche per la corsa il discorso è simile. Anche se l’impatto sulle nostre prestazioni, in proporzione, è sicuramente minore che per la Formula 1. Tuttavia, avete capito il concetto: per attività dove è richiesta velocità ci sono scarpe più adatte di altre. Viceversa, per allenamenti più lenti sono altre le scarpe migliori. Inoltre, ruotare le scarpe è utile anche per far riposare la scarpa stessa, allungandogli la vita. Infatti, un uso quotidiano della scarpa può portare i materiali ad un deterioramento più rapido rispetto al concedere una giornata di riposo tra un utilizzo e l’altro. Poi serve anche per prevenire infortuni. Perché il corpo tende ad abituarsi ad una scarpa e relativa postura. Cambiando di colpo modello, una volta che la prima scarpa si è logorata, potremmo avere dei fastidi. Però, quando si cambia modello di scarpe, soprattutto se non si ha una tecnica di corsa impeccabile, bisogna stare attenti. Si tratta di provare e, anche testando il modello in negozio, non è detto che poi si sia scelto il modello migliore. Va messo in conto che si potrebbe sbagliare scarpa e che questo potrebbe creare qualche fastidio a tendini e ginocchia in primis. Il mio consiglio quando si cambia radicalmente tipologia di scarpa da running, è di fare le cose gradualmente, usando la scarpa per pochi km e non tutti i giorni. Aumentando poi col passare del tempo. Anche per questo motivo, è importante avere più modelli a disposizione. Io stesso, come tutti, sono partito con un solo paio di scarpe, poi sono passato a due e adesso ne ho tre, che alterno a seconda del tipo di uscita. Non ho scarpe da trail o da pista. Importante premessa: non vado a consigliarvi quale sia il modello giusto per voi, perché ognuno è fatto in modo diverso. Ne ho già parlato in una ormai vecchia puntata, una delle prime, dove parlavo di come scegliere le scarpe da corsa. Link: https://gopod.me/da0a42-013 E non voglio neanche fare pubblicità a marchi e modelli particolari, anche perché non prendo una lira per farlo, ma racconto semplicemente la mia esperienza. Inoltre, so anche che ci sono alcuni di voi che mi hanno anche scritto in privato che praticano il natural running e che corrono, ad esempio, con le Vibram Five Fingers. In questo caso, non ne parlo, perché, pur essendo tentato dall’avvicinarmi ad uno stile di corsa più naturale, non ho esperienza in merito, se non per sentito dire. A tal proposito, ho anche parlato recentemente di un libro “Born to run”, che è una sorta di elogio alla corsa naturale. Link: https://gopod.me/da0a42-052 Piuttosto, oggi vi parlo di come gestisco io la rotazione delle scarpe ed in particolare di come anch’io nel mio piccolo mi sia “evoluto” a riguardo. Come dicevo, sono partito con un solo paio di scarpe, le Brooks Aduro 6, che erano per me un giusto compromesso tra protezione e prestazioni. Si tratta di scarpe piuttosto protettive, delle A3, ma non a livelli massimi. Del resto, in quel momento non avevo intenzione di fare una maratona. Essendo un modello comunque abbastanza duttile, ho usato quelle scarpe sia per tutte le mie primissime uscite a ritmo lento, che per i primi lavori di qualità. Dopo qualche mese ho inserito un altro paio di scarpe specifico per gli allenamenti veloci. In questo caso, sono passato a delle A2. Quindi, scarpe con meno drop e meno protezione, ma più secche e reattive. Queste sono scarpe che personalmente uso tutt’ora negli allenamenti come ripetute o fartlek particolari. Le ho usate anche in gara, ma al massimo per una 10km. Devo dire che effettivamente, soprattutto nelle primissime uscite, la differenza, anche per un tapascione come me, si sentiva. Quando poi ho deciso di provare la distanza regina della maratona, sono andato in negozio per farmi consigliare un modello adatto. E sono tornato a casa con un altro paio di Brooks: le Ghost 12. Non sono un fanboy di Brooks. Però devo ammettere che sia con entrambe le scarpe ho trovato un bel comfort, cosa fondamentale per chi corre per lunghe distanze. Ho usato le Ghost per tutte le mie uscite lunghe di avvicinamento alla maratona e per correrci anche la maratona stessa. Ad oggi come ruoto le tre scarpe a mia disposizione? Uso le scarpe più veloci esclusivamente per gli allenamenti di qualità: ripetute e simili. Solitamente questi allenamenti non superano mai i 10km. Oppure, le uso per gare brevi. Esistono anche scarpe che sono proprio specifiche per la gara, ma non ne possiedo. E non è che non ne ho perché ora non ci sono gare ufficiali in vista. E’ che sono un tapascione e spendere 200€ per un paio di scarpe, che magari non saprei neanche sfruttare al 100%, non mi sembra una grande idea. Uso le scarpe “intermedie” per le uscite di corsa lenta o di ritmo medio. All’inizio usavo le Aduro 6 anche per i lunghi. Diciamo che il range di chilometraggio di queste scarpe va da un’uscita breve di 6-7km, fino alla mezza maratona. Tant’è che l’ultima mia mezza, corsa a febbraio, l’ho fatta proprio con queste scarpe. Quindi, sì, anche loro le ho usate in gara. Infine, uso le scarpe più protettive per i lunghi ed i lunghissimi. Sicuramente le ho ai piedi quando ho in programma di superare i 20km. Tuttavia, mi è capitato di usarle anche per qualche lungo meno impegnativo, attorno ai 15km. Come detto, anche questa tipologia di scarpa, per un pippone come il sottoscritto, può essere adatta anche alla gara. Ovviamente per una competizione lunga, come la maratona, dove il comfort è fondamentale, ancor più della prestazione. Sintetizzando, adeguo la scarpa al chilometraggio ed alla velocità che penso di sostenere in quella determinata uscita, sia essa un allenamento che una gara. Non avendo scarpe specifiche per le gare, uso quelle che ho, in base alle loro caratteristiche, adattandole alla competizione che vado ad affrontare. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
23 Jun 2020 | Quando cambiare le scarpe da corsa | 00:10:01 | |
Oggi voglio provare a rispondere ad una delle domande esistenziali dei runner: “quando sostituire le scarpe da corsa?”. Però prima di dare le indicazioni specifiche sul come fare, vorrei spiegare il perché sia importante. Al di là dell’aspetto estetico, la sostituzione delle scarpe da corsa è importante per problemi che potrebbero derivarne legati alla salute del piede, delle articolazioni e della colonna vertebrale. Infatti, dopo un po’ di tempo l'intersuola e la suola delle scarpe da running iniziano a cedere, compromettendo l’integrità della scarpa. Una scarpa troppo usurata potrebbe causare lesioni all’arco plantare e ad altre parti del corpo, perché più a lungo si corre con scarpe deteriorate e maggiore è il rischio di infortuni. Se una scarpa è deformata, il nostro piede tende a cedere nella zona rovinata in modo ancor più accentuato, peggiorando lo stile di corsa, facendoci muovere in modo innaturale e pericoloso. Ovviamente, anche le performance stesse calano via via che la scarpa si usura. Non è comunque il motivo principale per le quali cambiarle. La salute, invece, sì che è la priorità. La prima cosa da controllare su una scarpa sono i km fatti. Non esiste una regola fissa sulla durata in km di una scarpa: varia all’incirca dai 500 agli 800 chilometri, ma non solo. Anche come corriamo e dove ci alleniamo influisce. Farò una puntata di approfondimento sul tema nelle prossime settimane. Comunque, segnatevi i km che fate con le vostre scarpe. Potete usare Strava, Garmin connect o altre app che memorizzano in automatico i km fatti. E’ necessario saperlo, perché all’apparenza, se trattate bene, le nostre scarpe potrebbero sembrare ancora quasi perfette, ma la realtà è che sono finite e stiamo rischiando un infortunio. Tenete presente che di solito le scarpe più protettive durano di più, come le A3, mentre quelle meno protettive possono campare anche meno di 400km. Segnando i km avremo anche solo il primo campanello di allarme per controllare lo stato di salute delle scarpe, una volta arrivate sopra una certa soglia. Se le nostre scarpe sono arrivate attorno agli 800km è bene darci una bella occhiata, perché potrebbero essere da buttare. Altro aspetto da controllare: lo stato della suola. E’ forse il segno più evidente. Quando la suola inizia ad essere liscia, specialmente nei punti dove atterriamo e spingiamo per correre, probabilmente è il caso di cambiarla. L’usura della suola non sarà mai omogenea, per via dello stile di corsa che ci porta a consumare maggiormente determinati punti. Ho notato persone correre con scarpe veramente liscie, quasi arrivate all’intersuola. E’ un comportamento molto pericoloso per la propria salute. Sempre riguardo la suola, occorre verificare la zona del tallone. Un consumo di questa parte potrebbe essere dovuto anche alla caviglia, che in alcuni casi esce dall’alloggiamento naturale e provoca attrito durante la corsa. Una soluzione potrebbe essere quella di stringere con più forza i lacci della scarpa, per fornire un maggiore sostegno sulla parte superiore del piede, evitando che il tallone e la caviglia si muovano eccessivamente. E’ bene controllare anche i lati della scarpa. Se questi sono molto usurati, ma la suola è ancora in buona salute, potrebbe significare si è scelto un numero sbagliato, una misura sbagliata. Poi, occorre dare uno sguardo all’intersuola. Ovvero, la parte centrale, che sta tra la suola e la struttura della scarpa. Osservatela lateralmente, da entrambe la parti. In alcune scarpe tendono a crearsi delle grinze, delle pieghette nell’intersuola stessa, che perde così di integrità e di elasticità, andando a piegarsi. Se queste pieghe sono molto marcate, molto visibili, significa che la scarpa è finita e che ha perso le sue proprietà di ammortizzazione. Questo potrebbe accadere anche con scarpe con chilometraggio non elevato, ma magari vecchie. Nel senso che sono state comprate tempo addietro e poi usate poco di frequente. Altro modo per verificare l’usura delle scarpe, è quello di poggiarle entrambe su una superficie piana, va bene per terra o su un tavolo, e vedere se sono deformate. Questo, in particolare, potrebbe accadere su una scarpa delle due, qualora non fossimo perfetti nel nostro stile di corsa e magari spingiamo di più su una gamba e su una zona del piede stesso, rispetto all’altro. Per esempio, ci potremmo accorgere di una zona sollevata su un lato. Quello potrebbe essere un segno che la scarpa è da cambiare. Infine, a prescindere dai vari segnali visivi della scarpa, il più importante a cui prestare attenzione è senza dubbio il presentarsi di dolore o di fastidi. Infatti, soprattutto se il dolore compare in punti differenti e insoliti, potrebbe essere arrivato il momento di cambiare le scarpe da corsa. Come ripeto sempre, è necessario essere in grado di ascoltare e percepire le sensazioni che ci dà il nostro corpo. E questo caso non fa certo eccezione. Ricapitolando: ricordiamoci che usare una scarpa finita può farci del male. Segnamo i km percorsi con quel paio di scarpe. Guardiamo l’aspetto esteriore delle scarpe stesse: la suola, l’intersuola e proviamo a guardarle appoggiata su una superficie piana. Infine, importantissimo: ascoltiamo eventuali acciacchi che potremmo avere dal suo utilizzo. ---------------------- Seguimi! 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16 Jun 2020 | Correre con il caldo: 12 consigli per l'estate | 00:15:00 | |
Cintura-Marsupio Salomon Pulse Belt: https://amzn.to/3hG4VmO Borraccia Salomon Soft Flask 500: https://amzn.to/2V4beae ---------------------- Sta arrivando l’estate e con essa il caldo. Oggi vorrei fare una bella listona con una dozzina di consigli sul come affrontare le vostre corse, adesso che il termometro sta salendo. Alcuni potrebbero sembrarvi banali, soprattutto se siete dei runner esperti, che hanno già affrontato più di una estate correndo, ma a volte è meglio non dare nulla per scontato. Abituatevi gradualmente Date al vostro corpo il tempo di abituarsi alle nuove temperature ed evitare allenamenti ad alta intensità nelle giornate troppo calde. Invece, è bene aumentare n modo graduale l’intensità degli allenamenti. Correte presto o sul tardi Puntata "Perché mi piace andare a correre al mattino": https://gopod.me/da0a42-015 Le prime ore del mattino sono le più fresche della giornata. Se ne avete la possibilità, correte al mattino, magari prima di andare al lavoro. In alternativa, scegliete un orario serale, possibilmente dopo le 20, quando c’è ancora luce, ma il sole non scalda più l’aria. Cercate in ogni caso di evitare le ore centrali del giorno. Cercate l’ombra Se proprio dovete correre durante il giorno, cercate percorsi perlomeno ombreggiati. Parchi o boschi in primis, dove almeno il sole batte meno. Cercate di evitare l’asfalto Un po’ collegato al punto precedente. Con il caldo le strade restituiscono calore. Se possibile, cercate tracciati alternativi. Il massimo, in questa situazione, è correre in zone dalla vegetazione fitta o lungo i corsi d’acqua. Proteggetevi Se avete intenzione di correre per molte ore, indossate qualcosa di traspirante in testa. Esistono dei cappelli traspiranti pensati appositamente per questo scopo. La testa si scalda parecchio e deve scambiare calore con l’esterno per raffreddarsi. Inoltre, proteggetevi spalmando sulla pelle della crema solare, contro i raggi UVA. Bevete Banale dirlo? Beh, c’è chi sottovaluta la cosa. Occorre bere prima, durante e dopo l’attività. Infatti, si suda, inutile negarlo, anche dopo pochi passi ed è necessario partire già ben idratati. Per i runner mattinieri, bastano anche un paio di bicchieri d'acqua prima della partenza. Se invece andate di sera dovete bere almeno un litro e mezzo di acqua durante la giornata. E forse anche qualcosa di più. Se il vostro allenamento è piuttosto lungo, portatevi almeno una borraccia da mezzo litro. Esistono numerosi modi per portarsela dietro anche comodamente. Io uso un marsupio della Salomon, con in abbinata una borraccia soft flask da mezzo litro Cintura-Marsupio Salomon Pulse Belt: https://amzn.to/3hG4VmO Borraccia Salomon Soft Flask 500: https://amzn.to/2V4beae Valutate però anche percorsi che abbiano delle fontanelle, per bagnarvi, bere e anche per riempire nuovamente la borraccia stessa. Una volta terminato l’allenamento, bevete ancora e ancora. Dovete recuperare e reintegrare il più possibile. Non sottovalutate i sali minerali In generale, l’alimentazione di uno sportivo dovrebbe contenere già cibi ricchi di vitamine e minerali un po’ tutto l’anno. Ma con il caldo la cosa si accentua: il corpo perde molti più minerali con il sudore e dal momento che non è in grado di produrre da solo i minerali, vanno reintegrati con il cibo: banane, alimenti integrali, ma a volte anche le bustine di integratori di sali minerali possono fare al caso nostro. Fatevi una doccia anche prima di partire Lo ammetto: non sono un amante di questa strategia. Tuttavia, farsi una doccia fresca prima di uscire permette di rallentare il surriscaldamento del corpo. Io, più che la doccia, preferisco bagnarmi la testa, il collo e i polsi prima di uscire. Usate un abbigliamento adeguato: ovvero, copritevi poco Occorre agevolare la dispersione del calore. Pertanto bisogna vestirsi il meno possibile. Io, ad esempio, anche in allenamenti piuttosto lunghi rinuncio alle calze a compressione, per far sì che la gamba respiri di più. Usate abbigliamento tecnico, traspirante, che accumuli meno sudore possibile e che lo faccia evaporare. Bisogna cercare di agevolare il trasferimento del sudore dalla pelle verso l’esterno. Usare dei calzini adatti, traspiranti, preverrà anche l’insorgere di vesciche. Abbassate le vostre aspettative Con il caldo disperdiamo più calore e sudiamo di più. Motivo per il quale le nostre prestazioni saranno peggiori rispetto a quando correvamo con il fresco. Non andate nel panico se a parità di frequenza cardiaca andate un po’ più lenti. E’ una cosa assolutamente normale. Anzi, se vedete che la frequenza sta salendo troppo, rallentate. Ascoltate il vostro corpo Lo so cosa state pensando: ebbene sì, sono riuscito a dirlo anche in questa puntata! Ascoltate quello che il vostro corpo sta cercando di comunicarvi. Se vi sentite stanchi o spossati valutate di non allenarvi o di svolgere un allenamento meno intenso. E se state correndo e avete mal di testa, sete intensa, crampi o capogiri, fermatevi subito, cercate un posto all’ombra e bevete. Non c’è assolutamente motivo di continuare a correre in queste condizioni. Concedetevi più recupero In parte correlato al punto precedente. Quando fa caldo, il corpo ha anche bisogno di più tempo per recuperare tra un allenamento e l’altro. Se non vi sentite in piena forma, meglio prendere un giorno di riposo o al limite scegliere per altre soluzioni di allenamento diverse, come il nuoto, sia esso svolto in piscina o al mare. A volte potete anche non correre Lo so, fa male sentirselo dire. Ma in alcune giornate e situazioni forse può essere il caso di rinunciare alla corsa. Del resto, non ci sono gare in programma e non è il caso di star male per una corsa persa. Tuttavia, esistono delle soluzioni alternative per chi non vuole rinunciare allo sport: innanzitutto, c’è il tapis roulant. C’è chi lo ha a casa, magari se l’è comprato nel periodo della pandemia. E in casa, con l’aria condizionata sicuramente si sta meglio che sull’asfalto. Oppure, c’è la palestra. In alternativa, potreste provare la bici, che magari riuscite a raggiungere luoghi più freschi. Oppure una bella nuotata, se possibile al mare, ma anche in piscina, per chi non abita in una località balneare. ---------------------- Seguimi! 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19 Jun 2020 | Le mie gare: Firenze Marathon 2019 | 00:15:40 | |
Questa è la puntata della vergogna, ma anche dell’onore. Della sofferenza, ma anche della soddisfazione. Una puntata nella quale metto a nudo una mia esperienza anche imbarazzante, dove spero che possiate anche divertirvi. La mia esperienza alla Firenze Marathon 2019. Chi mi ha scoperto ascoltando una puntata di Runlovers di circa un mesetto fa, sa di cosa sto parlando. Per gli altri, anticipo solo che il modo di dire inglese “shit happens” non potrebbe essere più azzeccato. Questo podcast è per me un diario. E nei diari c’è sempre qualche episodio che merita attenzione. Questa è una pagina se vogliamo agrodolce, ma comunque importante. Vi dicevo di Runlovers, perché in una bella puntata del loro podcast, Fuorisoglia, Sandro e Martino hanno letto una mia mail in cui anticipavo il momento clou di questa mia esperienza. Si è trattato di fatto di uno spoiler di ciò che oggi avrei raccontato, entrando più nel dettaglio. Se volete recuperare anche quella puntata, ve la linko: https://www.runlovers.it/2020/i-vostri-fuori-soglia/. Oltre alla mia, ci sono tante altre esperienze, che oltretutto sono decisamente più serie e formative rispetto al mio contributo, che è servito più che altro per far fare delle risate agli astanti. Premetto che non avevo mai fatto una maratona e fino a quel momento avevo corso spesso, anche e soprattutto in allenamento, delle mezze o delle uscite da 25km o giù di lì. Ma la maratona per me restava un miraggio, seppur ce l’avessi in testa da qualche mese. Ho deciso di battezzare Firenze come luogo per la mia prima maratona, perché avevo il vantaggio dell’appoggio strategico della mia ragazza, che aveva casa lì, a pochi minuti da Piazza del Duomo. In modo da non dover sobbarcarmi fatiche e spese di viaggio per questa occasione. Mi sono detto “Se non lo faccio adesso, che ho pure la partenza a pochi metri da casa, non lo faccio più!” E così ho superato la mia sindrome dell’impostore e mi sono iscritto! Ho affrontato una lunga preparazione alla Maratona di Firenze, allenandomi senza gare per 3 mesi. Durante questa preparazione ho superato in più di un'occasione i 30km, senza neanche soffrire più di tanto: 32, 34, 35km. E dire che per me, runner da non troppo tempo, era un territorio abbastanza inesplorato. Insomma, la preparazione è stata ottima. E affrontavo la distanza regina della maratona per la prima volta anche con un cauto ottimismo. Mi ero posto due obiettivi: arrivare divertendomi, il più importante. E, se possibile, farlo entro le 4 ore. E, onestamente, ero abbastanza sicuro di farcela. Al sabato, giorno precedente la gara, sono andato alla Stazione Leopolda a recuperare pettorale, pacco gara e maglietta. Quest’ultima devo dire davvero bella. Tutt’ora la sto utilizzando nei miei allenamenti. E anche in gara, il giorno dopo, ho visto indossarla a tanti atleti. Il pacco gara conteneva un po’ di oggettini carini, su tutti un utile scaldacollo elastico e qualche gel. Considerando che mi ero iscritto con un po’ di anticipo, non pagando il prezzo pieno, ma usufruendo di una tariffa agevolata, sicuramente un bel pacco gara in relazione al costo di iscrizione. A Firenze, data le esperienze passate delle due maratone precedenti, corse in condizioni climatiche difficili, tutti temevano un’altra giornata fredda e piovosa. Invece, la domenica si è rivelata una bella giornata, abbastanza fresca, ma se consideriamo che era il 24 novembre, neanche tanto. 9000 pazzi festanti hanno riempito le vie vicino a Piazza del Duomo, luogo della partenza. Nonostante le tante persone, ho trovato quasi subito il mio passo, abbastanza regolare, sempre qualcosa sotto i 5 minuti e 40 al km. Che mi avrebbe permesso, secondo i miei piani originali, di arrivare relativamente tranquillo al traguardo sotto le 4 ore. I primi 15km li ho corsi come un orologio svizzero. Riguardando la mail con i passaggi devo ammettere che i miei tempi erano perfetti per quello che volevo fare. Ma, proprio al 15° km è avvenuto il primo segnale di avvertimento. Ho iniziato a sentire qualche movimento intestinale non gradito. Ho rallentato leggermente, ipotizzando e sperando che fosse una cosa momentanea. Purtroppo non è stato così. Sono sbattuto, come dicevo anche nella mail mandata a Sandro e Martino di Runlovers, su quello che ho ribattezzato come “il muro del Sebach”. Per chi non lo sapesse, i Sebach sono i ben noti bagni chimici, tra i luoghi più inospitali del pianeta, specie se utilizzati da numerosi runner sudati. Ho dovuto fare due stop per espletare i miei bisogni, sui quali non c’è bisogno di aggiungere molto. Avete capito. E mi ricordo come fosse oggi: km 22,5, vicino agli spugnaggi e km 30. In quest’ultimo sono stato chiuso per molti minuti. Uscendo, dopo aver ridotto il bagno non so in quali condizioni, mi sono scusato con un filo di voce con lo sventurato runner che lo avrebbe utilizzato dopo di me: “Mi dispiace tanto”. Queste due soste, oltre ad avermi fatto perdere complessivamente più di 20 minuti (e vi assicuro che 20 minuti chiusi in un bagno chimico non sono il massimo!), hanno fatto sì che mi disidratassi, portandomi ad avere anche i crampi ben prima di quanto potessi immaginare. Ma non ho desistito, non ho mollato. E, seppur con un ovvio rallentamento, l’ho portata a casa. Invece delle 4 ore previste, ce ne ho messe 4 e 45. Alla fine, nonostante tutto, sono arrivato poco più che a metà classifica: 4900° e qualcosa su 9000. Considerando le mie condizioni, neanche poi così male! Durante la corsa ho pensato di ritirarmi, ma ho voluto tener duro, perché mi sentivo di dover onorare i miei 3 mesi di preparazione, almeno portando a termine il mio sforzo. Come in tanti, ho pensato a più riprese “Ma chi me l’ha fatto fare!”. E ho continuato a pensarlo anche mentre tornavo a casa. Tuttavia, dopo aver metabolizzato l’accaduto è tornata prepotente la voglia di correre… Insomma, anche dopo questo episodio, avrei voluto affrontare nuovamente i 42km, magari nuovamente a Firenze, ma questo maledetto Covid-19 sta rovinando i piani miei e di tutti quanti noi. Ma appena avrò l’occasione, affronterò nuovamente la distanza regina, sperando stavolta di non ricevere spiacevoli sorprese! L’organizzazione, seppur ci siano stati degli strascichi polemici per un cambio di percorso dovuto ad una fuga di gas, secondo me è stata ottima. Tantissimi ristori e molto forniti, a prescindere dai presunti colpevoli sali minerali. Un percorso meno facile del previsto, con strade in alcuni tratti strette e ricche di curve, che possono farti perdere ritmo, ed un cavalcavia spezzagambe attorno al 35° km. Tuttavia, tutti i passaggi all’interno della città sono davvero spettacolari. E’ una gara nella quale ti verrebbe ogni tanto da fermarti per ammirare la bellezza dei posti, specialmente nei primi e negli ultimi km. Seppur quelli li abbia corsi un po’ in apnea. Non mi scorderò mai il passaggio su Ponte Vecchio, tra due ali di folla. Secondo me è una maratona che merita davvero e mi sento di consigliarla a chiunque! Inoltre, mi sembra doveroso ringraziare tutti i volontari, gentilissimi, che mi hanno incitato anche nei momenti più difficili e la mia ragazza, che è rimasta un’ora davanti alla linea del traguardo, ad aspettare invano che arrivassi, finché un uomo puzzolente non le si è presentato davanti con al collo una sudatissima medaglia. Medaglia molto bella, tra l’altro! E, per me, comunque ricca di significati: la mia prima maratona ed un’esperienza in ogni caso indimenticabile. Sul canale Telegram metterò qualche foto della gara e della medaglia. Link: https://t.me/da0a42 ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
26 Jun 2020 | Gare virtuali: cosa sono, pro, contro e pensieri sparsi | 00:21:05 | |
Cosa sono le gare virtuali? Gare di qualsiasi distanza (5, 10, mezze, maratone, ultra) che ci troviamo a fare se vogliamo gareggiare in questo 2020, per via della gare cancellate, spostate, rinviate per le ben note vicende Covid-19. Alcune gratis, alcune a pagamento. Di queste a pagamento alcune con scopi benefici o comunque una buona parte di quanto in si pagava di iscrizione andare poi in beneficenza. A volte ci sono format diversi. Non solo la distanza secca, ma ad esempio, come il Passatore, che si potevano sostenere i runner, “versando” il proprio contributo. O a squadre. O un determinato numero di km da fare in una settimana (tipo la Centurion, 100 miglia in 7 giorni). O, sempre come l'ultima Centurion, con il dislivello da fare. Dove trovarle Ci sono tante iniziative al momento, tra privati, gare ufficiali saltate, ecc. Seguendo i vari siti di informazione sul running ne trovate. Ogni tanto le segnalo anche sul canale Telegram (https://t.me/da0a42). Vi linko un sito che cerca di raccoglierne il più possibile: https://www.maratoneinitalia.it/GareVirtuali.htm Pro - Al momento è quello che passa al convento. - Ci danno motivazioni, un obiettivo e ci fanno impostare una tabella allenamenti, impegnandoci nella preparazione come se la gara ci fosse per davvero. - Se decidi di fare una maratona, una ultra o cose così ti fai un grosso allenamento, che altrimenti non faresti. - Corri sotto casa, più o meno quando vuoi. Che può permettere buoni risultati, soprattutto su distanze contenute. Puoi ottimizzare lo sforzo, perché puoi partire nell’orario in cui ti senti meglio e nel quale sai avere le performance migliori, nelle condizioni climatiche migliori, nel tracciato che conosci a menadito. Una cosa alla Kipchoge, Ineos 159. Ovviamente con le debite proporzioni. - Si tratta di un’esperienza nuova, nel bene e nel male. - Alcune gare sono comunque organizzate bene. Contro - Non vivi l’esperienza completa, con le altre persone. Manca la condivisione contemporanea della gara. - Non viaggi per vedere posti nuovi. - Ogni gara è uguale all’altra. La Maratona di Roma è identica a quella di Firenze, che è identica a quella di Boston. Devi solo completare la distanza. - Non c’è coinvolgimento emotivo. O almeno, non come in una gara vera. Manca l'adrenalina della gara, dove sei gomito a gomito con gli altri. - Niente expo, ritiro del pettorale e così via. - Devi fare tutto in autonomia a livello di acqua e rifornimenti. Sulle gare più lunghe può essere impegnativo. - Hai meno ricordi “tangibili”. E non parlo solo del pettorale, dei gadget e del pacco gara. - Non hai un confronto diretto con le persone, se non leggendo i tempi alla fine. - Pare che qualche imbroglione ci sia. Gente che blocca l’orologio, che va in bici e così via. E, considerando che in queste gare non si vince praticamente nulla, la cosa è di una tristezza inenarrabile. Cosa ne penso Sono meglio di niente, ma non è ovviamente la stessa cosa. Come credo tutti, preferisco di gran lunga l’esperienza live. Dove vai sul luogo e vivi tutto: luogo, persone, paesaggio, ecc Manca il contesto e, onestamente questo leva tanto. Pur essendo un palliativo, ci permettono di provare qualcosa di nuovo, di darci degli obiettivi più tangibili. Per la loro natura, possono permetterci di ottenere dei risultati interessanti, specie per la distanze più brevi. Io poi, lo sapete, continuo a ripetere che questo sia un momento d’oro per scoprire l’amore verso questo sport a prescindere dalle tabelle di allenamento, ma solo per il gusto di uscire per correre. Insomma, parteciperò a delle virtual run, ma si può benissimo continuare a correre con piacere anche senza. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
30 Jun 2020 | Q&A #1 - Il primo esperimento in cui rispondo alle vostre domande | 00:19:01 | |
Oggi vado ad inaugurare il primo Q&A di Da 0 a 42. Se volete che questo non sia il primo ed ultimo Q&A del podcast, mandatemi anche voi le vostre domande. Possono essere sulla corsa, ma anche no. Sbizzarritevi! Scrivetemi su Telegram al mio account @lorenzomaggiani. Oppure via mail o sui social. 1) Matteo: "Mai pensato ad andare oltre la 42? E se sì, che distanza ti piacerebbe provare e con quale corsa? E altra domanda che non c’entra nulla mai pensato ad una puntata chiacchierata? Con un amico o qualcuno in cui chiacchieri del più e del meno, argomento corsa?" 2) Giovanni: "A me piacerebbe una puntata in cui parli dei video documentari film ecc disponibili sulle varie piattaforme tipo Youtube, Netflix, Prime ecc. Ho visto quello che hai consigliato in una tua puntata "We need lungs" e l'ho trovato molto bello per cui, secondo me, dai buoni consigli." We Need Lungs - I Pirenei di corsa (Amazon Prime) - Puntata https://gopod.me/da0a42-039 TV e running: Kilian Jornet, Path to Everest (Amazon Prime) - Puntata https://gopod.me/da0a42-051 Michele Graglia: Mountains Within (YouTube): https://youtu.be/1yB1dq71cFY Orobie d’un fiato (YouTube): https://youtu.be/JVXow2z0HX8 Sito di Red Bull (segnalato da Symeonos): https://www.redbull.com/int-en/discover The Barkley Marathons: The Race That Eats Its Young (Netflix) - Segnalato da Sirio Negri, di Capre Bipedi Siti in cui si parla di film sul running - https://www.runnek.it/blog/migliori-film-sempre-sulla-corsa/ - https://www.runnersworld.it/cinema-tv-migliori-21-film-sul-mondo-del-running-9200 3) Romualdo: "Quali valori cardio di riferimento bisogna prendere nelle corse endurance?" Fascia Cardio iGPSPORT HR40: https://amzn.to/2YNyLgw Zone Garmin Connect Zona 1: dal 50% al 60% della FQ cardiaca max. Zona 2: dal 60% al 78% della FQ cardiaca max. Zona 3: dal 78% al’85% della FQ cardiaca max. Zona 4: dall’85% al 91% della FQ cardiaca max. Zona 5: dal 91% al 100% della FQ cardiaca max. 4) Alessandro: "Hai mai pensato di fare video su YouTube?" ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
14 Jul 2020 | Come gestire i km settimanali: quantità o qualità? | 00:13:21 | |
E’ meglio fare tanti km lenti o pochi, ma di qualità? O un mix delle due cose? Come ripartire i km di qualità nel corso della settimana? Insomma, come distribuire e ripartire il chilometraggio settimanale? Sono domande comuni a tutti i runner. Ed oggi provo a fare chiarezza. Gestire il chilometraggio non significa prendere chilometri e distribuirli a casaccio nel calendario, ma di modellare le uscite giornaliere tenendo conto di allenamenti lunghi, recuperi e lavori di qualità. Partirei da un principio, valido soprattutto per le lunghe distanze, ma assolutamente attuabile anche per chi vuole preparare competizioni più brevi (10km). La quantità porta alla qualità. Questo perché più km settimanali si fanno e più si tende a correre meglio. Le performance migliorano. Riuscire ad aumentare il numero di km fatti, anche a ritmo lento, è importante. Anzi, è la base per migliorare. Strategia Digitale: https://www.youmediaweb.com/strategiadigitale/ Tuttavia, è giusto andare anche ad inserire degli allenamenti di qualità nel corso della settimana. Ma non è facile ripartire correttamente il chilometraggio. Come sempre, la cosa cambia da persona a persona: dal livello di preparazione, dallo stato di forma, dall’esperienza pregressa in fatto di running, da tanti altri aspetti soggettivi, ma anche da cosa si sta preparando. Perché preparare una maratona è diverso che preparare una 10km, che è diverso da un’ultra e così via. Però i principi restano più o meno validi in ogni caso. Per cui, oggi darò delle linee guida da seguire, ma nulla di assoluto, proprio perché ognuno deve adattare con intelligenza gli allenamenti alla propria situazione. 1) 80/20 CI sta che per la maratona si faccia più fondo, ma non per forza. 2) Calendario “flessibile” In base al proprio stato di forma ed ai segnali che dà il proprio fisico. 3) Priorità agli allenamenti indispensabili Il lungo, ad esempio. 4) Separare i giorni più difficili A meno che la cosa non sia voluta. Ma lo fanno i runner più esperti e non lo consiglio per tutti. Bisogna sapere cosa si sta facendo. 5) Distribuire i km intelligentemente Se abbiamo 7 giorni in una settimana, cerchiamo di distribuire in modo equo ed intelligente i km. Salvo casi particolari, non c’è motivo di fare tantissimi km, ad esempio, per due giorni consecutivi e poi non fare nulla tutti gli altri giorni. Creare uno squilibrio eccessivo tra i chilometraggi e l’intensità degli allenamenti della settimana può affaticarci ed aumentare il rischio di infortuni. 6) Contare anche il cross-training Potenziamento, core stability, ciclismo, yoga, ecc… 7) Sperimentare e adattare Continuate a sperimentare e adattare le tabelle in base alle sensazioni del momento ed alle esperienze passate. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
03 Jul 2020 | Corsa e vacanze | 00:14:03 | |
La vacanza può essere anche un’occasione per staccare la spina completamente, anche dallo sport. Ma c’è chi invece vuole il contrario, perché lo sport fa parte dell’aspetto ludico e vacanziero. Due macro categorie: 1- chi va in vacanza e vuole trovare luoghi per correre, così anche da esplorare posti nuovi. 2- chi cerca dei pacchetti vacanza omni-comprensivi o addirittura dei camp di allenamento. Partiamo dai primi, i meno “talebani” riguardo il running. Selezionate il vostro luogo di soggiorno. Poi pensate a dove andare a correre. Correre in vacanza può essere un bel modo per girare velocemente un posto nuovo, per darsi nuovi stimoli e per vivere il running un po’ diversamente dal solito. Per trovare i tracciati più battuti e consigliati, potete usare Strava (da desktop), Komoot o Run Linke Locals. Strava: https://www.strava.com Esplora > Esplora segmento. Mettete la località, il tipo di attività (corsa o bici) e il sistema proporrà alcuni percorsi. Muovendo la mappa, zoomando o dezoomando, ne appariranno anche altri. Komoot: https://www.komoot.it Komoot è un’app che consiglia percorsi, anche in base alla preparazione atletica che si ha. Si può usare anche da smartphone, ma da desktop è più comodo. Consiglia anche percorsi di bici, escursionismo, trekking, ecc… Viene bene anche per gli amanti del trail. Fornisce numerose informazioni su terreni, pendenze e così via. Run Like Locals: https://www.runlikelocals.com Sito che raccoglie alcuni percorsi in località turistiche scritti proprio a mano da chi ci è stato ed ha provato. Navigando nel menù “Destinazioni” potrete provare a vedere se c’è il luogo dove andrete a soggiornare. I luoghi non sono ancora tantissimi, ma ci stanno lavorando ed il numero di luoghi e relativi percorsi sta crescendo costantemente. Argomento pacchetti vacanza. Esistono alcune organizzazioni, anche famose, che organizzano delle vacanze incentrate sullo sport e sulla corsa, alcune come fossero proprio degli stage. Fulvio Massini: https://www.fulviomassini.com/vacanze/ Runner 451: https://www.runner451.it/r451-experience/ Allenamenti singoli e collettivi, consigli, tabelle, ecc. Di solito il livello non è altissimo e c’è giustamente spazio per tutti. Alcuni organizzatori comprendono anche l’alloggio, altri no. Ci sono poi anche gli hotel stessi che a volte propongono pacchetti per vacanze sportive. In questo caso è probabile che siano loro ad appoggiarsi a qualche specialista. Il funzionamento è lo stesso di prima, ma ovviamente l’alloggio è l’aspetto principale e il servizio extra è l’aspetto sportivo. Se, in questi casi, avete paura di incappare in qualche fregatura, soprattutto quando trovate dei portali che offrono queste offerte, il mio consiglio da uomo di marketing turistico è quello di cercare su Google la struttura: Nome hotel + Località. Visitate il sito e vedete se anche sul sito ufficiale c’è l’offerta. E’ anche probabile che costi di meno rispetto al portale, perché spesso gli hotel pagano delle commissioni per essere presenti su questi portali. Se sul sito il pacchetto non fosse presente, provate a telefonare o a mandare una mail direttamente all’hotel. Non per contrattare sul prezzo, ma per ottenere informazioni sicure. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
07 Jul 2020 | Correre in spiaggia: pro, contro e qualche consiglio per la sabbia | 00:10:37 | |
Altra puntata dal sapore estivo, per chi può permettersi di correre sulla spiaggia, vuoi perché abita al mare o perché sta trascorrendo o trascorrerà lì le proprie vacanze. Lo stereotipo del runner da spiaggia, tolto quello diventato infelicemente famoso perché placcato durante il lockdown, fa venire in mente un sogno fatato. Ma la realtà a volte è diversa dall’immaginazione. Correre sulla sabbia non è facile: è un’attività benefica ed energizzante, ma ci sono alcuni aspetti da considerare prima di lanciarsi a piedi nudi sul bagnasciuga. Dal punto di vista tecnico, infatti, correre sulla spiaggia è un’attività che deve essere praticata con parsimonia e le dovute accortezze. Se da una parte la corsa sulla sabbia massimizza gli effetti dell’allenamento, dall’altra comporta uno stress particolare per le articolazioni della caviglia e del ginocchio, esposte a traumi. Pro La sabbia crea una resistenza che ti obbliga ad utilizzare molta più energia rispetto alla corsa sull’asfalto. Per correre con il tuo passo usuale, occorrerà sforzare di più i muscoli per evitare di affondare: arrivi si bruciano circa il 30% in più delle calorie rispetto alla corsa sull’asfalto! Inoltre, per affrontare la resistenza e l’instabilità della corsa sulla sabbia, si attiveranno dei muscoli più piccoli che si trovano intorno alle ginocchia, potenziandoli molto di più rispetto a quando si corre su superfici piane. Nonostante l’imprevedibilità del terreno, poi, gli infortuni da impatto solo molto ridotti: se malauguratamente si dovesse cadere, la sabbia attutirà l’impatto con il suolo. Se non avete mai provato l’esperienza del barefoot running, la spiaggia può essere un buon modo per iniziare a correre scalzi. Si potenzieranno i muscoli dei piedi, delle dita dei piedi e del polpaccio, impegnati a mantenere l’equilibrio sulla superficie irregolare. Si tratta anche di una sorta di allenamento propriocettivo, dove migliora l’equilibrio. Purtroppo però ci sono dei contro abbastanza importanti da tenere in considerazione. La corsa in spiaggia sforza i tendini. Soprattutto il tendine d’Achille, che potrebbe infiammarsi. Per evitare infortuni meglio iniziare a correre con le scarpe da running, in modo da offrire un maggior supporto alle caviglie. Correre sulla sabbia richiede un impegno veramente notevole per la parte inferiore della muscolatura della gamba (tricipite surale) che potrebbe andare incontro a contratture o, peggio, a strappi. Affondando e facendo fatica, si rischia di andare ad un ritmo troppo blando e, conseguentemente, non vengono stimolati molti meccanismi tipici di ritmi superiori. Quindi, c’è il rischio di non riuscire a massimizzare gli effetti dell’allenamento. Tuttavia, credo che tra di voi non ci sia nessuno che corre sulla sabbia per vincere la maratona olimpica. Siete convinti di provare? Allora qualche consiglio: 1) Correre sulla sabbia è un allenamento molto intenso: fatelo solo se sei allenato. In caso contrario, meglio fare una passeggiata. O al limite alternare la corsa alla camminata. 2) Correte sulla sabbia bagnata, sulla battigia, che, rispetto alla sabbia asciutta, offre una maggiore consistenza al piede e alleggerisce il lavoro di articolazioni e muscoli. 3) Soprattutto le prime volte, evitate di correre scalzi. 4) Non correte sempre e solo sulla spiaggia. E’ bene andare sull’asfalto ogni tanto per non esagerare. 5) Evitate le ore più calde. 6) Pochi minuti, specialmente all’inizio, bastano e avanzano. Non strafate. Con un infortunio non rischiereste di rovinarvi solo la vacanza. 7) Fate le cose gradualmente. Insomma, correre sulla sabbia si può fare, ma se non si è abituati occorre essere molto cauti. Iniziate con le scarpe e fate pochissimi km. Come sempre, aumenterete e migliorerete con il tempo. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
17 Jul 2020 | Elogio della corsa lenta | 00:10:55 | |
A volte chi corre piano viene guardato male. O forse è egli stesso a vergognarsi perché sorpassato da tutti. Ma la verità è che la corsa lenta è fondamentale. Sia per migliorare, ma secondo me anche per stare bene e per vivere al meglio il running. Ed è un discorso che vale sia per i principianti che per i più esperti. Quando non riesco a correre al mattino, spesso corro al tardo pomeriggio e faccio un paio di percorsi circolari. Troppo spesso trovo dei novizi che corrono pochi minuti velocemente e poi scoppiano. Non voglio giudicare e non so la loro situazione. Ma l'impressione che ho è che non abbiano compreso cosa sia la corsa lenta. Ok, non voglio generalizzare: ci sarà sicuramente qualcuno di loro che sa cosa sta facendo. Magari alternano coscientemente corsa e camminata. Ma onestamente, credo che molti non abbiano questo approccio. Molti escono a correre perché devono farlo: prova costume imminente, sensi di colpa, ecc... Per loro la corsa diventa una fatica enorme, uno sforzo eccessivo, che termina giocoforza nel giro di pochi minuti. Non arrivano al cosiddetto "Sballo del corridore", che magari sarà argomento di una puntata in futuro. Così non riescono ad amare la corsa e, salvo poche eccezioni, la abbandonano dopo poco. Se ci fosse all'ascolto qualche rookie della corsa lo invito a correre pianissimo, ignorando gli altri, che sorpassano e ignorando l'orologio o più probabilmente l'app che stanno usando. Correndo piano imparerete ad amare questo sport. E non vuol dire che non si migliorerà. Anzi! La corsa lenta è relativamente facile ed immediata nella sua esecuzione non richiede molta fatica. E’anche un ottimo modo per perdere peso. Ma il discorso è applicabile anche per i runner più evoluti. Se si vogliono fare tanti km occorre che la maggior parte di essi sia fatto proprio di corsa lenta. Ne parlavo in una recente puntata: il 70/80% dei km settimanali devono essere corsi lentamente. Invece, ci sono troppe persone che fanno solo corsa a ritmo medio. I miglioramenti in questo caso saranno molto più lenti, perché il nostro corpo ha bisogno di stimoli sempre differenti. Non è possibile puntare ad una maratona, ma anche ad una mezza, senza un bel po' di corsa lenta. E i miglioramenti anche in termini di performance arriveranno, fidatevi. Perché, come dicevo, la quantità porta alla qualità. E poi la corsa lenta è bellissima! Ti permette di goderti la corsa appieno, guardandoti attorno, ammirando il panorama, pensando ai fatti tuoi. Se è da un po' che corri, una corsa di 8/9/10 km a ritmo blando non ti mette in affanno. Sei ampiamente nella tua zona di comfort. E puoi davvero rilassarti e goderti il momento, il tuo momento, come meglio credi. È una cosa che personalmente non riesco a fare durante un lavoro di qualità, come le ripetute. Ovviamente non sto dicendo che basti la corsa lenta per migliorare. Tolte le prime settimane in cui si inizia a correre, la corsa lenta da sola non basta. E se si vogliono avere ambizioni, anche piccole, i lavori specifici vanno svolti. E se il motivo mentale/filosofico non vi avesse convinti, vi elenco tutti i vantaggi del correre piano, del fare fondo lento. - Migliora la termoregolazione (ottimo per l'estate) - Migliora il sistema locomotore - Diminuisce la frequenza cardiaca (alleniamo il cuore a salire meno con i battiti) - Aumenta la quantità dei mitocondri nelle cellule - Aumenta la gittata cardiaca - Aumenta la capillarizzazione - Una parte di fibre rapide si trasforma in fibre lente (buono soprattutto per chi corre dalla mezza maratona in su) - Fa dimagrire, anche e soprattutto i principianti ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
21 Jul 2020 | TV e running: The Barkley Marathons | 00:12:51 | |
Lo avevo promesso nel Q&A e così ho rimediato il prima possibile. Vi racconto del docu-film sulla Barkey Marathons: una corsa folle! Segnalato da Sirio Negri di Capre Bipedi. Sito: https://caprebipedi.wordpress.com Podcast: https://gopod.me/caprebipedi Where Dreams Go To Die (documentario su YouTube): https://youtu.be/NDZdsqbcGTU Segnalato da George: https://www.instagram.com/wanna.be.a.ultra.runner/ Titolo completo: The Barkley Marathons: The Race That Eats Its Young. Racconta l’avventura del 2012 di questa corsa incredibile, con delle regole tutte sue. Anche se di corsa non è forse corretto parlare, perché è più una competizione di sopravvivenza. Una sorta di Ultra Trail estremo. Fino al 2012 ci sono stati solo 10 finisher nei primi 25 anni. Circa 40 partenti, scelti dall’organizzazione, dopo aver esaminato le richieste. La gara è composta da 5 giri partendo dall’ormai mitico cancello giallo e tornando lì, per un totale di circa 130 miglia. Ogni giro conta 12mila piedi di ascesa e altrettanti di discesa. 12mila piedi sarebbero circa 3600 metri. Moltiplicate per 5: chi finisce fa 18000 metri di dislivello positivo. Si va anche fuori sentieri tracciati. Gli atleti devono orientarsi con mappe, fornite dall’organizzazione, e GPS. Due in senso orario, due antiorario e l'ultimo particolare. Il primo che ci arriva sceglie il verso e gli altri, se ce ne sono, vengono mandati in senso alternato. Cioè, il secondo parte nel senso opposto scelto dal primo a partire, il terzo fa il senso del primo, il quarto di nuovo opposto e così via. Ma tanto non c’è problema: perché davvero in pochissimi arrivano all'ultimo giro. Per moltissimi la soddisfazione è completare anche solo 3 giri. Quella che loro sadicamente chiamano Fun Run. Ci sono edizioni senza che runner ce l'abbia fatta. Non solo a finire, ma a volte anche a partire per l’ultimo giro. Anche perché ci sono 60 ore di tempo limite per terminare la gara. Non è una gara canonica, avrete capito: non ci sono chip e per dimostrare di essere passati, gli ultra runner devono strappare una pagina di un libro. Nel 2012 sono 11 libri per ogni giro. Per gli atleti la corsa è durissima: colline da scalare a mani nude, torrenti da attraversare, si passa anche per una vera prigione, dove si trova proprio uno dei libri. Questo in onore di un famoso tentativo di fuga dalla prigione di qualche anno fa. Si corre ovviamente anche di notte, ed alcuni ne fanno le spese. Si cade, si scivola. Piedi e gambe sono devastati. Il film in particolare si concentra su alcuni atleti ed in particolare sulla sfida tra Brett e Jared, oltre per John. Brett vuole diventare il primo a completarla per due volte, John ha un background particolare, una storia da raccontare. Non vi spoilero altro, però! Un aspetto che risalta molto è lo spirito di comunità e fratellanza che si crea. Gli atleti ritirati aiutano al Camp di partenza quelli ancora in gara, cosa che accade soprattutto per John. Perché sì, c'è competizione, ma soprattutto cameratismo, vicinanza. Anche perché è una gara con pochi partecipanti, accomunati da uno sforzo sovrumano. Ma lo spirito con il quale vivono la gara è davvero unico. Si crea un’atmosfera che traspare anche dal film, nonostante il filtro delle telecamere, che mi viene difficile da raccontare a parole. Ve lo consiglio veramente, perché oltre a farci scoprire una storia incredibile, è anche piuttosto divertente! Lo trovate su Netflix. Io l’ho visto in inglese. Non so se sia reperibile anche in italiano, ma dubito. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
24 Jul 2020 | L'idratazione nella corsa | 00:12:27 | |
Idratarsi durante la corsa è importante ed ora che c’è caldo lo è a maggior ragione. Perché è importante bere quando si corre Durante la corsa si verifica un aumento della temperatura corporea che viene dissipato mediante la sudorazione e questo espone i corridori a un rischio di disidratazione. Si riducono le prestazioni, ma non solo. Infatti, perdere durante l'attività l'1% del proprio peso in acqua provoca una diminuzione del 10% delle proprie capacità fisiche! Questo si ripercuote sull'organismo: affaticamento, aumento della frequenza cardiaca, crampi, traumi muscolari e perdita di energia. Tutta roba che porta ad un deterioramento delle prestazioni o peggio a degli infortuni. Bere prima Se si è già ben idratati, non è necessario bere litri d’acqua prima di uscire. Anche un paio di bicchieri possono essere ben più che sufficienti, a patto che si beva durante lo sforzo. Per ben idratati, intendo che si deve aver bevuto almeno mezzo litro d’acqua un’ora prima di partire. Se ne sentite la necessità, soprattutto d’estate, bagnatevi la testa ed altre parti del corpo prima di uscire. Potete anche farlo durante l’uscita, con l’acqua che vi siete portati dietro o alle fontanelle. Durante l'attività Lo avrete già sentito e risentito, ma è bene ripeterlo: non aspettate di avere sete per bere. Quando avvertite questa sensazione è “già tardi”. Durante la performance bere circa 100 – 150 ml di acqua ogni 15 – 30 minuti. Ancor più con il caldo e l’umidità. Se pensate di potervi dimenticare, impostate un timer sul vostro smartphone. Non solo acqua: soprattutto con il caldo, può essere importante reintegrare. A maggior ragione su uscite medio-lunghe. Sudando non si perde solo acqua, ma anche diversi sali minerali, come il sodio, il potassio, il magnesio, lo zinco, ecc.. Si chiamano elettroliti e sono indispensabili per l’equilibrio idrico, nervoso, muscolare e sanguigno, per questo è importante compensarne le perdite. Il metodo più semplice, che è quello che uso anch’io, è quello di inserire delle tavolette di sali all’interno della borraccia (nel mio caso una soft-flask) che portate con voi. Per il nostro livello non servono marche strane, anche se ognuno avrà le sue preferenze. A me, ad esempio, basta la marca che si compra al Decathlon: la Aptonia. Fino a un'ora di attività è sufficiente bere acqua per limitare la disidratazione, ma oltre è necessario introdurre i sali per mantenere lo sforzo nella durata. Come portarsi dietro i liquidi durante l’uscita? Come dicevo prima, ma anche in altre puntate, io mi trovo benissimo con una sorta di fascia-marsupio della Salomon e relativa borraccia soft flask (morbida) da mezzo litro. Una volta finita la riempio. C’è a chi il marsupio dà fastidio. Allora si può comprare una specie di anello elastico, in modo da tenere in mano la borraccia, senza doverla stringere per tutto il tempo. Per chi fa uscite più lunghe, ci sono le opzioni dei Camelbak: gilet, zaini e sacche idriche. Sono usati solitamente per chi fa trail, perché possono permettervi di portare con voi molti litri d’acqua, che forse sono pure troppi per chi corre in città. Infatti, in città è sempre possibile fermarsi e trovare, abbastanza comodamente, delle fontane per riempire la borraccia. Nei sentieri è più difficile. Ce ne sono mille modelli e varianti. Possiamo dividerli comunque in gilet (con spazio per le borracce) e zaini più completi, con in aggiunta allo spazio per le soft flask anche lo spazio per la sacca idrica. Tornando in argomento di fontane, se non sapete dove trovarle, magari perché non siete nella vostra città, vi segnalo un’app chiamata “Fontanelle d’Italia”. Con essa potete trovare in modo semplice e veloce tutte, o quasi, le fontane pubbliche del nostro paese. Reintegrare dopo la corsa Dopo l'uscita è indispensabile recuperare l'acqua eliminata. La cosa più professionale sarebbe quella di pesarsi prima e dopo l’uscita. In modo da assumere dai 600 agli 800 ml di acqua per ogni kg di peso perso. In ogni caso, bevete, ma in modo diluito durante la giornata, senza ingozzarvi di liquidi esclusivamente appena tornati a casa. Questo perché il corpo non è in grado di assorbire tutti i liquidi insieme in un colpo solo. A proposito di reintegri: per alcune persone, soprattutto con il caldo, potrebbe essere necessario assumere degli integratori di sali minerali, non solo durante la corsa, ma anche dopo. Infatti, come già accennato, correndo, disperdiamo tantissimi sali, che si possono assumere anche semplicemente con le bustine di potassio, magnesio e sali che si trovano in farmacia, on-line, ma anche nei supermercati. ---------------------- Seguimi! 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31 Jul 2020 | Come allenarsi con la frequenza cardiaca | 00:23:33 | |
Approfondisco un argomento già toccato nel Q&A, rispondendo al quesito di Romualdo e di Emanuela. Come calcolare la Frequenza Cardiaca Massima 1) 220 - Età 2) 208 - 0,75 x Età. La FC Max teorica si ottiene sottraendo a 208 il 75% della propria età. 3) Ce ne sono anche altre: Formula di Cerretelli, Formula di Mellerowicz. Se volete divertirvi, cercatele su Google. 4) Strumenti clinici: test massimale, sul tapis roulant e test da sforzo, su cicloergometro. Questi test da laboratorio vengono svolti solitamente sotto la supervisione di un cardiologo o di un fisiologo sportivo. 5) Test sul campo: è forse il più adatto a noi. Non ci costa nulla e ci fa ottenere un risultato decente. Ovviamente, va svolto bene, con intelligenza e con tutte le dovute precauzioni. La procedura è semplice: fate un riscaldamento adeguato, seguito da un esercizio che vi porti gradualmente sempre più vicino al vostro livello massimo di sforzo. Quando siete al massimo, rallentate e fate il defaticamento. La vostra frequenza cardiaca massima sarà circa 10 battiti più alta del valore massimo registrato durante lo sforzo. Per sicurezza, vi consiglio di fare la prova in presenza di qualcuno. Inoltre, dovete essere un po’ allenati. Fare un test sul campo da frequenza cardiaca massima senza preparazione è rischioso, perché si potrebbe sottoporre il corpo a uno stress eccessivo. Visto che non vi voglio sulla coscienza per così poco, se avete dei dubbi, consultate il medico sportivo prima di fare il test. Una volta che si ha questo dato, bisogna configurare le zone della FC sul proprio sportwatch. Io ho modificato così le zone sul Garmin Connect, perché quelle base non sono secondo me quelle corrette. Zona 1: dal 50% al 60% della FC max. Zona 2: dal 60% al 78% della FC max. Zona 3: dal 78% al’85% della FC max. Zona 4: dall’85% al 91% della FC max. Zona 5: dal 91% al 100% della FC max. Ad ogni zona corrisponde un diverso tipo di allenamento: Zona 2: lento Zona 3: bassa lento Zona 3: medio Zona 3: alta corsa in soglia Zona 4: bassa corsa in soglia Zona 4: alta interval Zona 5: ripetute Video di Coach Roberto Martini, in cui spiega bene come correre per bruciare i grassi: https://youtu.be/PN3nBLSNpv0 Puntata "Core stability e potenziamento": https://gopod.me/da0a42-026 Puntata "Migliorare la tecnica di corsa stando a casa": https://gopod.me/da0a42-031 ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
18 Aug 2020 | Libri sul running: Ultra, di Folco Terzani e Michele Graglia | 00:12:48 | |
Ultra, un romanzo biografico, ma molto scorrevole, ben scritto. Link Amazon: https://amzn.to/3iNYE9g Intervista su Buckled: https://www.buckled.it/e011-michele-graglia/ Folco Terzani, figlio del più famoso giornalista e scrittore Tiziano Terzani, che ha seguito fin da bambino nei suoi spostamenti in giro per il mondo. Scrittore, documentarista, ma anche appassionato di running. Michele Graglia, il protagonista del libro. Attualmente, uno degli ultra runner più forti al mondo. E nell’elite assoluta tra gli italiani. Ma Michele non è sempre stato un runner. Infatti, lui era un modello di successo, a Miami e a New York. Fa festa tutti i giorni, entra in ogni locale, spende e spande. Ha una moglie bellissima e anche lui lo è. Al punto che viene chiamato “Il ragazzo degli addominali”. Ed una sera pure Madonna gli alzerà la camicia per toccarli con mano. Eppure inizia a percepire dei dubbi sulla sua situazione. Al punto che una sera si ritrova a pensare alla propria esistenza direttamente dal cornicione del suo palazzo, osservando il mondo scorrere quindici piani più in basso di lui, chiedendosi che senso abbia quello stile di vita, fatto di lussi ed eccessi. Ma decide che la vita ha un senso: deve andare avanti. E scopre di amare l’avventura, in particolare quella estrema. E così approccia la prima ultramaratona, praticamente senza aver studiato nulla. Solo correndo. Non finirà benissimo, ma la strada inizia ad essere tracciata. Michele scopre di amare il contatto con la natura. E pian piano abbandona sempre più il mondo della moda, facendo un salto che a livello prettamente economico è una follia. Lascia un lavoro da migliaia di dollari per una vita decisamente meno ricca. Ma meno ricca solo a livello di conto in banca. Perché quello che conta per lui è la sfida. Con la natura, con se stesso. Portando il suo corpo sempre più verso il limite. O forse oltre. Michele così diventa uno degli ultra maratoneti più forti al mondo. Vince anche delle gare pazzesche. Ma a lui della vittoria importa ben poco: la vera sfida che vuole vincere è quella con se stesso. Correndo gare nella neve e nel ghiaccio dello Yukon, oppure alla Badwater, affrontando la Death Valley, con un caldo folle a farla da padrone. Più che Michele va avanti e più scopre di voler correre. Di voler affrontare sfide sempre più grandi ed impossibili. A volte le imprese riescono, altre volte no. Ma lo spirito con le quale le affronta è sempre lo stesso. Anzi, si rafforza sempre più giorno dopo giorno, come se avesse una costante fame di avventura. Avventure che si materializzano sotto forma di ultra maratone, spingendo il corpo oltre limiti sempre nuovi, corsi in assoluta solitudine. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
04 Aug 2020 | Extra running - Il perché di questo podcast: passato, presente e futuro | 00:17:11 | |
Puntata in cui non si parla di running, se non in modo laterale. Questo podcast è nato per semplice egoismo, per imparare a parlare meglio. In una nicchia dove avessi conoscenze, esperienze quotidiane, ma senza troppa concorrenza. Un punto di vista diverso dai soliti che si trovano in giro. Meno formativo, ma più colloquiale. All’inizio non ero costante nella pubblicazione. Andavo abbastanza a caso. Poi ho scoperto che mi divertivo e che c’era qualcuno interessato. E ho cercato allora di essere più “professionale”. Ma oltre a quello, ho scoperto che ci fosse un pubblico, una audience che mi ascoltava con costanza. E così ho scoperto come la cosa più importante fosse creare relazioni personali. Il mio obiettivo è creare dei rapporti umani, personali. E’ per questo che vi tedio in ogni puntata con i messaggi privati. Ero partito con l’idea di guardare la corsa da un punto di vista differente. E credo che con questo podcast la cosa si sia maggiormente evidenziata. Un podcast di un tapascione per tapascioni. Attualmente, si sta formando un gruppetto di fedelissimi. E ne sono davvero felice. Per questo agosto, ma in generale anche in futuro, non so se riuscirò a mantenere il ritmo di due puntate a settimana, ma vi assicuro che ci proverò. Le idee di certo non mi mancano. Tra le mie e quelle che mi avete suggerito ne ho a bizzeffe. Sul canale Telegram qualche settimana fa ho lanciato un sondaggio, chiedendo quali argomenti volevate trattassi maggiormente. Ha stravinto, nonostante che io non sia un coach, la voce dei consigli tecnici. Cercherò di parlarne sempre portando la mia esperienza personale ed il punto di vista di un comune runner amatoriale. Al secondo posto si è piazzato “Filosofia ed approcci mentali al running”. Qua sicuramente porterò i miei pensieri su come vedo e vivo la corsa. Non trascurerò comunque le altre tipologie di puntata, non vi preoccupate. Ma ci tenevo a tastare il polso, per capire meglio cosa poteva risultare più interessante per voi. Infine, c’è il discorso Patreon. E’ una possibilità che è nata via via, osservando gli altri e parlando con alcuni di voi, che in privato hanno già dato la loro disponibilità ad un sostegno economico. Anche qua sto pensando a varie possibilità, in modo che esso non sia solo una donazione, ma ci sia qualcosa in cambio da darvi. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
21 Aug 2020 | Stretching e corsa: come comportarsi | 00:16:43 | |
Lo stretching è sempre molto chiacchierato, ma anche sottovalutato, pure dal sottoscritto. Ma è molto importante. Per mancanza di tempo e di voglia lo stretching viene molto spesso trascurato da chi pratica attività sportiva. In realtà lo stretching è molto importante e rappresenta una parte fondamentale dell’allenamento, dal momento che concorre a migliorare il benessere personale e la prestazione atletica. Canali YouTube per lo Yoga La Scimmia Yoga: https://www.youtube.com/user/LaScimmiaYoga Eliana Dell'Anna: https://www.youtube.com/channel/UCiI__PI_WDq-nZ040dL3SWw Playlist "30 giorni di Yoga": https://www.youtube.com/watch?v=M5Xi6CqyYf8&list=PLjq4IfvsHpz8z-eDoimphginsnBhjCPb2 Puntata "Yoga e running: il mio primo approccio": https://gopod.me/da0a42-046 Oggi vedremo a cosa serve lo stretching, gli errori più comuni, come fare stretching prima e dopo la corsa. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
28 Jul 2020 | Esclusività nell'atletica: uno sfogo dopo una piccola esperienza personale | 00:15:26 | |
Una puntata poco edificante, in cui non insegnerò molto. Ma questo podcast è nato come una sorta di diario. E in ogni diario capitano anche le pagine dove ci si incazza. Anche se nello specifico più che arrabbiatura, parlerei di fastidio. In ogni caso, mi scuso in anticipo. I minuti che seguiranno saranno più che altro uno sfogo, indirizzato ad una persona, ma anche delle situazioni che nell’atletica e nello sport secondo me non vanno bene. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
14 Aug 2020 | Correre, ispirati da "Quel pollo di Icaro" | 00:16:20 | |
Quel pollo di Icaro. Come volare alto senza bruciarsi le ali. Di Seth Godin. Link Amazon: https://amzn.to/2CUKbIg Puntata su libri, ma diversa dal solito. Un mash-up tra una lettura che sto facendo, non a tema corsa, applicandola però al running. Il libro è “Quel pollo di Icaro. Come volare alto senza bruciarsi le ali.” di Seth Godin. Leggerò alcuni pezzi del libro e li andrò ad interpretare, adattandoli al come vedo e vivo io il running. Grinta Definizione: “Questa capacità di opporre resistenza - come farebbe un granello di sabbia -, questa grinta, a essere il nostro futuro”. “Chi ha grinta sa ridurre in polvere l’opposizione, resistere alle critiche e fare ciò che è giusto per la propria arte.” Gli elementi costitutivi della grinta Degli studiosi hanno scoperto alcuni elementi che, combinandosi tra loro, danno origine a quella sfuggente qualità che chiamiamo grinta. Tenacia “Essa prevede già non solo di avere degli obiettivi, ma anche di avere la passione necessaria a conseguirli”. Resistenza “Chi ha grinta ed è determinato a fare la differenza è capace di resistere esattamente come tutti gli altri, ma sa anche trasformare la propria esperienza in qualcosa che gli consentirà, in futuro, di avere un impatto maggiore.” Ed ancora: “Chi ha grinta capisce che la fatica è parte integrante del lavoro, che è proprio quello sforzo a rendere il lavoro interessante, stimolante, degno di essere fatto. Se non c’è fatica, non avete bisogno di grinta.” Resilienza “Affrontare un problema con grinta (analizzandolo come parte di un processo, non come un singolo evento) trasforma ogni intoppo da un momentaneo fastidio da superare al più presto in un’occasione per imparare qualcosa.” Ambizione “La grinta esiste anche senza un successo esterno. E’ essa stessa la ricompensa.” Dedizione “Se avete sacrificato i vostri obiettivi a lungo termine sull’altare di un feedback immediato, riuscirete forse a godervi dei risultati a breve termine, ma avrete rinunciato alla vostra grinta”. Flusso “Quando siamo del tutto immersi in quello che ci piace fare, pienamente concentrati e coinvolti in un’attività che riteniamo importante, accade sempre qualcosa di straordinario”. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
25 Aug 2020 | Lo sballo del corridore | 00:10:08 | |
Perché tutti noi, una volta iniziato a correre con un minimo di costanza, non riusciamo a smettere? Perché durante il lockdown, nel periodo senza poter correre, smaniavamo dalla voglia di correre? Ok, sicuramente “ci piace correre”. Ci dà soddisfazione. Ci fa stare bene. Ci sfoghiamo ed è un modo per ottenere il benessere psico-fisico. È per molti la sensazione non è semplicemente di benessere ma di vera e propria euforia. C'è una spiegazione scientifica. Che ci dice come probabilmente noi runner siamo drogati e dipendenti. Dipendenti dalla corsa stessa e dalle sostanze che il nostro corpo rilascia durante l'attività fisica, portandoci delle sensazioni particolari. Quando spesso parlo del mio momento zen, che raggiungo correndo, molto probabilmente arrivo in questo stato. Tutto ciò ha un nome: si chiama in inglese “Runner’s high”, ovvero, “Lo sballo del corridore”. ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
07 Aug 2020 | Capisci di essere un runner quando... | 00:14:13 | |
Quando è stato il momento in cui ti sei detto "Forse sono un runner!". Ecco una bella lista di quando potresti realizzare di essere davvero un amante della corsa! Questo è il link al post sul profilo Instagram del Festival del Podcasting: https://www.instagram.com/p/CDAYondBdao/?igshid=tarqjircpl24 Se volete vedermi sul palco del Festival, cliccateci sopra e metteteci un cuoricino. Grazie per il sostegno! Account Instagram del Festival del Podcasting: https://www.instagram.com/festivaldelpodcasting/ Pagina dei podcast emergenti: http://emergenti.festivaldelpodcasting.it/ ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
08 Sep 2020 | Libri sul running: Il guardiano della collina dei ciliegi, di Franco Faggiani | 00:12:30 | |
Link Amazon: https://amzn.to/2EKNX7S Romanzo su Shizo Kanakuri. Storia che forse già conoscerete. Io la conoscevo, ma non nel dettaglio. Va detto che in questo romanzo, come ammette lo stesso autore, molte delle vicende sono state inventate di sana pianta e ci sono svariate discrepanze tra la storia vera e quella raccontata nelle pagine di questo libro. Tuttavia, la storia di base resta quella vera. Il romanzo è più incentrato sulla vita di Shizo, piuttosto che sulla corsa. Ma sicuramente la corsa e nel suo caso la maratona olimpica hanno rappresentato uno snodo fondamentale per la direzione poi intrapresa. La storia narra di Shizo, un ragazzo che vive in una zona di campagna del Giappone. Appartenente ad una famiglia molto importante, che ripone in lui molte aspettative. Nonostante la famiglia lo obblighi a studiare molto, Shizo ama anche e soprattutto la natura. In special modo correre, immergendosi a capofitto nella natura per sentirsi libero. Inizia così, inconsapevolmente, ad allenarsi. Crescendo, viene spedito a Tokyo, per proseguire i suoi studi in una importante università. La famiglia per lui ha in serbo un futuro luminoso e studiare lo porterà lontano nel mondo degli affari. A Tokyo trova il modo di allenarsi e di farsi allenare in modo specifico per la corsa. Sarà proprio l’università di Tokyo a offrirgli un'occasione irripetibile: partecipare alle Olimpiadi di Stoccolma per correre la maratona olimpica. E’ addirittura l’Imperatore del Giappone, Mutsuhito, a comunicargli la notizia. Ora, siamo nel 1912: all’epoca le Olimpiadi erano un evento di scarsa importanza, che servivano più come evento di incontri diplomatici tra le nazioni che altro. Ma se è lo stesso Imperatore ad ordinartelo, non puoi certo rifiutare. Così Shizo si allena per qualche mese e parte in direzione Stoccolma. Un viaggio lunghissimo, principalmente in treno. Si arriva così al giorno della gara: Shizo però è abituato a correre tra i boschi o all’alba. E a Stoccolma sorprendentemente, fa caldo: ci sono più di 30 gradi all’ombra. Inoltre il regolamento dell’epoca vieta agli atleti di bere e rifocillarsi in corsa. E così, proprio quando sta rimontando i primi, commette un errore che gli costerà caro, gli costerà tutto: si ferma e si addormenta. Non taglierà mai il traguardo. Perlomeno quel giorno. Vergognandosi, e se conoscete i giapponesi sapete quanto l’onore sia importante per loro, decide di fuggire. Attraverso varie peripezie, Shizo cambierà anche identità, tornando finalmente in Giappone per diventare il guardiano della collina dei ciliegi. Ho già spoilerato pure troppo: vi dico solo che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. E per Shizo i conti con questa maratona mai finita non sono chiusi definitivamente. Anche se molti elementi sono di fantasia, ho apprezzato il fatto che si trattasse di un romanzo di narrativa e non di una semplice biografia. A gusto personale, preferisco i romanzi di narrativa pura rispetto alle biografie asettiche. In fondo in fondo, come si dice: "Perché rovinare una bella storia con la verità". La lettura è stata molto scorrevole e piacevole. E’ davvero un romanzo ben scritto. ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
11 Aug 2020 | Prendersi una pausa dalla corsa | 00:12:19 | |
In questi ultimi giorni, in concomitanza con il caldo, ho deciso di diminuire un po’ gli sforzi profusi nella corsa. Sia in termini di km che di qualità degli allenamenti. I giorni di riposo, anche all’interno di cicli di allenamento pesanti, sono importantissimi. Ma in questo caso sto parlando proprio di uno stacco completo o parziale dal running. Non perché non mi piaccia correre, ma perché sento un bisogno ogni tanto di farlo. Ovviamente, con questa puntata non vi sto invitando a fare anche voi una pausa: se vi va di correre, fatelo! Anche tutti i giorni, se riuscite. Personalmente, penso che una settimana ogni tanto, una o due volte l’anno, anche completamente senza corsa. Oppure un paio di settimane solo con qualche uscita lenta rilassante, possano farmi bene. Sia a livello fisico che mentale. Come ricominciare a correre dopo la pausa Covid-19: https://gopod.me/da0a42-040 ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
28 Aug 2020 | Come calcolare i ritmi da tenere durante la corsa | 00:15:15 | |
Parlo spesso di correre lentamente, suggerendovi di farlo molto spesso. E ho anche fatto una puntata per impostare i vostri allenamenti basandovi sulla frequenza cardiaca. Di fatto questa può essere considerata una puntata integrativa di quella. Link: https://gopod.me/da0a42-067 Però, soprattutto se si è all’inizio, è probabile che non si sia in possesso di uno sportwatch di grande qualità (a volte non lo si ha neppure lo sportwatch) e ancor meno la fascia cardio. Oggi capiamo perché è bene avere dei ritmi diversi e perché è giusto conoscere i ritmi da tenere. Prima occorre sapere il passo del vostro PB o del tempo obiettivo che vi siete posti e che volete raggiungere su una determinata distanza. Il nome di questo valore è VR. Velocità di riferimento. Se non avete un obiettivo preciso in mente, potete calcolarlo facilmente: correte al massimo delle vostre possibilità una 10km pianeggiante. L'ideale sarebbe in pista. In alternativa, una 5km. Il passo medio che avete tenuto è il vostro VR. Metodo 1: a mano. Ripetute 500metri: VR - 10 secondi 1km: VR - 5/7 secondi 2km: VR o VR - 3 secondi 3km: VR + 3 secondi Ritmo medio: VR + 10/15 secondi Lenti e lunghi: VR + 40/50 secondi Progressivi: inizio corsa lenta, aumentando gradualmente, finendo a ritmo medio, a volte anche qualche secondo più velocemente. Metodo 2: tabelle manuali VDot tratte dal libro "Daniel's running formula, di Jack Daniel's". Link Roberto Martini: https://www.personalrunningcoach.it/blog/tabelle-sul-ritmo-da-tenere-nelle-ripetute/ Metodo 3: VDot, con sito o app. Fa tutto lui: basta inserire il tempo che fate o che volete fare e l'app calcolerà i ritmi da tenere in automatico. App Android: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.runsmartproject.vdot_calculator&hl=it App iOS: https://apps.apple.com/it/app/vdot-running-calculator/id973571014 Sito: https://runsmartproject.com/calculator/ ---------------------- Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
01 Sep 2020 | Extra Running - Sostieni anche tu questo podcast con Patreon | 00:18:01 | |
Oggi vi presento il canale Patreon di "Da 0 a 42". Link per aderire: https://www.patreon.com/da0a42 Sito di Patreon: https://www.patreon.com App di Patreon Android: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.patreon.android&hl=it iOS: https://apps.apple.com/us/app/patreon/id1044456188 Cos’è Patreon. Patreon è una piattaforma di crowdfunding, ovvero di sostegno popolare, che prevede una donazione mensile. Così che sia la community a finanziare il progetto. Perché ho scelto Patreon? E’ la piattaforma che più si confà al mio modo di fare podcast. Patreon è un modo efficace per passare dall'hobby, al progetto un po’ più serio, alzando un po’ l’asticella. E’ una piattaforma che reputo adatta alla monetizzazione di questo podcast perché è legata alla persona (mia) ed alle persone in genere (voi). Non essendo io un coach non posso vendere corsi, per esempio. Invece Patreon è adatto a far valere e a dare valore all'aspetto umano. Livelli di sostegno 1$/mese: Tapascione Sarai inserito tra i supporter del podcast sul sito ufficiale https://da042.home.blog con un link al tuo sito/profilo. Avrai un ringraziamento pubblico in un episodio successivo alla sottoscrizione. 5$/mese: Runner amatoriale I due benefit precedenti, in più... Avrai accesso al Gruppo Privato su Telegram. Avrai accesso ad alcuni contenuti extra, visibili solo su Patreon 10$/mese: Top runner Tutti i benefit dei due livelli precedenti, in più... Avrai la massima priorità sulle risposte alle tue domande. Avrai la possibilità di ascoltare le puntate del podcast segreto, che pubblicherò su Patreon. Riceverai a casa il “Diario del tapascione”. ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
11 Sep 2020 | Correre per dimagrire | 00:13:43 | |
Inizio settembre, così come inizio anno solare, è un periodo classico per dire la frase "Adesso inizio a correre, così dimagrisco un po'". Purtroppo è un luogo comune che per dimagrire con la corsa sia sufficiente “mettere un piede davanti all’altro”, aspettandosi risultati immediati. Mi dispiace, ma non è così semplice. Ovviamente, dimagrire attraverso la corsa è più che fattibile. Anzi, può avere un effetto duraturo nel tempo. A patto che chiaramente si sia costanti. Ma si deve essere costanti nel correre così come seguire una dieta. E’ esattamente la stessa cosa. Con la differenza che correre è anche divertente! Consigli per dimagrire con la corsa 1) spesso c’è un paradosso per chi è sovrappeso e vuole iniziare a fare attività fisica. Gli viene suggerito di correre per dimagrire, ma poi quando esce per la sua corsetta la gente lo guarda male, giudicandolo e pensando “Ma dove va a correre quel ciccione, con quel fisico che si ritrova!”, scoraggiandolo per il futuro. Ecco, se avete paura di questa reazione, pensate che è tutto solo nella vostra testa. Inconsciamente siamo tutti portati a pensare di essere al centro del mondo. E’ normale. Ma fidatevi che non è così. E praticamente nessuno farà caso a voi quando correrete. E anche se andrete piano, ricordatevi che comunque è molto meglio così, che non fare assolutamente nessuna attività. 2) più adatto ai principianti. Corsa lenta. 50/60% FCMax non meno di 30 minuti. Più l’attività sarà lunga e più si otterrà l’effetto desiderato. A basse velocità e a bassa intensità il corpo tende ad utilizzare maggiormente i grassi come benzina per correre. Se siete dei principianti, nei primi allenamenti si può anche benissimo di decidere di alternare la corsa alla camminata. 3) per i più esperti. Ripetute brevi 80/90% FCMax In modo da andare in debito di ossigeno. Così che il corpo sia stimolato ad usare i grassi per produrre energia. È più impegnativo muscolarmente e per farlo bisogna essere già un po’ allenati. Ovviamente, questi consigli funzioneranno al meglio se abbinati ad uno stile di vita sano e ad un regime alimentare adeguato. ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
18 Sep 2020 | Il diario di allenamento del runner | 00:15:28 | |
A cosa serve un diario di allenamento per un runner? Serve per rileggere e così rivivere ricordi di allenamenti particolarmente stimolanti, a giornate particolari per mille motivi: neve, freddo, caldo, grandine. Oppure per riassaporare le sensazioni di un'uscita significativa, in cui si andava talmente forte che occorre leggerlo per crederci. Ma anche se ci si è goduti davvero la corsa e si sono provate determinate sensazioni. In sostanza, serve per scrivere fatiche, ma anche gioie. Oltre all'aspetto romantico della cosa, c'è l'aspetto pratico: è utile per tracciare in modo indelebile una memoria cronologica, riguardo gli allenamenti e le gare svolte, con i relativi tempi, dislivelli, luoghi e sensazioni. È vero che ci sono strumenti tecnologici per aiutarci in questo senso: Garmin Connect, Strava e compagnia. Ma, se organizzato con cura, il diario cartaceo può essere la soluzione migliore. Tornare a guardare e analizzare ciò che è stato fatto, paragonare, confrontare certe uscite e capire ciò che è avvenuto può aiutare per sperimentare e modificare nuove tabelle e nuovi allenamenti, basandosi su quanto fatto in precedenza. È ottimo anche per confrontare miglioramenti o purtroppo peggioramenti. Inoltre, dando il diario in mano ad un coach, egli potrà studiare con maggior precisione le vostre tabelle future e i relativi allenamenti. ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
04 Sep 2020 | FKT: cosa sono e come funzionano | 00:13:30 | |
Un argomento un po’ meno da tapascioni rispetto al solito. Ma sapere che cosa sono gli FKT è comunque cultura generale del running. Anzi, per molti ultrarunner in giro per il mondo questo è davvero un culto vero e proprio. Ma cosa sono gli FTK, ovvero Fastest Known Time? Andiamo a spiegarlo! Sito: https://fastestknowntime.com Live: https://fastestknowntime.com/tracking Pagina di segnalazione: https://fastestknowntime.com/verification Puntata di Buckled: https://www.buckled.it/e018-tranlagorai-classic-fkt-run/ Sito Translagorai Classic FKT Run: https://unghierottemaniaperte.com Pagina Facebook Translagorai: https://www.facebook.com/Translagorai-Classic-FKT-Run-113395760405825/ ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
22 Sep 2020 | Come recuperare la mobilità articolare | 00:11:28 | |
Da quando corro (in verità anche da prima, ma ci facevo meno caso) mi sono reso conto di quanto sia “legato”. Non parlo solo di allungamento e stretching, ma parlo anche di ampiezza dei movimenti, come stendere bene la gamba. Parlo dello stile di corsa, dell’essere bello da vedere quando corro (spoiler: non lo sono), dell’equilibrio, della propriocezione. Ma si può recuperare la mobilità persa con il tempo? E come si fa a recuperarla? Vediamolo in questa puntata! Video “L’Altra Riabilitazione”: https://www.youtube.com/watch?v=HZglbcA-F5o Video “Correre Naturale”: https://www.youtube.com/watch?v=JxcpcXF9jTw ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
29 Sep 2020 | I 12 errori che un runner principiante deve evitare | 00:17:37 | |
Tutti siamo stati principianti. Nessuno nasce imparato. E anch’io non ho fatto eccezione. Ed ecco un elenco degli errori che un runner principiante a volte fa, che andrebbero evitati. Alcuni di questi li ho fatti anch’io. - Abbigliamento inadatto - Scarpe sbagliate - Luoghi e orari dell’allenamento discutibili - Fare sempre lo stesso percorso - Bere poco (Puntata “L'idratazione nella corsa”: https://gopod.me/da0a42-065) - Strafare e correre sempre forte, troppo forte (Puntata “Elogio della corsa lenta”: https://gopod.me/da0a42-063) - Non prendere giorni di riposo - Non darsi obiettivi - Non ascoltare il proprio corpo, sottovalutando acciacchi ed infortuni - Pensare di essere inadeguati fisicamente e/o troppo scarsi e lenti - Partire a freddo e troppo forte - Non fare stretching (Puntata “Stretching e corsa come comportarsi”: https://gopod.me/da0a42-073) ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
15 Sep 2020 | Abbandonare un allenamento | 00:13:06 | |
Oggi prendo spunto proprio da un articolo di fine agosto del blog di Matteo Bombelli: Salto de Cabra. Link: https://www.saltodecabra.net. In questo articolo si parla del mollare un allenamento. Abbandonarlo dopo pochi minuti. Articolo "Cadi sette volte, rialzati otto": https://www.saltodecabra.net/2020/08/27/cadi-sette-volte-rialzati-otto/ Unconventional Running: https://open.spotify.com/show/3IdVNoT90NdppjTvEstUW5 Grazie ai primi sostenitori: Antonio Palma, George Caldarescu, Dorothea Cuccini e Matteo Bombelli! ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
25 Sep 2020 | La corsa come terapia | 00:11:31 | |
Si dice spesso che correre migliori la qualità della vita. Lo dico sempre anch’io. Ma a volte questa può essere considerata una semplice opinione e qualcuno potrebbe aver a che ridire. In mio ed in nostro “soccorso” sono intervenuti nel tempo alcuni studi scientifici, che hanno dimostrato l’efficacia del running nella psiche e nel fisico umano. Indagine dell’Istituto Piepoli per Fidal. Articolo del Corriere della Sera: https://www.istitutopiepoli.it/wp-content/uploads/2018/07/Corsa-come-terapia.pdf Studio dei medici americani "Acute Exercise Improves Prefrontal Cortex but not Hippocampal Function in Healthy Adults": https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26581791/ ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
02 Oct 2020 | Correre: una scintilla per cambiare e ritrovarsi | 00:11:16 | |
Lo scorso mese ho ascoltato la puntata 400 del podcast Vendere Valore, di Paolo Pugni. Paolo, oltre ad essere uno dei podcaster migliori in Italia ed un gran professionista e comunicatore, è anche un runner e maratoneta, nonché ascoltatore di questo podcast. Cosa che mi fa immensamente piacere. In questa puntata 400 Paolo, come già in altre occasioni in passato, ha fatto riferimento al suo essere runner, mettendo in relazione la corsa con la vita ed il business. Ma questi 2/3 minuti, presenti in questo episodio, mi hanno colpito più di altre volte. Podcast “Vendere Valore”: https://www.spreaker.com/show/venderevalore Sito: http://pugnimalago.it Questo pezzo mi ha dato spunto per la puntata di oggi. Infatti, per tanti l’iniziare a correre ha segnato un momento di cambiamento. Una svolta. Paolo dice proprio che è stata una scintilla per reagire. E basta poco. Per iniziare, come ha fatto lui, è sufficiente anche solo l’alternanza di un minuti di corsa e di camminata. Aumentando pian piano, gradualmente e senza fretta. Puntata “Corsa come terapia” (https://gopod.me/da0a42-083) ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
06 Oct 2020 | Listen, Think, Accept, Practice, Believe | 00:15:27 | |
Da un sempre vivido ricordo del mio viaggio in Giappone. In questo episodio voglio parlarvi di una frase che ho trovato all'Honen-In temple, a Kyoto. Un tempio buddista un po’ nascosto lungo il Sentiero del Filosofo. Io non sono buddista, né altro. Ma la filosofia orientale comunque mi ha sempre affascinato. Mi ci ritrovo molto. E la frase "Listen, think, accept, practice, believe" (Ascolta, Pensa, Accetta, Allenati, Credi) ben si adatta a noi runner. Puntata “Abbandonare un allenamento” (https://gopod.me/da0a42-080) Puntata “La corsa come terapia” (https://gopod.me/da0a42-083) ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
09 Oct 2020 | Libri sul running: Correre nel grande vuoto, di Marco Olmo | 00:13:53 | |
In "Correre nel grande vuoto" Marco Olmo, una leggenda del trail running italiano e mondiale, scrive pensieri a mo' di diario sulla sua esperienza alle varie edizioni della Marathon des Sables. Da come si è infatuato del deserto, come è stata la prima avventura alla gara. Come ha reagito dopo la corsa. Passando per i suoi valori personali, la sua visione della corsa. Link Amazon al libro: https://amzn.to/2EDwDSq Parte tutto dalla 22a Marathon des sables: 250km nel deserto. È il 1996 e lui ha 48 anni di età, arrivando terzo. Da lì in poi partecipa e vince a numerose gare, che descrive in queste pagine. E adesso non sto a snocciolarvi tutto l’elenco delle gare e tutto il lunghissimo palmares. Infatti, dire solo che ha partecipato e come si è piazzato sarebbe estremamente riduttivo. Ciò che conta, e si evince dalle righe di questo libro, sono le sensazioni, le emozioni, con dei luoghi incredibili e magici a fare da sfondo. Le sue descrizioni dei luoghi sono semplici, ma efficaci. È in grado di definire con poche parole ogni cosa, facendoti viaggiare tutti i deserti mondiali in poche parole. Ognuno con le sue caratteristiche e le sue peculiarità. Dal libro si evinca proprio che Marco Olmo è una persona se vogliamo di umili origini, ma di sanissimi principi. Ma non rinnega assolutamente il suo background ed il suo lavoro. Anzi, ne parla come si farebbe al bar con un amico. Il suo stile è molto semplice, senza inutili fronzoli. Penso che proprio il deserto rappresenti bene questo suo essere essenziale. Del resto, il deserto è proprio un posto dove trovi il minimo indispensabile per sopravvivere. Ecco, lo stile di Marco Olmo è proprio esimplificativo e rappresentativo dei luoghi che hanno un significato speciale per lui e per sua moglie. ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
20 Oct 2020 | Corsa sul tapis roulant o corsa su strada? | 00:15:42 | |
Antonio, uno dei Patrons di questo podcast, mi ha chiesto tempo fa di approfondire l’argomento tapis roulant, essendo lui un grande fan del tappeto. Nello specifico Antonio mi chiedeva “Quanto fosse allenante il tapis roulant e quanta differenza ci fosse con la corsa su strada”. Ho fatto i compiti ed ho studiato. E questo è quello che ho trovato. E’ probabilissimo che queste siano cose che lui sapeva già, ma spero che per qualcuno questi dati possano essere comunque utili. Studio delle Università di Australia, Olanda, Francia e Stati Uniti, che hanno valutato 494 runners tra i 18 e i 65 anni: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7069922/ Video che spiega come non serva l'inclinazione del tappeto: https://youtu.be/YGGCNM0nYxE ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
16 Oct 2020 | Ripetute: cosa sono e come funzionano | 00:11:57 | |
Cosa sono queste benedette e anche maledette ripetute? A cosa servono? Perché tutti ne parlano? Perché quasi tutti i runner, compresi noi tapascioni le fanno? Provo a darvi le mie risposte, come sempre adattandole sulla mia esperienza e cercando di semplificare il più possibile un argomento che in verità è enorme. Vediamo cosa esce fuori! ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
23 Oct 2020 | Come fare le ripetute for dummies | 00:14:55 | |
Recentemente ho fatto una puntata sulle ripetute. E in quella occasione ho promesso che sarei entrato nel dettaglio sul come farle ed altri consigli. Ed eccoci qui! Prendete quell'episodio un po' come una introduzione di questo. Link: https://gopod.me/da0a42-089 Oggi voglio andare più nel dettaglio solo sulle ripetute, cercando di focalizzarmi esclusivamente su questo argomento sempre così spinoso. Proviamo allora a spiegare a voce nel modo più semplice (in puro stile Da 0 a 42) come si fanno nel pratico le ripetute. Alcuni consigli 1: se siete all'inizio, non fatele. 2: occorre avere chiaro l’obiettivo finale. 3: le ripetute non sono tutte uguali. 4: non dovete correre tutte le ripetute sempre a bomba. 5: più il ritmo è alto nella ripetuta e più lento sarà il passo nel recupero. 6: più la ripetuta è veloce e più lungo sarà il tempo di recupero. 7: più la gara che stiamo preparando è lunga e più lente saranno le ripetute che faremo. 8: non sottovalutate il potenziamento. Le ripetute nella pratica Ripetute brevi Da 100/200/300m. Recupero di 2 o 3 minuti. Rapporto 1:5. Servono per aumentare la potenza muscolare e l'elasticità. Ripetute medie Dai 400m ai 2000m. Recupero 1 o 2 minuti. In alcuni casi (più facilmente andando verso i 1000 e 2000m) anche attivo, cioè correndo. Rapporto 1:1. Allenano la nostra resistenza sull'alta intensità. Ripetute lunghe Dai 2000m in su. Recupero 1 o 2 minuti. Ma spesso il recupero è attivo, eseguito correndo. Rapporto 5:1. Allenano la resistenza al ritmo gara. Quali sono i ritmi da tenere? Ne ho già parlato in buona parte in una puntata specifica qualche settimana fa (link: https://gopod.me/da0a42-075). Quell’episodio vi potrà essere utile come integrazione a questa guida), perché spiegavo proprio come estrarre le velocità da tenere nelle diverse tipologie di uscite. Se non avete voglia di ascoltare tutto, sintetizzo dicendovi di scaricare l'app VDot calculator. Che è un'applicazione per il vostro smartphone dove inserire il vostro PB o il vostro tempo obiettivo. In base a quelle informazioni, VDot vi mostrerà i vari ritmi da correre nelle vostre uscite. ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
13 Oct 2020 | Chiacchierata con Sirio Negri | 01:10:36 | |
La prima chiacchierata/intervista di questo podcast! Ne vado davvero orgoglioso! Ospite del giorno l’amico Sirio Negri. Questi i riferimenti ai suoi progetti principali. Running in Cinque Terre: https://www.runningincinqueterre.it https://www.instagram.com/runningincinqueterre/ Capre Bipedi: https://caprebipedi.wordpress.com https://www.spreaker.com/show/capre-bipedi-il-trail-running-in-italia Abbiamo anche nominato… - Il podcast Unconventional Running, di George: https://open.spotify.com/show/3IdVNoT90NdppjTvEstUW5 https://www.instagram.com/unconventional_running/ - Survival Trail Runners, che organizzato trail autogestiti http://www.survivaltrailrunners.it https://www.instagram.com/survivaltrailrunners/ - FKT Alta Via del Golfo: https://fastestknowntime.com/route/avg-alta-del-golfo-italy ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
30 Oct 2020 | Come migliorare nella corsa in salita | 00:15:53 | |
Anche se io sono un runner principalmente da strada, come tanti di voi, apprezzo anche i percorsi ondulati. Ed anzi, correre in salita con dei tracciati collinari, è un ottimo allenamento e tutti noi dovremmo inserirli nelle nostre tabelle di allenamento. Allora provo a dare alcuni consigli, su quello che so io sul come correre e soprattutto sul come migliorare nella corsa in salita. ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
06 Nov 2020 | I parallelismi tra la corsa ed il podcasting | 00:15:39 | |
Essendo un malato di mente, vedo la corsa dappertutto. E la vedo anche nel fare un podcast. Essendo poi il mio un podcast sul running si entra in un loop ricorsivo, tipo Inception: vedere la corsa dentro ad un podcast che parla di corsa. Ma insomma, quest’oggi voglio parlarvi dei tantissimi aspetti che accomunano la creazione contenuti, nel mio caso contenuti audio, e la corsa. Come avrete potuto intuire, ebbene sì, sono tornate le listone! ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
27 Oct 2020 | 11 consigli per correre in città | 00:13:45 | |
Fare una bella corsa immersi nel verde, in un parco o in sentiero. Magari aggiungendoci pure paesaggi spettacolari, è senz’altro una scelta salutare. Ma non sempre è possibile selezionare una location ad hoc per effettuare il workout. Vuoi perché non tutti abitano in zone dove è possibile farlo con facilità, vuoi perché a volte il tempo a disposizione è poco. E per raggiungere questi luoghi è necessario spostarsi. Io stesso, abitando proprio in centro città, spesso corro in queste zone. Ok, La Spezia non è grandissima, ma i suoi incroci e le sue macchine le ha. Ed allora vi porto la mia esperienza di runner da città, dandovi i miei consigli per correre al meglio anche in queste situazioni. Ecco i miei 11 consigli per correre in città! Stretching e corsa: come comportarsi: https://gopod.me/da0a42-073 ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
10 Nov 2020 | Elogio della corsa a sensazione | 00:12:35 | |
Qualche mese fa ho fatto uscire una puntata elogiando tutti i benefici tecnici e psicologici della corsa lenta. Tra l’altro, è stato pure uno degli episodi più ascoltati in assoluto e sul quale ho ricevuto maggiori riscontri e feedback da parte vostra. Ma la corsa non è fatta solo di uscite lente. Ed Alessandro, un Patron di questo progetto, mi aveva suggerito di parlare di quella che in parte è un po’ la sorella della corsa lenta: la corsa a sensazione. Provo allora a raccontarvi ciò che penso e quello che potrebbe farvi bene del correre a sensazione. Elogio della corsa lenta: https://gopod.me/da0a42-063 ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
03 Nov 2020 | Chiacchierata con Giuseppe Del Gaudio | 01:03:30 | |
Un'oretta di chiacchiere a tema corsa con Giuseppe del Gaudio di Runner's Tales! Sito: https://www.runnerstales.it Instagram: https://www.instagram.com/runners.tales/ Facebook: https://www.facebook.com/runnerstales.it/ Telegram: https://t.me/runnerstales Purtroppo, causa Covid-19, la Lago Maggiore Marathon alla quale avrebbe dovuto partecipare Giuseppe è stata cancellata. Ed allora, se l'è fatta in solitaria: grandissimo! Sul canale Telegram trovate qualche foto a testimoniare l'impresa! Abbiamo anche parlato dell'allenamento su pista di Kilian Jornet. Ecco il link citato (con pause cesso annesse): https://www.runnersworld.it/files/articoli/9/7/2/9721/B_kilian-jornet-pista-strava.jpg ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
13 Nov 2020 | L'importanza della supercompensazione | 00:12:29 | |
Quest’oggi vado un po’ sul tecnico, ma come sempre portando la mia esperienza da tapascione. Affronterò un argomento da coach, semplificandolo e portandolo, spero, alla portata di tutti. Venendo subito al sodo, parlerò del principio della supercompensazione. ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
17 Nov 2020 | Se potessi tornare indietro, cosa cambierei | 00:11:48 | |
Capita nella vita di pensare "Cosa sarebbe successo se avessi fatto una scelta diversa". Ecco, ho provato a fare questo giochino con alcune scelte ed alcuni insegnamenti riguardo la corsa! Puntata "Le mie gare: Firenze Marathon 2019": https://gopod.me/da0a42-055 Puntata "Chiacchierata con Sirio Negri": https://gopod.me/da0a42-088 ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. | |||
29 Jan 2021 | Calze a compressione: quali sono i vantaggi | 00:10:56 | |
Oggi voglio parlare di calze a compressione. Portando sia la mia (scarsa) esperienza, che degli studi internazionali. Tanti runner, soprattutto sulle lunghe distanze, ne fanno uso. Ma si tratta solo di un effetto placebo o c'è davvero un riscontro scientifico in merito? Andiamo a vedere… ---------------------- Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42 Seguimi! Canale Telegram: https://t.me/da0a42 Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/ Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/ Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087 Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42 Sito: https://da0a42.home.blog Oppure contattami! https://da0a42.home.blog/contatti/ Il mio microfono, HyperX Quadcast: https://amzn.to/3bs06wC ---------------------- Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/da-0-a-42-il-mio-podcast-sul-running--4063195/support. |
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